Salvo D’Avila – Immagini rubate all’agricoltura
A Salvo D’Avila piace giocare. Il fotografo di origine pugliese, già con il titolo della sua mostra, esprime un gusto di stupire e una dimensione ludica che si estende al luogo, al giorno e al modo di esporre i suoi ‘quadri fotografici’.
Comunicato stampa
A Salvo D’Avila piace giocare. Il fotografo di origine pugliese, già con il titolo della sua mostra, esprime un gusto di stupire e una dimensione ludica che si estende al luogo, al giorno e al modo di esporre i suoi ‘quadri fotografici’. Il contesto è davvero insolito: non tutti scelgono un banco di frutta e verdura per proporre, nell’arco di una sola giornata di mercato, fotografie che raffigurano nature morte. E per di più in un giorno, qual è il 29 febbraio, che capita una volta ogni quattro anni. Il tutto si svolge nella cornice dello storico mercato del Centro Storico, che fu il set di uno dei più riusciti film di Mario Bonnard con Aldo Fabrizi e Anna Magnani nei ruoli di pescivendolo e di fruttivendola (Campo de’ Fiori, Italia, 1943). Neanche Claudio è una figura qualsiasi, perché sul banco di questo fruttaroloesteta, verdura e frutta sono selezionate e presentate proprio per esaltarne la bellezza.