ArtistiInMostra
Giunto alla seconda edizione, rappresenta un importante appuntamento fieristico italiano nel quale autori e appassionati d’arte potranno incontrarsi e dialogare tra loro, contrattando personalmente le opere d’arte presentate alla rassegna per un giusto connubio tra antiquariato ed arte contemporanea.
Comunicato stampa
Torna a Parma ArtistInMostra
La fiera dei creatori d’arte contemporanea, con un’interessante novità: la sezione dedicata all’Outsider Art
Due i week-end coinvolti, dal 3 all’11 marzo 2012, in concomitanza con Mercanteinfiera Primavera
Dopo il successo della passata edizione, che ha raccolto il consenso e l’entusiasmo di migliaia di visitatori, del mondo della critica e degli appassionati d’arte, oltre che dei partecipanti stessi alla manifestazione, sabato 3 marzo si inaugurerà - in un nuovo padiglione di FiereDiParma - la seconda edizione di ArtistInMostra, il primo appuntamento fieristico italiano nel quale autori e fruitori d’arte potranno incontrarsi e confrontarsi sulle opere in rassegna, senza l’azione di intermediari.
Ad esporre saranno singoli artisti e associazioni, con opere espressione delle più diverse forme d’arte: dalle tradizionali discipline quali la pittura, la scultura, la grafica e la fotografia, ai linguaggi più moderni quali i video, le installazioni, i mixed media.
Ad essi si affiancheranno, nel cuore della manifestazione, gli artisti ‘irregolari’ proposti da cinque tra i più rappresentativi atelier italiani - Atelier Manolibera di Carpi (MO); La Manica Lunga - officina creativa di Cremona; Atelier di pittura Blu Cammello di Livorno; Centro di Attività Espressive La Tinaia di Firenze e Officina Tom di Roma – oltre ad alcuni artisti indipendenti.
Forte della sua specificità, ArtistInMostra intende essere una manifestazione apprezzabile e godibile non solo dagli addetti ai lavori ma anche dal largo pubblico, tesa alla promozione e alla scoperta di nuovi talenti; un’occasione per esplorare le proposte della creatività contemporanea, densa di stimoli, curiosità, emozioni, in cui l’avvicinamento all’arte avviene liberamente, senza alcun condizionamento da parte del mercato, con un approccio diretto e spontaneo.
Un evento che potrà tradursi anche in opportunità di acquisto e investimento, con opere di costo accessibile e ampio panorama di proposte, in risposta alle molteplici aspettative.
A supportare l’iniziativa, Artistiweb.it, la fiera on line che - dal primo febbraio 2012 fino alla fine dell’anno - si porrà come luogo di incontro privilegiato tra creatori e amanti dell’arte: una vetrina in cui l’artista esporrà senza filtri e intermediari e dove chi fosse interessato alla sua opera potrà facilmente contattarlo, per approfondire la conoscenza del suo lavoro e trattare un eventuale acquisto con agilità, abbattendo le frequenti inibizioni e complessità di una trattativa mediata.
Confermati i tre Concorsi della prima edizione, i progetti si presentano quest’anno rinnovati, con alcune interessanti novità, volte a promuovere gli artisti nell’articolato sistema dell’arte; tra queste:
- il Premio della Critica raddoppia: domenica 4 marzo alle ore 12, la Commissione - composta da Pasquale Bellini, Giuliano Giuman e Massimiliano Valdinoci, direttori rispettivamente dell’Accademia delle Belle Arti di Bari, Perugia e Verona; Beba Marsano, giornalista free lance e critica d’arte e Pier Paolo Mendogni, critico d’arte della Gazzetta di Parma – assegnerà il riconoscimento di 2500 euro a ciascuno dei due artisti che si siano distinti rispettivamente nella tecnica della Pittura, la più praticata nella manifestazione, e nelle altre tecniche artistiche. Tutte le opere in Concorso saranno pubblicate in anteprima sul web.
