Massimo di Capua
In mostra una serie di tavole fotografiche realizzate da Massimo di Capua e dedicate alla festa veneziana per eccellenza.
Comunicato stampa
Si chiama “Carnevalesco Veneziano” la mostra che apre la nuova stagione artistica e culturale del Caffè Florian di Piazza San Marco a Venezia.
Dal 9 febbraio al 9 marzo, le sale del Caffè più antico del mondo faranno da sfondo ad una serie di tavole fotografiche che l’artista Massimo di Capua ha scattato negli anni scorsi proprio all’interno del Florian. Le foto, grazie ad un raffinato processo di post-produzione, sono state elaborate con una tecnica che le rende simili a quadri dipinti a olio, accentuando in questo modo l’effetto di “viaggio nel tempo” che il lavoro dell’artista vuole trasmettere.
“Massimo Di Capua – sottolinea Andrea Formilli Fendi, presidente del Caffè Florian – ha fissato col suo obiettivo alcuni momenti unici, quasi senza tempo. Le sue splendide foto sembrano istantanee scattate viaggiando in una ‘macchina del tempo’ e ci riportano ad un Florian di secoli passati quando Venezia viveva, nel 18° secolo, il momento più difficile della sua storia politica e contemporaneamente, con il Carnevale, il momento più alto di un’apoteosi del divertimento che non aveva eguali al mondo. Di Capua ha voluto rendere omaggio al Carnevale di Venezia e al Caffè Florian con opere di una raffinatezza ed una sensibilità unica: le sue foto sono sicuramente ‘quadri’ che attraverso il mezzo fotografico diventano icone di quel gusto tutto ‘veneziano’ fatto di storia e tradizioni, che il mondo ci invidia”.
“L’artista – aggiunge il curatore Stefano Stipitivich – è riuscito con le sue immagini a creare dei ‘tableaux vivants’ che rendono perfettamente l’atmosfera che si respira a Venezia nei giorni di Carnevale. Le foto di Massimo Di Capua, riescono a ricreare la magia di quei giorni incredibili. I suoi scatti sono unici, anche per la tecnica particolare usata che permette il ritocco a mano e una finitura della foto su tela come fosse un dipinto a mano, come le opere d'arte del passato”.
