Alessandra Cason – AleUnoVia

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO OPEN - BEVAQUA PANIGAI
Vicolo San Pancrazio 3, Treviso, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal Mercoledi al Venerdi dalle 15 alle 19 Il Sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19

Vernissage
17/02/2012

ore 19

Artisti
Alessandra Cason
Generi
arte contemporanea, personale

35 le opere esposte in galleria. L’acquerello con inserti di materia (filo, cartone, collage, ecoline) la tecnica utilizzata dall’artista.

Comunicato stampa

La neve e il freddo non mandano in tilt l’arte in città.
Riapre la stagione dello SPAZIO BEVACQUA PANIGAI con un ritorno all’arte della trevigiana Alessandra Cason

“Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni” diceva Shakespeare e sembrava preannunciare il carattere delle opere di Alessandra Cason.
Artista trevigiana, amante dell’arte sin da bambina (anticonformista), dopo aver accantonato, suo malgrado, tele e colori, oggi è pronta per un grande ritorno sul palcoscenico dell’arte tanto da presentare le sue ultime opere al pubblico

VENERDI 17 FEBBRAIO DALLE ORE 19:00
presso la galleria d’arte contemporanea SPAZIO BEVACQUA PANIGAI
di Vicolo San Pancrazio 3 a Treviso

35 le opere esposte in galleria. L’acquerello con inserti di materia (filo, cartone, collage, ecoline) la tecnica utilizzata dall’artista.
I soggetti che Alessandra dipinge con tratti sottili, ma decisi appartengono al mondo della natura, rivistati in chiave onirica e sognante: sarà come immergersi in un acquario popolato da pesci dalle forma assortite e contemporaneamente diventare parte di paesaggi incontaminati fatti di alberi, fiori, boccioli.

L’acquerello assume vita e le forme profondità tanto da tentare l’osservatore ad avvicinare la mano al dipinto per toccarlo, quasi alla scoperta di una magica tridimensionalità.

La sua ricerca artistica ha origine da Hieronymus Bosh, pittore fiammingo famoso per i suoi inquietanti ed enigmatici dipinti, con tematiche di ispirazione prevalentemente religiosa e arricchite da trasfigurazioni che superano la fantasia. “Disegno e faccio quel che faccio perché mi piace trasformare le cose in qualcosa di diverso da quello che ci circonda” dice di se’ Cason.

Le opere di Alessandra Cason sono orizzonti in cui ci si può perdere, in bilico tra sogno e realtà o come scrive Olimpia Biasi, sua amica e mentore “dove favola e brividi di arcobaleni si intersecano”.