Ritorno al Mediterraneo
Lo scopo della rassegna Ritorno al Mediterraneo è scandagliare, usando come “pretesto” l’arte, i fenomeni di cambiamento politico, sociale, economico e culturale in corso in quest’area geografica, culla di antiche civiltà e in cui hanno fondamento le radici di tutta la cultura occidentale.
Comunicato stampa
RITORNO AL MEDITERRANEO
DALLA CULTURA GRECO-ROMANA, ALLA CULTURA DELL’EURO: QUALE RICCHEZZA PER L’UMANITÀ?
OPERE DI
LISA SOTILIS, madrina della mostra evento
VIVIEN DIMITRAKOPOULOU, GENNY KODONIDOU,
DIMITRIS XORDAKIS, ATHENA NIKOLOAU
INAUGURAZIONE e PRESENTAZIONE
16 febbraio 2012
Ore 20, via Jommelli, 24 Spazio Tadini - Milano
Con la presenza del Viceministro alla cultura della Grecia Georgios Nikitiadis, presidente del club Unesco dottoressa, Delia Borelli, del Presidente del Centro Ellenico di Cultura e della comunità ellenica, Nikolaos Velissiotis, di rappresentati istituzionali della città di Milano e di altri Paesi del Mediterraneo
Spazio Tadini via Jommelli, 24 Milano Italia
(MM2 Piola, MM1 Loreto Bus 63/81)
in colaborazione con il
Centro Ellenico di Cultura
Comunita’ Ellenica di Milano
Il 16 febbraio si apre la rassegna di mostre e dibattiti sulla cultura nel Mediterraneo ideata e realizzata da Spazio Tadini con Pierre Kaloussian Velissiotis.
Lo scopo della rassegna Ritorno al Mediterraneo è scandagliare, usando come “pretesto” l’arte, i fenomeni di cambiamento politico, sociale, economico e culturale in corso in quest’area geografica, culla di antiche civiltà e in cui hanno fondamento le radici di tutta la cultura occidentale. Un modo per portare in sedi sociali e culturali le riflessioni su questo periodo di cambiamento.
Analizzando il fenomeno della migrazione di massa dai Paesi di queste aree e la crisi economica e politica che sta attraversando innanzitutto la Grecia, ma anche l’Italia, è quasi un paradosso storico che lo sviluppo della “cultura dell’euro” o se vogliamo del sistema “economico/politico occidentale” sia entrato in crisi proprio qui, dove è partito lo sviluppo della nostra civiltà.
L’Italia è senz’altro luogo di crocevia strategico in questa zona ed è in prima linea sia nell’accesso degli emigrati all’Europa, sia nella lotta alla crisi dell’Euro. Inoltre, dopo la Grecia, a detta degli esperti e del mondo della comunicazione, siamo il Paese più a rischio di default.
Sembra si stia ripercorrendo la storia in chiave negativa: se prima della nascita di Cristo, in Medio oriente e in Grecia si svilupparono le prime importanti civiltà fino a quella greco/romana, oggi, in queste stesse zone, forse stiamo assistendo al collasso di quel meccanismo di accrescimento e sviluppo perpetuo nel quale si è riposta una illimitata fiducia.
Cosa è successo, cosa è cambiato? Perché l’Euro non sembra funzionare?
Siamo convinti che la crisi dell’Euro non sia solo valutaria, ma di un progetto, di un sistema di valori. Forse una crisi dell’Uomo, così come la mostra a Spazio Tadini Soldi D’artista, a cui hanno aderito più di 54 artisti, ha voluto sottolineare trasformando questa iniziativa in un progetto permanente di rivalutazione del concetto di “valore”.
Abbinate alle esposizioni si vogliono organizzare delle occasioni di dibattito.
