Tre polittici ricomposti
Nell’ambito dell’ allestimento temporaneo dell’Accademia Carrara di Bergamo al Palazzo della Ragione, nel cuore di Bergamo Alta, si apre un nuovo “Focus” nella sezione speciale riservata ad un work in progress di presentazione di restauri, donazioni, approfondimenti, scoperte scientifiche, collezioni meno note.
Comunicato stampa
Nell’ambito dell’ allestimento temporaneo dell’Accademia Carrara di Bergamo al Palazzo della Ragione, nel cuore di Bergamo Alta, si apre un nuovo “Focus” nella sezione speciale riservata ad un work in progress di presentazione di restauri, donazioni, approfondimenti, scoperte scientifiche, collezioni meno note.
Fino al 31 marzo 2012 è proposta, a cura di Giovanni Valagussa, conservatore dell’Accademia Carrara, la ricostruzione di tre polittici realizzati alla fine del Quattrocento e nel primo Cinquecento per il territorio di Bergamo.
Il primo complesso è opera del pittore Cristoforo Caselli detto il Temperello (Parma, 1460 circa – 1521), parmense di nascita e veneziano per formazione, allievo nella bottega di Giovanni Bellini, e fu probabilmente eseguito per la parrocchiale di Cornalba (Serina) dove di recente sono stati ritrovati i tre piccoli pannelli della predella, raffiguranti gli Apostoli.
I tre dipinti del registro più alto si trovano invece in Accademia Carrara, acquistati alla fine del Settecento da Giacomo Carrara per la sua collezione. Il pannello centrale con San Pietro in cattedra fu trasportato nella parrocchiale di San Bartolomeo ad Almenno e sistemato in una cappella laterale. Per la prima volta è possibile vedere a Bergamo il polittico ricomposto, dopo il restauro del pannello con San Pietro, eseguito da Roberta Grazioli grazie a Fondazione Credito Bergamasco. Non è stato purtroppo possibile esporre i due pannelli con santi che lo affiancavano, ora al Detroit Institute of Art, negli USA.
Il secondo polittico è invece opera di Antonio Marinoni (Desenzano, Bergamo, 1470 circa – Bergamo, 1545 circa) e della sua bottega, attivissima in dipinti su tavola e affreschi su tutto il territorio bergamasco nel primo Cinquecento. Si tratta di un caratteristico lavoro di gusto tradizionale, come evidenzia il fondo dorato, ma di raffinata esecuzione dal punto materico e cromatico, nella linea veneziana della bottega dei Vivarini. Anche questi dipinti furono acquistati da Giacomo Carrara, in questo caso nel convento del Romacolo presso Endenna (Zogno) in Val Brembana. Sicuramente appartenevano al complesso i pannelli con coppie di santi che, come suggerisce la diversa inclinazione dei pavimenti, dovevano evidentemente essere collocati su due registri ad altezze diverse. Non è certa, invece, l’appartenenza al complesso della Madonna col Bambino in trono con lo sposalizio mistico di santa Caterina. Questo pannello mostra evidenti differenze di mano e anche di conservazione rispetto alle tavole con i santi, tanto da far ipotizzare la provenienza da un altro polittico, la cui esistenza è documentata nella stessa chiesa. Non è da escludere tuttavia una collaborazione all’interno della bottega marinoniana tra Antonio, cui potrebbe essere assegnato proprio questo pannello principale, e un pittore più raffinato e incisivo - individuato col nome convenzionale di Maestro del Romacolo - al quale si potrebbero ascrivere i laterali con coppie di santi. Della bottega dei Marinoni sono anche i piccoli pannelli della predella con Apostoli, divisi tra l’Accademia Carrara e una raccolta privata.
Tuttavia, la predella centrale raffigurante Cristo nel sepolcro fra i santi Pietro e Andrea potrebbe essere oggetto prossimamente di una raccolta fondi per l’acquisto, promossa dall’Associazione Amici dell’Accademia Carrara, proprio come la campagna attualmente in corso per riacquistare al Museo il “Paesaggio con cavalieri” di Antonio Maria Marini.
Viene infine presentato per la prima volta al pubblico, il polittico eseguito da Antonio Boselli (Bergamo, 1470 circa – 1527/1532), pittore attivo nel territorio bergamasco nel primo Cinquecento e tra gli ultimi rappresentanti di quella corrente di gusto che faceva riferimento a Milano, con evidenti riferimenti a Bernardo Zenale. Questo complesso proviene originariamente da Almenno e con ogni probabilità mostrava al centro una statua lignea, come spesso accadeva, sulla quale sembra fosse riportata la data 1515. Entrato poi in una collezione privata, il polittico fu concesso in deposito all’Accademia Carrara nel 2004, insieme ad un altro trittico e a una Madonna col Bambino dello stesso Boselli.
Il polittico è stato restaurato nel 2004-2005 da Antonio Benigni, Delfina Fagnani Sesti e Alberto Sangalli.
Il restauro del pannello con San Pietro del polittico di Cristoforo Caselli è stato possibile grazie al contributo di