- il Premio dei Galleristi triplica e si evolve, coinvolgendo tre galleristi del Nord, Centro e Sud Italia – quali Arianna Sartori, dell’omonima Galleria di Mantova; Laura Adreani, art director della Galleria d’Arte Mentana di Firenze e Angelo Albanese della Galleria Albanese Arte di Matera - nell’individuazione di altrettanti artisti, che saranno da loro inseriti nella programmazione 2012 della galleria, offrendo in tal modo ai selezionati l’opportunità di entrare direttamente nel network dell’arte. La cerimonia di proclamazione avverrà domenica 4 marzo alle ore 12. Anche in questo caso, le opere degli artisti in Concorso saranno pubblicate in anteprima sul web.
- il Premio del Pubblico raddoppia: domenica 11 marzo alle ore 12 – saranno premiati con 2500 euro i due artisti più votati in fiera, che porteranno avanti il doppio progetto ArtistInMostra rivolto ai bambini: l’uno con un intervento artistico all’interno del nuovo Ospedale del Bambino di prossima inaugurazione a Parma, realizzato in collaborazione con il prof. Sergio Bernasconi; l’altro con l’illustrazione di un secondo libro d’arte per bambini e ragazzi della nuova collana ‘ArsInFabula’, avviata in collaborazione con Campanotto Editore.
Con venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 marzo, ArtistInMostra - che affiancherà Mercanteinfiera nella sezione del Modernariato, dedicata all’Arte del Novecento, al Vintage e al Design e sarà visitabile con un unico biglietto valido per entrambe le manifestazioni - chiuderà la sua seconda edizione, rinnovando l’invito a ritagliarsi un momento di relax all’insegna dell’arte e del divertimento nella splendida città di Parma e del suo ricchissimo territorio.
Parma, 7 febbraio 2012
scheda di approfondimento - Sezione Speciale Outsider Art
Outsider Art
Conosciuta in Italia come Arte Irregolare, comprende la grande e variegata famiglia di artisti marginali, emarginati, folk, naif, visionari, spesso malati di mente, e sempre o quasi sempre sprovvisti di formazione artistica. Persone che operano solitarie, al di fuori del condizionamento di canoni, movimenti, mercati, e che traggono dalle profondità della propria personalità, per se stessi e non per altri, opere eccezionali nel concetto, nell’oggetto, nelle tecniche.
Cenni di storia
L’interesse verso queste forme d’arte risale alle avanguardie artistiche del Novecento. È tuttavia attorno agli anni Cinquanta che le opere escono dagli ospedali psichiatrici per essere acquisite da artisti e da collezionisti. Con Dubuffet e la fondazione della Compagnie de l’Art Brut nel 1948 si assiste alla consacrazione del genere. All’Art Culturelle ufficiale si contrappone l’art non-culturelle, grezza, ma pulsante, viva. La collezione di Dubuffet viene acquisita dalla Svizzera, che nel 1971 la ospita all’interno del Castello di Beaulieu, vicino a Losanna, dov’è tuttora.
A Vienna gli Essl, grandi collezionisti, iniziano ad acquistare gli artisti di Gugging, l’ospedale psichiatrico dove a lungo hanno operato personaggi le cui opere sono famose e oggi altamente quotate. Nel 1970, il francese Serge Tekielski apre il “Petit Museée du Bizzarre". Nel 1967 viene organizzata dal Museo di Arti Decorative di Parigi la prima mostra di Art Brut, a cui farà seguito, nel 1974, quella al Walzer Art Center di Minneapolis (Minnesota). Nel 1979 all’Art Council of Great Britain e nel 1982 al Corcoran Gallery of Art di Washington. Sono gli anni in cui in Francia cominciano a nascere nuovi centri espositivi: tra i più prestigiosi, L’Aracine, La Fabuloserie, il Site de la Creation Franche, l’art )&(marges e il mad musée. Nel 1994, apre a Lagrasse un museo che ospita la collezione di Ceres Franco e recentemente due giovani collezionisti svizzeri hanno aperto al pubblico la raccolta Mermod ed Eternod. Nel 1996 nasce a Baltimora il primo museo specializzato in Outsider e Visionary Art. E tanti altri ancora sono i musei, le gallerie e le collezioni che continuano a nascere al mondo.
