Scritture di Luce 2012 – Debora Barnaba

Informazioni Evento

Luogo
LIBRERIA BRAC
Via Dei Vagellai 18 r, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
04/02/2012

ore 18

Editori
CONTRASTO
Artisti
Debora Barnaba
Curatori
Sandro Bini, Michelangelo Chiaramida
Uffici stampa
MONICA ZANFINI
Generi
incontro - conferenza

Quarta Edizione della Rassegna “Scritture di Luce”, appuntamenti con gli autori e i fotografi, organizzata dall’Associazione Culturale Deaphoto (www.deaphoto.it) in collaborazione quest’anno con la Libreria Brac e le Case Editrici Arterigere, Postcart e Contrasto.

Comunicato stampa

Scritture di luce 2012
Appuntamenti con gli autori e i fotografi
A cura Sandro Bini e Michelangelo Chiaramida

Si apre Sabato 4 Febbraio presso la Libreria Brac (Via dei Vagellai 18r Firenze) la Quarta Edizione della Rassegna “Scritture di Luce”, appuntamenti con gli autori e i fotografi, organizzata dall’Associazione Culturale Deaphoto (www.deaphoto.it) in collaborazione quest’anno con la Libreria Brac e le Case Editrici Arterigere, Postcart e Contrasto. A presentare autori e fotografi, Sandro Bini e Michelangelo Chiaramida curatori del Progetto. Gli appuntamenti si ripeteranno per tutti i sabati del mese di Febbraio sempre alle ore 18. Si inizia il 4 Febbraio con Debora Barnaba che parlerà del suo libro Visioni del vuoto: Varese (Arterigere). A seguire, l’11 Febbraio, Emiliano Mancuso, che presenterà il suo recente volume Stato d’Italia (Postcart) e il 18 Febbraio Denis Curti con Collezionare fotografia (Contrasto) scritto in collaborazione con Sara Dolfi Agostini. Chiude la Rassegna il 25 Febbraio, Isabella Pedicini con il suo libro dedicato al periodo romano di Francesca Woodman (Contrasto). Tutti gli incontri sono a ingresso libero.

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI

Sabato 4 Febbraio ore 18
Incontro con DEBORA BARNABA “Visioni del Vuoto: Varese”
Interviene Sandro Iovine Direttore de “Il Fotografo”.
“La città che ritrae Barnaba non è la Varese di tutti, non è quella del visitatore e nemmeno di chi la abita e la percorre abitualmente, ma un punto di vista del tutto soggettivo. Ha una dimensione intimistica, racconta la malinconia, la solitudine, sentimenti normali fatti di contraddizioni, gioie, amori, luoghi carichi di significati, di fantasmi personali, tristezze che appartengono all'artista ma anche a tutti quelli che hanno la volontà di osservare le immagini che ci consegna”. (Riccardo Crespi)

Sabato 11 Febbraio ore 18
Incontro con EMILIANO MANCUSO “Stato d’Italia”
Stato d'Italia è un viaggio lungo tre anni attraverso il Paese, quello dei nostri giorni, alla ricerca di storie, cronache e volti della crisi economica e sociale che stiamo vivendo: dagli sbarchi di Lampedusa alla vita nei palazzi della politica romana, passando per Rosarno e la rivolta dei braccianti africani, fino ai ragazzi di Taranto che vogliono rimanere lontani dai fumi delle acciaierie Ilva. Le fotografie di Emiliano Mancuso ripercorrono alcuni dei più importanti fatti di cronaca della recente storia italiana.

Sabato 18 Febbraio ore 18
Incontro con DENIS CURTI “Collezionare fotografia. Il mercato delle immagini”
Collezionare fotografia, scritto in collaborazione con Sara Dolfi Agostini, è il primo vademecum sul collezionismo fotografico. Il libro si sviluppa su diversi livelli e attraverso una breve storia del collezionismo fotografico cerca di rintracciare le ragioni storiche ed estetiche della presenza, all’interno del mercato dell’arte contemporanea della fotografia, vissuta come parte integrante dell’offerta e quindi del mercato dell’arte. Un’ampia parte è dedicata al tema quanto mai controverso, del “valore della fotografia”: cosa lo determini e da cosa dipenda. Ma il volume è anche un vero manuale e contiene indicazioni pratiche per districarsi all’interno di questo mercato.

Sabato 25 Febbraio ore 18
Incontro con ISABELLA PEDICINI
“Francesca Woodman. Gli anni romani fra pelle e pellicola”
In questo volume Isabella Pedicini compone un ritratto del tutto inedito della grande fotografa Francesca Woodman, studiando il suo periodo romano. Attraverso l’analisi delle immagini, dei carteggi privati, degli appunti sparsi che Francesca Woodman ha lasciato ai suoi amici romani, come attraverso le testimonianze di chi ha condiviso con lei questo periodo creativo.