Il 16 febbraio, giorno d’inaugurazione si apre la rassegna di mostre, che avra’ come intinerario i Paesi che si affacciano al Mar Mediteraneo, con lo scopo di approfondire e presentare, nelle loro differenti espressioni, l’unita’ di una cultura trilennaria che è la culla della nostra cultura occidentale. Si prevede la partecipazione del viceministro alla cultura Greco, Georgios Nikitiades e di esponenti della politica, della cultura e del giornalismo, oltre a rappresentanti dei Paesi che gravitano attorno a questo mare-lago che chiamiamo Mediterraneo. L’inaugurazione della prima mostra e delle altre a seguire saranno occasione di confronto e dialogo per ascoltare anche dalla viva voce dei protagonisti spunti e riflessioni sulla crisi dell’Euro e del meccanismo finanziario su cui si regge l’economia oggi.
L’arte riteniamo sia un buon punto di partenza, perchè è sempre stata un valore e anche uno strumento di comunicazione e di potere, nonchè precursore di cambiamenti. Inoltre, più di ogni altro settore artistico si è fatta contaminare dai moderni meccanismi di speculazione finanziaria e crediamo che l’arte stessa debba interrogarsi oggi sul suo ruolo sociale.
I cinque artisti Greci che si presentano allo Spazio Tadini hanno accolto questa sfida. Le loro opere sono strumento di espressione del valore del loro popolo a prescindere dai mercati borsistici, ma al tempo stesso, diventano spunto per avviare una riflessione su questo e altro.
Noi crediamo che l’Italia, collocata nel cuore del mediterraneo non debba solo essere terra di conquista e di frontiera, una sorta di “breccia nel muro dell’Europa” per tutti gli emigrati che cercano una vita migliore, ma anche terra di cultura, di rinascita, di progettualità.
Per farlo la conoscenza, il dialogo e la cultura rimangono elementi essenziali e questo nonostante le magre risorse che ormai rimangono a questo settore.
Con Ritorno al Mediterraneo si parte dalla Grecia non solo perché è diventata simbolo, suo malgrado, del rischio recessione, ma anche perché è la nazione più vicina a noi per cultura e storia.
Melina Scalise
Breve biografia degli artisti di Ritorno al Mediterraneo
Lisa Sotilis, e’ nata ad Atene, ha conseguito studi classici e artistici in Grecia, e in Italia si diploma all'Accademia di Brera. Giovanissima, partecipa a mostre nazionali e internazionali e vince premi importanti come San Fedele, Ramazzotti, Suzzara, Michetti, medaglia d'oro dell'Accademia di Carrara e la Coppa del Presidente della Repubblica.
Appena diciottenne, scrivono per lei Raffaele De Grada, nel 1960, e Franco Russoli nel 1961, per la personale alla galleria Gian Ferrari di Milano, oltre a Kaisserlian, Morlotti, Guttuso, Minguzzi, Mascherini, Carluccio e altri. Nel libro Visti da Quasimodo (edizione 32), Lisa giovanissima risulta con tutti i «Big».
Nel 1964, alla sua personale al Museo di Berlino, viene presentata dal celebre professor Jannasch come «enfant prodige». Dal 1965 fa parte dei grandi nomi di artisti in esclusiva scelti dal famoso Alexander Iolas.
Con Iolas Lisa espone a Ginevra, Parigi, Roma, Madrid, New York, Los Angeles e altre città.
Oltre alla pittura e scultura, Lisa si dedica all'arte del gioiello, che la rende famosa in tutto il mondo per le sue creazioni di pezzi unici.
Lisa inventa gioielli per tutti i personaggi dell'elite internazionale, come Farah Diba, la regina Maria Jose di Savoia, la principessa Maria Beatrice di Savoia, Rudolf Nureyev, Claudia Cardinale, Anni Girandot, armatori greci, i magnati della Coca Cola e della Pepsi Cola. In Italia nomi come Boriati, Alemagna e Rizzoli hanno collezioni delle meravigliose creazioni di Lisa.