Con il diffondersi dell’apprezzamento delle opere d’Outsider Art, sempre più queste hanno preso valore nei mercato internazionali.
Perché in una Fiera d’arte
Se nel 1992 a Los Angeles viene inaugurata un'importante retrospettiva di Outsider Art, "Parallel Visions", nel prestigioso Moca e nel 1993 prende il via a New York l’Outsider Art Fair, la cui ultima edizione si è conclusa lo scorso Gennaio, riscuotendo fortissimo interesse di critica e pubblico (come confermano il New York Times ed Exibart.com), in Italia la prima “mostra mercato” che ha presentato opere di Arte Irregolare – così è definita nel nostro Paese tale corrente ad opera di Bianca Tosatti, la prima e pi importante studiosa dell’argomento in Italia - si è tenuta a Milano nel 2003 presso Finarte Semenzato. L’esposizione, tenutasi dal 16 al 19 maggio, si è conclusa, infatti, con un’asta che ha visto vendute quasi tutte le opere, con un notevole rialzo rispetto alla base di partenza. Un successo non ancora paragonabile all’appuntamento di Christie’s, in cui è stato venduto l'80% delle opere provenienti dalla collezione di Robert M. Greenberg, con un incasso pari a 1.146.603 dollari, riconoscendo a questo genere d'arte un regolare valore di mercato: le opere più apprezzate sono state un disegno a penna del messicano Martin Ramirez (1885-1960) realizzato nel 1953 e venduto per 95.600 dollari e un collage di Henry Darger (1892-1973) venduto per 89.625 dollari.
Quanto all’Italia, l’Outsider Art fino ad oggi non è solitamente trattata dalle fiere d’arte, come pure dalla maggior parte delle gallerie. Ecco perché entra a pieno titolo come Sezione Speciale di ArtistInMostra, la fiera dei creatori d’arte contemporanea, che fin da subito vuole caratterizzarsi per sensibilità e attenzione alle molteplici sfaccettature del complesso mercato dell’arte: per dare una risposta concreta a tutti coloro che - dagli operatori di settore ai collezionisti, ma soprattutto agli artisti - ne sentono la necessità.
Gli atelier coinvolti
Ad ArtistInMostra 2012 saranno presenti alcuni fra i più importanti atelier italiani di Outsider Art, con autori già da tempo ricercati da musei e collezionisti del mercato internazionale.
Atelier Manolibera, Carpi (MO)
L’Atelier di pittura Manolibera nasce negli anni Novanta all’interno del Centro Emmanuel della Cooperativa Sociale Nazareno di Carpi (MO). Lo spunto viene dato da un episodio esemplare: una mattina dell’autunno 1995, Pietro, un ragazzo sulla sedia a rotelle, sembra essere scomparso. Viene trovato all’interno dell’aula didattica del Centro nella quale non era mai entrato prima, intento a spremere colori e a distribuirli sul foglio con l’unica mano funzionante, con ardore e passione inediti. Questo è stato l’inizio di un lavoro che ha portato alla realizzazione di una prima mostra nel 1996. Da allora l’attività dell’Atelier si è notevolmente sviluppata; con la direzione artistica di Emanuela Ciroldi vengono proposti percorsi di lavoro diversificati, che in alcuni casi sono attività di supporto alla riabilitazione, in altri sono tesi alla definizione del profilo artistico di personalità con spiccate capacità espressive, di cui è fondamentale mantenere il delicato equilibrio necessario a garantire la libera creatività alla base della loro originalità espressiva.
Gli artisti dell’atelier sono stati apprezzati in diverse sedi nazionali e internazionali, quali la Galleria Rizomi di Torino, la Fortezza del Priamar di Savona, la Galleria Riva del Principato di Monaco, il Mad Musée di Liegi, il Museo Art et Marges di Bruxelles, il Premio Euward all’interno dell’Haus der Kunst di Monaco di Baviera, The Museum of Everything di Londra.
