Giorgio Vicentini – Colore
Presentazione della monografia Colore di Giorgio Vicentini a cura di Angela Madesani, Dalai Editore, Milano 2011, con contributi critici di Claudio Cerritelli e Cecilia De Carli.
Comunicato stampa
Presentazione della monografia COLORE di Giorgio Vicentini
a cura di Angela Madesani, Dalai Editore, Milano 2011, con contributi critici di Claudio Cerritelli e Cecilia De Carli
Intervengono all’incontro con l’artista : Angela Madesani, Claudio Cerritelli e Ivano Gianola
“Oggi a quasi quaranta dall’inizio del cammino, Vicentini fa il punto della situazione con un libro che vuole essere antologico alla sua maniera. Nessuna santificazione, nessuna esasperazione. È un modo, piuttosto, per fare chiarezza, per guardarsi dentro con lucidità cercando di mantenere un equilibrio stabile.” Così scrive Angela Madesani nel libro che compie un’allegra e ampia carrellata dal 1978 al 2011 dentro la storia di un artista che, come sostiene Claudio Cerritelli nel suo testo, “nel corso dei decenni vissuti con inconfondibile inquietudine ha seguito il divenire delle immagini con desiderio di viaggiare nell’altrove, sospinto dall’impulso di fantasticare intorno alla casa madre del colore.” Cecilia De Carli sottolinea di essersi sempre mirabilmente stupita di come in Vicentini il nesso tra arte e vita sia stato e sia assolutamente innegabile, in quanto non esista affatto estraneità tra la provocazione mossa dalla vita e i tentativi di risposta propri del suo mettersi all’opera, del suo porsi in discussione.
COLORE è il titolo della monografia che racconta, in più di cento pagine, la ricerca dell’artista. Il libro raccoglie le testimonianze critiche di importanti studiosi, Dalai editore, Milano.
Brevi notizie sull’ex Chiesa di San Carpoforo.
Secondo la tradizione San Carpoforo sarebbe stata fondata sul luogo di un antico tempio dedicato a una divinità carpofora (portatrice di frutti) e solo in seguito sarebbe stata trasformata in chiesa cristiana da Santa Marcellina, sorella del vescovo Ambrogio. Edificata probabilmente nell'813, fu poi completamente ricostruita dall'arcivescovo Federico Borromeo. Nel 1787 viene soppressa e diventa sussidiaria della vicina chiesa di Santa Maria del Carmine.
Nel 1978 San Carpoforo fu occupata dagli artisti e divenne la sede del primo Centro sociale a vocazione culturale d’Europa. Tra gli artisti che hanno dato il loro contributo attraverso iniziative espositive, interventi ed istallazioni ricordiamo Mario Merz, Alik Cavaliere, Enrico Baj, Giuliano Mauri, Franco Mazzucchelli. Successivamente il comitato di occupazione fu legalmente riconosciuto e San Carpoforo divenne sede del CIB (centro internazionale di Brera ). Nel 1999 la Chiesa è stata sottoposta a una ristrutturazione del tetto, la cui copertura in legno e coppi era stata seriamente danneggiata da molteplici infiltrazioni d'acqua piovana. L'edificio ristrutturato è oggi sede del Dipartimento di Arti Visive dell'Accademia di Brera.