Giorgio de Chirico, per la realizzazione delle sue sculture in bronzo, sceglie Lisa Sotilis come sua assistente e l'unica autorizzata a toccare le cere.
Ma il primo amore di Lisa, fin da bambina, si manifesta con miriadi di colori caldi, esotici e sensuali, che intreccia nei suoi infiniti giochi di sfumature di arcobaleni gioiosi. Con singolare naturalezza e semplicità, Lisa rimane sempre fedele e costante nel suo giardino colorato dell’infanzia e del mito, senza mai tradire il suo mondo solare. E questa la vera forza di Lisa: la sua fede naturale, millenaria e subconscia prima ancora di prendere coscienza e forma. E’ fedele alle sue origini cromosomiche, troppo forti per cedere a influenze e forme accademiche, perche Lisa e nella «Genesi», nella «Cosmogonia», la «purificazione» è la «Catarsi» dello spirito che si rinnova senza fine. E una continua metamorfosi che si innalza a sfere senza confine come eterno sigillo dell'Autentica Creatività.
Athena Nikolaou è nata ad Atene nel 1970. Ha studiato scultura alla School of Fine Arts alla Aristotle University a Thessalonica. Ha ottenuto la laurea MFA (Master in Fine Arts) presso l'Edinburgh College of Fine Arts. Vive e lavora ad Atene. Lei crede che l'arte e la creatività possano aiutare le persone a migliorare la loro vita, più felice, rendendola più equilibrata, libera e sofisticato..
Dimitris Hordaki è nato a Larissa, I Grecia. Dopo aver terminato gli studi presso il Liceo Classico di Volos ha studiato per un anno presso la Scuola di Arti Decorative Doxiadis e Grefica sotto la guida del professore Dimitris Mitaras. Nel 1977 si trasferisce a Firenze dove ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti diretto dal professore Silvio Loffredo. Dopo la Laura nel 1980 ha iniziato a studiare restauro di opere d’arte e freuquentare per un anno la Scuola Internazionale di Belle arti di Firenze (Università internazionale dell’Arte), diretta dal professore Carlo Raggianti. Un anno dopo, fu ammesso alla Scuola di Restauro d’Arte diretto da Umberto Baldini, da dove si è laureato nel giugno del 1983, specializzato nell’arte della scultura e affreschi. Nell’ottobre del 1983, ha studiato litografia presso la Scuola Internazionale di Grefica (Il Bisonte Firenze), regia di Luigia Guaita, la laurea a maggio del 1984. Nel 1991 si trasferisce a Parigi e lì vi risiede e lavora per otto anni. Oggi vive tra Firenze e Atene. Opere di Dimitris Hordaki si trovano in diverse collezioni pubbliche e private a livello internazionale (Grecia, Italia, Francia, Svizzera, Stati Uniti, Spagna).
Genny Kodonidou è nato ad Atene. Si è laureata con lode alla Scuola di Belle Arti dell'Università Aristotele di Salonicco. Ha ricevuto borse di studio dal club rotariano di Salonicco e dall'Istituto Nazionale di Borse di studio della Grecia. Ha inoltre ricevuto menzioni d'onore dal Centro d'Arte Contemporanea di Salonicco e nella quarta Biennale dedicata agli studenti delle scuole greche di Belle Arti. Qui ha ricevuto il 1 ° premio con un lavoro di gruppo realizzato presso l'Istituto Goethe di Salonicco. Dal 2004 ha partecipato a mostre collettive in Grecia, Germania e Canada.
Vivien Dimitrakopoulou nata Londra nel 1984, risiede e lavora in Grecia ad Atene. Si diploma alla Higher National B-Tec in pittoura. Nel 2004 è ammessa alla School of Fine Arts di Atene presso la facoltà di scultura con il professore Lappas. Nel gennaio 2006 espone per la prima volta in una collettiva ad Atene in una Galleria Medusa. Si laurea nel 2011.