Marta Vezzoli – Legami in-dissolti
Al centro dell’attenzione, la produzione recente dell’artista, incentrata sui legami, intesi sia come sperimentazione e contaminazione di tecniche differenti – la scultura, terreno creativo primario dell’artista, e la pittura, caratterizzata dal segno astratto, cucite insieme nel senso più vero del termine – sia come terreno di indagine poetica sulle relazioni tra l’individuo e ciò che lo circonda.
Comunicato stampa
Lo Spazio per le Arti contemporanee del Broletto di Pavia presenta, dal 25 febbraio all’11 marzo, la personale di Marta Vezzoli dedicata alla serie di opere intitolate “Legàmi in-dissolti”, oggetto nel novembre scorso di una esposizione presso la Galerie de l’Europe di Parigi.
Al centro dell’attenzione, la produzione recente dell’artista, incentrata sui legami, intesi sia come sperimentazione e contaminazione di tecniche differenti - la scultura, terreno creativo primario dell’artista, e la pittura, caratterizzata dal segno astratto, cucite insieme nel senso più vero del termine - sia come terreno di indagine poetica sulle relazioni tra l’individuo e ciò che lo circonda.
La trama che compare e scompare all’interno di queste opere riannoda i fili di una ricerca attenta al colore e alle sensazioni che suscita, all’alternanza di pieni e vuoti, di trasparenze e di ombre riflesse; un filo di Arianna sembra distendersi tra installazioni, quadri e sculture e consente di avventurarsi nel labirinto dell’arte senza timore di perdersi, stimolando la voglia di approfondire il racconto che si snoda sotto i nostri occhi.
La linea sintetica che caratterizza le sculture di Marta Vezzoli trova corrispondenza nelle forme primarie ed essenziali che compaiono nella pittura, accese dal colore, di grande forza poetica. Le atmosfere “liquide”, sospese tra sogno e realtà risultano poi amplificate dai materiali “poveri” ma ricchi di storia attraverso cui l’artista parla di sé. Gli elementi cuciti, ricorrenti sia nelle installazioni che nelle opere pittoriche, contribuiscono inoltre a proiettare forme e colori al di fuori della superficie, dimostrando un’originale attenzione per una pratica tradizionalmente legata all’universo femminile e alla perseveranza di stringere legami con linee sottili.
Grazie alla sapiente scelta dei materiali - la iuta, il ferro, il sughero, i diversi tessuti -, queste opere complesse esprimono una capacità comunicativa immediata, un senso di attesa e di ricerca che è al tempo stesso urgente e paziente, come lo sono sempre i legami importanti della vita.
(Francesca Porreca)