New Code

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO ESTENSE
Largo Castello , Ferrara, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

ore 17-20

Vernissage
17/02/2012

ore 16

Biglietti

ingresso libero

Generi
performance - happening, new media

Evento collaterale del Carnevale Rinascimentale di Ferrara che cerca di portare in luce i nuovi codici, le nuove immagini ed i nuovi linguaggi dei differenti modi di intendere l’attivita’ artistica.

Comunicato stampa

L’Associazione Culturale Ferrara Pro Art e la Galleria d’Arte Contemporanea Domus Turca con questa mostra intendono valorizzare l’opera di artisti che svolgono la loro ricerca estetica attraverso tecniche non tradizionali, rivolta come < transito > verso tecnologie multimediali.

La manifestazione “New Code” aprirà venerdì 17 febbraio 2012 presso il Castello Estense di Ferrara - Sale dell’Imbarcadero ¾ con un evento speciale: alle ore 16.00 Natasa Nikolajevic eseguirà una performance dal titolo: “FASHION & SOUND FANTASY / concerto per moda e musica, stile e suono”, accompagnano la performer le musiche dal vivo di Eugenio Squarcia e Jacques Lazzari. il pubblico dell’Imbarcadero sarà così testimone della nascita di un’opera d’arte unica e irripetibile.

Alla mostra, evento collaterale del Carnevale Rinascimentale di Ferrara in programma sabato 18, partecipano i seguenti artisti: Lucia Nicolai, Alba D’Apos, Sandro Tolemios Becucci, Pietro Turco, Mya Lurgo, Maurizio Ganzaroli, Andrea Speziali, Marcella Mazzoni, Antonella Spanò, Silvana Abram, Alessandro Vianello, Bruno Bazzoni, Marco Landi.
New Code proseguirà fino a domenica 19 con apertura tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00 con ingresso libero.

New code
Sta crescendo un po' in tutto il mondo il numero di artisti che ricorrono alle nuove tecnologie ed alla multimedialità per la ricerca e la produzione artistica < invadendo > inevitabilmente ambiti in cui il mezzo tecnologico appariva destinato - fino ad alcuni anni fa - su una specializzazione di natura puramente tecnica. Stiamo infatti assistendo ad un passaggio epocale, ove linguaggi quali le arti visive tradizionali affiancano la fotografia il suono, la neo-merce, internet e l’immagine digitale stanno contribuendo ad un < disordine delle arti > all'adozione di un nuovo modo di intendere la produzione artistica. Dal video-clip alla video d'arte o alla video-documentazione . Allo stesso modo il computer con i suoi programmi di foto-ritocco è entrato nelle possibilità dell'arte. Alla luce di tutto questo prende forma la mostra che consiste sia nell’estetica legata alla tradizione d’arte ma, in gran parte, in video-installazioni, elaborazioni grafiche e fotografiche al computer, installazioni sonore, ecc.
La mostra presenterà il lavoro di artisti che appartengono ad ambiti di ricerca differenti, offrendo una percezione inedita e trasfigurante della cultura contemporanea.

Le loro opere provocano un effetto di interazione parallela col mondo informatizzato di oggi, verso una ricerca articolata di rapporti dinamici e creativi con i fenomeni iconografici e sociali della nostra epoca. Concretamente questa mostra vuole essere una particolare occasione di incontri per vedere insieme, senza essere sicuramente esaustiva nella varietà e soluzioni espressive, situazioni differenti, a volte contrapposte a volte concordanti, della ricerca artistica contemporanea. Una rassegna come questa cerca di portare in luce i nuovi codici, le nuove immagini ed i nuovi linguaggi dei differenti modi di intendere l’attività artistica. Il panorama, reale o virtuale, è quindi vario e dimostra la modificazione e la vitalità continua della comunicazione.

La ricerca dell’alfabeto/CODE nella storia dell’Umanità rappresenta ancora oggi una serie di passaggi nella tecnologia e nell’arte per procedere lungo la strada del progresso. “Si può dire che tra tecnologia e arte non esistono più confini precisi, ma le due espressioni tendono verso un unico punto: un linguaggio comune che si sostituisce gradualmente a quelli tradizionali destinati a scomparire” (Junus). Gli artisti di oggi possono disporre di sistemi informativi, possono utilizzare forme di interattività evoluta, possono attivare processi matematici, tutte cose che per la prima volta consentono di andare oltre la rappresentazione del reale, agendo sul suo funzionamento. Le nuove tecnologie mettono cioè a disposizione dell’artista qualcosa che tende a oltrepassarlo; l’opera si pone al di fuori del suo controllo, facendo dell’artista sia un “autore” che uno “spettatore” del lavoro. Il gioco diventa più complicato e più interessante. E per citare Gillo Dorfles in “Il divenire delle arti”: “In sostanza cerchiamo di raggiungere una nuova realtà percettiva …non basta il fallimento della prospettiva.., non basta un falso ideogramma orientale, inventato da un artista europeo, a fingere un nuovo linguaggio. E’ invece una nuova dimensione integrativa quella che ci attende..; una dimensione in cui la nostra esistenza si adatti e si plasmi, diventando fatto artistico.”