Incontro con Guy Ben-Ner
Viafarini DOCVA è lieto di annunciare un incontro a porte aperte con l’artista israeliano Guy Ben-Ner, organizzato in occasione della mostra “Da zero a cento. Le nuove età della vita” che si tiene alla Triennale. Accompagnando la proiezione di estratti dai suoi video più significativi, Guy Ben-Ner parlerà del suo lavoro con Cristiana Perrella, curatrice della mostra.
Comunicato stampa
Viafarini DOCVA è lieto di annunciare un incontro a porte aperte con l’artista israeliano Guy Ben-Ner, organizzato in occasione della mostra “Da zero a cento. Le nuove età della vita” che si tiene alla Triennale dal 21 febbraio al 1 aprile 2012 (dazeroacentolamostra.it). Accompagnando la proiezione di estratti dai suoi video più significativi, Guy Ben-Ner parlerà del suo lavoro con Cristiana Perrella, curatrice della mostra.
Conosciuto soprattutto per i suoi video low-tech che mescolano in surreali commedie elementi autobiografici di vita familiare e suggestioni prese da capolavori della letteratura, Guy Ben-Ner (Ramat Gan, 1969, vive a Tel Aviv) è uno dei più noti artisti israeliani, con presenze in grandi rassegne internazionali come la Biennale di Venezia, dove nel 2005 ha rappresentato il suo paese, lo Skulptur Project di Munster nel 2007, la Biennale di Liverpool nel 2008, Performa 2009.
Realizzato sempre in economia di mezzi, usando spesso il suo appartamento come set, gli oggetti domestici come scenografia, moglie e figlio come cast, il suo lavoro trae ispirazione dal cinema d’autore, soprattutto quello muto di Chaplin e Buster Keaton. Ben-Ner ne rielabora l’impostazione narrativa per metterla in rapporto alla propria ricerca sulle relazioni umane e i rapporti familiari.
I lavori più recenti si allontanano da questi temi e modalità pur continuando a focalizzarsi sulla questione etica di dove tracciare il confine tra il fare arte e la propria vita privata.
L’incontro con Guy Ben-Ner è organizzato in collaborazione con la Fondazione Marino Golinelli, Bologna.
Curatrice e critica, Cristiana Perrella ha diretto dal 1998 al 2008 il Contemporary Arts Programme della British School at Rome. Come curatrice indipendente ha collaborato con istituzioni italiane e internazionali, tra cui il MAXXI, per cui ha curato, in occasione dell’ apertura del museo nel maggio 2010 la personale di Kutlug Ataman “Mesopotamian Dramaturgies”. Dal 2009 collabora con la Fondazione Marino Golinelli alla realizzazione di un progetto annuale di arte e scienza