Fondazione Medicina a Misura di Donna
Presentazione della Fondazione la cui peculiarità è la cooperazione, fin dagli esordi, con le istituzioni culturali eccellenti del territorio, che hanno accolto l’invito a realizzare progetti sociali nell’Ospedale: l’Accademia Albertina delle Belle Arti con i suoi studenti e neo-laureati, la Filarmonica del ‘900 del Teatro Regio di Torino, il Dipartimento educazione del Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea.
Comunicato stampa
FONDAZIONE MEDICINA A MISURA DI DONNA
Presentazione
Mercoledì 15 febbraio 2012 ore 11
Aula Dellepiane - Dipartimento Universitario di Discipline Ginecologiche e Ostetriche
Ospedale S. Anna
Via Ventimiglia 3 – Torino
“L’ambiente di cura può ridurre il peso della malattia e accelerare i tempi di guarigione. I nostri ospedali devono essere luoghi di accoglienza, che rispondano ai desideri e alle aspettative delle donne e che garantiscano la massima sicurezza alle pazienti”. Su questa idea nasce la Fondazione Medicina a Misura di Donna che si presenta e si racconta, in un incontro aperto alle istituzioni e al pubblico, mercoledì 15 febbraio 2012 alle ore 11 all'Ospedale S. Anna, Aula Dellepiane, Dipartimento Universitario di Discipline Ginecologiche e Ostetriche, Via Ventimiglia 3 a Torino.
La Fondazione Medicina a Misura di Donna, presieduta dalla Prof.ssa Chiara Benedetto, direttore del Dipartimento Universitario di Discipline Ginecologiche e Ostetriche al S. Anna, si è costituita su iniziativa di un gruppo di persone consapevoli dell’importanza della salute delle donne e della necessità della cooperazione dei privati con le istituzioni, per il miglioramento della sanità pubblica, a partire dalle strutture ospedaliere.
Ce lo spiega Chiara Benedetto, eletta di recente Presidente dello European Board & College of Obstetrics and Gynaecology, Organismo Europeo che rappresenta gli specialisti afferenti alle Società Nazionali di Ginecologia e Ostetricia Europee e che ha come obiettivo quello di migliorare la salute delle donne e dei loro bambini, cercando di raggiungere i più alti standard possibili di assistenza e di formazione in Ginecologia e Ostetricia in Europa.
“La salute delle donne non è un problema esclusivamente femminile, ma una questione centrale per la società nel suo insieme, un bene comune. In un momento in cui la spesa pubblica, anche quella per la sanità, subisce ridimensionamenti, crediamo importante e doveroso dare un contributo: lavorare al fianco delle istituzioni per far sì che i luoghi di cura siano sempre più rispondenti ai desideri e alle aspettative delle donne e sempre più sicuri per le pazienti.
Abbiamo già sensibilizzato e coinvolto professionisti e imprese che ci hanno aiutato a ideare interventi finalizzati a rendere le strutture sanitarie dei luoghi a misura di donna. Idee e progetti che abbiamo realizzato e stiamo realizzando grazie al contribuito economico di tanti privati che, come noi, credono nell’importanza di questo cammino”.
La Fondazione Medicina a Misura di Donna, il cui logo, ideato dalla InTesta e donato da Antonella e Delfina Testa, vuole simboleggiare il percorso di ricerca dedicato alle donne, sta muovendo i suoi primi importanti passi all’Ospedale Sant’Anna di Torino dove, all’interno del Dipartimento Universitario di Discipline Ginecologiche e Ostetriche, è ospitata la sua sede operativa.
L'Ospedale Sant'Anna è Centro di riferimento nazionale per lo studio e la cura dei tumori femminili, l’uroginecologia, le tecniche di fecondazione assistita e il trattamento delle patologie della madre e del feto. Per di più il Dipartimento Universitario di Discipline Ginecologiche e Ostetriche fa parte di un network internazionale per la formazione chirurgica ginecologica con alte tecnologie. Resta però ancora molta strada da fare per mantenere elevati livelli di eccellenza anche negli ambienti di cura. Di qui la consapevolezza di quanto sia importante coniugare il progresso tecnologico con il miglioramento dell’ambiente che favorisce la relazione medico-paziente e incide profondamente nel percorso di cura, come dimostrato da numerose e qualificate ricerche scientifiche.
Di concerto con l’Ospedale, la Fondazione ha dato corso a una ricerca svolta da Creativity, istituto specializzato, per comprendere pienamente le attese di coloro che lo animano, coinvolgendo quindi le pazienti e le loro famiglie, i medici, le ostetriche, gli infermieri e gli studenti. I risultati hanno confermato l’urgenza dell’azione e hanno fornito preziose indicazioni sulle priorità di trasformare una struttura percepita grigia, fredda, forse distante, in un luogo accogliente per le pazienti e le loro famiglie.
Ecco perché, d’intesa con l’Azienda Sanitaria e l’Università, il primo passo sarà un intervento architettonico ambientale nell’ingresso storico, di Via Ventimiglia 3, che sarà realizzato entro il 2012. Il progetto è ideato e donato dall’architetto Stefano Pujatti dello Studio ELASTICOSPA, che ha aderito agli obiettivi della Fondazione: un benvenuto che cambierà la percezione e faciliterà l’orientamento.
L'intervento prevede un investimento di circa 150mila euro. La Fondazione intende inoltre cooperare con la struttura ospedaliera per l’adeguamento dello spazio alle norme di sicurezza antincendio a suo carico (installazione porte REI ’90, ulteriore costo previsto circa 100 mila euro).
La Fondazione, nell’ambito degli studi avviati nel suo primo anno di vita, ha preso inoltre in esame con altri professionisti ulteriori interventi. Lo studio Ing. Arch. Carlo Bongiovanni e Laura Bongiovanni ha prodotto un progetto di fattibilità per i necessari interventi esterni dell’edificio, sia in termini di recupero del bene, sia in termini di isolamento termoacustico al fine del risparmio energetico e dell’ottimizzazione dell’eco-sostenibilità.
Lo studio Orizzonti Verdi della dott.ssa Marta Chiara Vitale Brovarone, paesaggista, ha realizzato un progetto per le aree verdi prospicienti l’ingresso e per l’interno.
La Fondazione mette a disposizione dell’Università di Torino, dell’Azienda Sanitaria e degli enti locali, gli studi di fattibilità realizzati.
Altra peculiarità della Fondazione è la cooperazione, fin dagli esordi, con le istituzioni culturali eccellenti del territorio, che hanno accolto l'invito a realizzare progetti sociali nell'Ospedale: l'Accademia Albertina delle Belle Arti con i suoi studenti e neo-laureati, la Filarmonica del '900 del Teatro Regio di Torino, il Dipartimento educazione del Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea. Una "nuova musica" per l'Ospedale.
Il 15 febbraio parteciperanno alla presentazione i rappresentanti delle maggiori istituzioni locali. Seguirà un dibattito.