La Farfalla Imprigionata

Informazioni Evento

Luogo
BANCA D'ITALIA - SALA SAMONA'
Via Roma 57, Padova, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
17/02/2012

ore 18

Curatori
Andrea Furlan
Generi
documentaria

La farfalla imprigionata è un’esposizione dei costumi di scena del prestigioso allestimento dell’opera Madama Butterfly del Teatro Verdi di Trieste e di una collezione di corsetti.

Comunicato stampa

La farfalla imprigionata è un’esposizione dei costumi di scena del prestigioso allestimento dell’opera Madama Butterfly del Teatro Verdi di Trieste e di una collezione di corsetti. La mostra, che sarà inaugurata il 17 febbraio alle ore 18.00, costituirà un’occasione per parlare della condizione della donna tra bellezza e prigionia culturale. Nel corso dell'inaugurazione, la soprano Shuko Kinoshita, accompagnata alla tastiera da Federico Marchionda, eseguirà alcuni brani tradizionali giapponesi e l’aria “Un bel dì vedremo” dall’opera di Giacomo Puccini.
Mostra a cura di Andrea Furlan.

18 febbraio-18 marzo 2012
Galleria Samonà, via Roma
inaugurazione: venerdì 17 febbraio 2012, ore 18.00
Pieghevole invito

La farfalla imprigionata-immagine1.JPG “Madama Butterfly”, da sempre considerata una delle opere più struggenti di Puccini, resa immortale dall'irresistibile fascino esercitato sul pubblico in tutto il mondo.
L'esposizione, curata da Andrea Furlan, sarà anche l’occasione per parlare della condizione della donna tra bellezza e prigionia culturale
La donna infatti è spesso stata eletta a simbolo supremo della bellezza, ma altrettanto spesso questo ha significato per lei la prigionia all’interno di gabbie sociali, costruite dalle culture maschili dominanti.
Seppur Farfalla Imprigionata la donna è riuscita a parlare di bellezza da questa sua gabbia, rendendone le sbarre degli ornamenti.
Un rapporto di schiavitù e dominio bivalente e paradossale, esemplificato nella storia del costume da due indumenti, appartenenti a culture molto distanti geograficamente: il corsetto europeo e il kimono giapponese.

Programma concerto inaugurale
Shuko Kinoshita, soprano
Federico Marchionda, pianoforte

CANZONE TRADIZIONALE GIAPPONESE
1. Koujou no Tsuki ( La luna del castello in stato di abbandono)
In Giappone, i castelli erano costruiti in legno su una base di pietra. Alla fine di una guerra, la base di pietra è tutto ciò che rimane...Canta la malinconia guardando la luna e ricordando la gloria passata.
2. Sakura Sakura ( Canzone dei ciliegi )
Una canzone famosa che simboleggia il Giappone.
Canta la bellezza dei fiori sotto il cielo azzurro in Aprile.
3. Ciisana Sora ( Il piccolo cielo)
La nostalgia del passato. Guardando il cielo azzurro, il tramonto, le stelle...tornano alla mente i ricordi dell'infanzia.
4. Aka Tombo ( La libellula rossa)
La libellula è il simbolo dell'Autunno in Giappone. Una canzone molto popolare che canta delle memorie e dei sentimenti dell'infanzia.
5.Toku e ikitai ( Vorrei andare in luoghi mai visti)
La vita e` come un viaggio...Vorrei andare in una città mai vista, vorrei vedere il mare, vorrei fare un viaggio da sola e un giorno vorrei conoscere un amore per sempre...

ARIA DELL'OPERA
Un bel di` vedremo da Madama Butterfly di G.Puccini

Shuko%20Kinoshita.jpeg Nata a Ehime (Giappone) il 12 novembre 1975, Shuko Kinoshita si è formata musicalemte presso l'Opera della Amicidi Santa Margherita Ligure, sotto la supervisione di Gianni Raimondi e Gabriella Tucci, e il Kunitachi College of Music di Tokyo, dove ha conseguito una laurea in "vocalità" nel 1998 e quindi un master cum laude nel 2000; specializzatasi presso il Nikikai Opera Studio (1999) e la Sommerakademie di Vienna (2005), negli anni fra il 2001 e il 2007 ha frequentato a corsi di vocalità in Italia, Germania, Austria e Giappone. Durante la sua ormai decennale carriera si è cimentata in diversi ruoli nell'ambito di numerosi classici della lirica, tra cui Le nozze di Figaro, Così fan tutte e Don Giovanni di Mozart, La Boheme e Madama Butterfly di Puccini, Fidelio di Beethoven e la Carmen di Bizet. Grazie a una voce calda e appassionata è riuscita a farsi conoscere e apprezzare rapidamente non soltanto dagli amanti del genere, ma anche dalla critica, presso la quale ha riscosso ampi consensi, evidenziati dalle vittorie ottenute n vari concorsi e manifestazioni, come Vacanza in lirica (1996), il XVI Kagawa music contest (1999), il LIII Japanese music contest (2000) e il Soleil new face audition audition (2002).

Eventi collaterali
Tra gli eventi collaterali alla mostra, si segnala:

eventi-bisleri.jpg Lunedì 27 febbraio 2012, ore 18.00
Libreria La Feltrinelli, via San Francesco 7-Padova
Conferenza di Pier Paolo Bisleri
Pier Paolo Bisleri è il direttore degli allestimenti del Teatro Verdi di Trieste
Scenografo e costumista proveniente dal teatro di prosa, dal 1991 si dedica all’opera lirica firmando opere quali Norma, Il barbiere di Siviglia, Cavalleria rusticana, Madama Butterfly, Bohème, Trovatore, Dido and Aeneas, La sonnambula, Lucia di Lammermoor, la trilogia mozartiana, Carmen, per teatri prestigiosi: Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Verdi di Trieste, Opéra de Monte-Carlo, La Fenice di Venezia, National Greek Opera di Atene, San Carlo di Napoli, Teatro Regio di Torino, Teatro dell’Opera di Bilbao, Bunkamura di Tokyo e Centre of Performing Arts di Osaka.
Infine ricordiamo le scene per I Cavalieri de Ekebù, con cui si è inaugurata la Stagione Lirica 2004-2005 del Teatro Verdi di Trieste.
Ispirandosi alla ricerca teatrale dello scenografo e regista inglese Edward Gordon Craig il suo lavoro si è spinto sempre più verso l’astrazione figurativa e verso la ricerca di uno spazio emotivo che gli permetta maggiormente di isolare e approfondire i personaggi, le situazioni drammatiche e la musica, in tutta la pienezza del loro significato.
Dal 1978 collabora con il Teatro Stabile di Prosa del Friuli-Venezia Giulia in qualità di direttore degli allestimenti scenici, ruolo che ricopre successivamente al Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa sotto la direzione di Luca Ronconi. Attualmente ricopre lo stesso incarico presso la Fondazione Teatro G. Verdi di Trieste, ed è docente di “Storia e Tecnica della Scenografia” presso l’Ateneo di Udine.
Ha collaborato con i registi Furio Bordon, Giuseppe Patroni Griffi, Gabriele Lavia, Antonio Calenda, Giorgio Pressburger, Francesco Torrigiani e Federico Tiezzi.

Informazioni