Luigi Copello – Femmine

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA CRISTINA BUSI
Via Martiri Della Liberazione 195, Chiavari, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

10-12 e 16-19,30 - Chiuso l'intera giornata del lunedì e la mattina del martedì

Vernissage
25/02/2012

ore 17

Artisti
Luigi Copello
Curatori
Maura Iob
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra presenta tele e carte dell’artista, recenti lavori in cui dipinge, con tempere liquide e colori essenziali, figure femminili dalle ampie gonne che scherzano con il fuoco, gli alberi, gli animali, i fili. Un mondo poetico ma graffiante.

Comunicato stampa

LUIGI COPELLO – Nasce a Lavagna nel 1972 dove vive, lavora nel suo studio a Chiavari.

Negli anni ’90 frequenta l’Istituto d’Arte e la Scuola del Fumetto di Chiavari ed
entra a far parte dello staff dei disegnatori di Sergio Bonelli Editore acquisendo disinvoltura nel disegno.
Nel 2005 sente l’esigenza di sviluppare l’attività pittorica, di esprimersi per immagini attraverso uno stile e un linguaggio personale. Si dedica alla decorazione, alla realizzazione di murales e trompe-l’oeil e attraverso queste esperienze esce dagli schemi rigidi del fumetto; tra il 2006 e il 2008 realizza una serie di tele e acquarelli dalle atmosfere noir e pop.
Nei lavori successivi prosegue l’introspezione; si delinea un mondo poetico, entrano in scena nuovi personaggi, compaiono elementi simbolici ricorrenti. La pittura, prevalentemente monocromatica, si fa scarna ed essenziale e i toni più sensibili. Luigi usa tempere molto liquide e la paletta è essenziale, i toni obliqui, ben lontani da quelli puri dei primi dipinti.

”Dalle 12 coi capelli rossi del 2010 (vero e proprio manifesto programmatico), ad oggi, queste fragili presenze femminili suonano, danzano, cantano, volano, animando foreste o spiagge, conferendo inusuali poteri agli animali e interagendo, a volte, con le precedenti invenzioni, come i gatti e i cervi, musicisti umanizzati. A volte hanno bisogno di riunirsi tra loro in spogli ateliers dove dismettono momentaneamente le loro gonne, dalle leggere ma ingombranti armature, per dedicarsi ad attività ricreative, per raccogliersi in preghiera o per dedicarsi alla lettura, dando vita, si direbbe, a moderne interpretazioni degli interni monastici di Alessandro Magnasco. Altre volte si fondono con la natura, come erano solite fare le estenuate protagoniste, quasi sempre dotate di capelli rossi, dei dipinti realizzati dai vari esponenti del movimento preraffaellita.” (dal Catalogo, “Femmine”, D. Sanguineti e G. Zanelli)