Michele Corso – A buon rendere
L’esposizione di Michele Corso ci racconta una serie di storie. Ognuna di esse, indipendente e in sé finita, è libera di essere interpretata dallo spettatore, che decide chi ne è il protagonista, lo svolgimento e il finale. Una collezione di piccoli episodi, narrati, spesso con sottile ironia, attraverso l’accostamento di oggetti di diversa provenienza e fattura.
Comunicato stampa
L’iniziativa rientra nel quadro de Il Mestiere delle Arti, un progetto triennale di formazione avanzata sostenuto dal Ministero della Gioventù e dalla Regione Emilia Romagna, ed attuato dal GA/ER (Associazione Giovani Artisti dell’Emilia Romagna) e dal Comune di Ferrara. Ultima fase del programma è la realizzazione completa da parte di ciascun allievo-artista di una propria mostra personale: dalla concezione espositiva all’allestimento, fino alla comunicazione e gestione dell’evento.
L’esposizione di Michele Corso ci racconta una serie di storie. Ognuna di esse, indipendente e in sé finita, è libera di essere interpretata dallo spettatore, che decide chi ne è il protagonista, lo svolgimento e il finale. Una collezione di piccoli episodi, narrati, spesso con sottile ironia, attraverso l’accostamento di oggetti di diversa provenienza e fattura. Lo spettatore, una sorta di esploratore che scopre micro-mondi, è invitato a seguire la propria curiosità e la propria immaginazione. La ricerca dell’autore, che da sempre spazia tra il tema del territorio e i suoi modi di abitarlo, è in questa mostra nuovamente protagonista: tradizione popolare, riferimenti storici vengono rivisitati e reinterpretati in chiave contemporanea. Non più un territorio delimitato da confini geografici, ma più vasto e diffuso: quello del vivere umano. Lo sguardo di ognuno di voi è invitato a tessere il filo per ricucire i frammenti; frammenti che provengono dall’esperienza diretta e autobiografica dell’autore con i luoghi da lui esplorati. I supporti delle opere, minuziosamente selezionati, si differenziano volutamente per forma, stile e manifattura. Le opere in esposizione, prodotte in edizione limitata, appartengono al progetto di performance multisensoriali VisualTasting.
Michele Corso
Michele Corso nasce a Parma nel 1974. Inizia a fotografare nel 2001 e orienta il suo lavoro prevalentemente sul paesaggio contemporaneo sia urbano che rurale. Le trasformazioni territoriali e i repentini cambiamenti degli agglomerati urbani sono il cardine del suo operare. Nel febbraio 2005 vince 2 borse di studio per una ricerca in fotografia contemporanea presso la SMFA di Boston con il progetto The Human landscape, ricerca tuttora in opera. Diplomatosi sommelier, parallelamente si occupa di enogastronomia e agroalimentare. Dal progetto “Metà per uno” nascono infatti gli eventi VisualTasting (performance multisensoriali attente alle tematiche del territorio). Ha collaborato con il Dipartimento di Fotografia del C.S.A.C. e con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Parma. E’ fotografo di Parma Urban Center e attualmente docente di linguaggio fotografico presso il Liceo classico G.D. Romagnosi sempre di Parma. Tra le varie partecipazioni ad esposizioni e progetti si ricordano: Premio Mediterraneo Art, Palermo e Trapani 2005, The Human landscape - Review board SMFA Boston (MA) 2006, The Human landscape - Foro Boario Modena 2008, …mi aveva detto che c’erano le palme - VisualTasting 2 - Castello di Golaso, Varsi (Pr) 2009, Identity Identities - SVA New York City, MSU New Jersey 2009, semplicemente perfetto - VisualTasting 3 - Palazzo dei Congressi, Salsomaggiore Terme (Pr) 2010, Il boccone amaro - PAC Ferrara 2010, Alice e il cavaliere - Castello dei Pico - Mirandola (Mo) 2010, Death in the Making 2011 - Ex Oratorio di S. Quirino (Pr). Vive e lavora a Parma.
www.visualtasting.com