La Manica Lunga - officina creativa, Cremona
La Manica Lunga – officina creativa ha sede all’interno dell’Istituto Ospedaliero di Sospiro, in provincia di Cremona. E’ stata fondata nel 1995 dall’artista Paola Pontiggia, che tuttora lo conduce. Dal 2000, l’interessamento critico della storica dell’arte Bianca Tosatti, ha fatto sì che gli artisti fossero conosciuti e apprezzati da un vasto pubblico di esperti, a partire soprattutto dalla mostra “Arte Oltre” tenutasi a Cremona nel 2002. Sotto la guida critica di Bianca Tosatti l’atelier ha seguito le impronte dei più importanti atelier europei. Si può considerare come una vera e propria agenzia di tecnologia sociale, che si rivolge alle aree di confine per approfondire e sperimentare strategie innovatrici tese a fronteggiare fenomeni di marginalità. L’Officina creativa è dunque uno spazio di studio e di lavoro articolato in diverse sezioni, alcune stabili e permanenti, come l’atelier per gli artisti e i frequentatori residenti, l’archivio dei lavori, la biblioteca, il centro di coordinamento; altre attivate “a progetto”, su richiesta di utenti esterni o per necessità particolari, che comportano la stipulazione di una convenzione fra le parti.
L’atelier è frequentato da una decina di artisti, di cui buona parte sono presenti da anni nelle principali collezioni e musei d’arte Irregolare in Europa, quali Collection de L’Art Brut, Losanna; Art)&(Marge,Bruxelles; MAD, Liegi.
Atelier di pittura Blu Cammello, Livorno
L’atelier Blu Cammello attivo dal 1999, nasce negli spazi del Centro Basaglia di Livorno con il desiderio di dare la possibilità ad alcuni utenti del dipartimento di Salute Mentale Adulti della AUSL n°6, di partecipare ad attività finalizzate allo sviluppo del loro potenziale creativo. Riccardo Bargellini, visual designer, dirige, grazie alla psichiatra Ivana Bianco, l’atelier fin dal 1999; sotto la sua guida si sono distinte diverse personalità artistiche: Franco Bellucci, Giga, Veronica Martinelli, Alessandra Michelangelo, Marinella Parente, Susanna Raveggi, Manuela Sagona e Riccardo Sevieri. Le loro opere stanno ottenendo riconoscimenti nell’Outsider Art nazionale ed internazionale. L’atelier Blu Cammello fa stabilmente parte da alcuni anni di un network europeo di Outsider Art, tramite progetti artistici che coinvolgono altre realtà simili. Ne è un esempio l'avvincente esperimento di contaminazione "Match de Catch", realizzato con il CEC la Hesse di Vielsalm in Belgio. Allo spazio dell'atelier Blu Cammello, si affianca il PAC 180, il Parco di Arte Contemporanea realizzato all’aperto, nel giardino storico del Centro Basaglia, nel quale ogni anno si organizza una manifestazione estiva che riunisce artisti di varie discipline - dalla pittura alla scultura, alla musica, al filmato - aperta agli utenti del centro, al quartiere e a tutta la città.
Centro di Attività Espressive La Tinaia, Firenze
Attivo fin dal 1964, grazie all'iniziativa del medico psichiatra Franco Mori e di alcuni suoi collaboratori e amici, il laboratorio espressivo La Tinaia - così chiamato perché collocato in un vecchio edificio colonico non lontano dall’Ospedale Psichiatrico V. Chiarugi di Firenze adibito a deposito per tini - apre con l'intento di sperimentare con un gruppo di degenti l'effetto di un impegno quotidiano in attività come la ceramica, il disegno, la pittura, in uno spazio diverso dal reparto. Con un’interruzione dal 1972 al 1975, riapre grazie all'iniziativa di un infermiere, Giuliano Buccioni, esperto nella lavorazione della ceramica, affiancato da un maestro d'arte, Massimo Mensi che, tra le diverse attività espressive proposte, riscontrano le molteplici possibilità riabilitative della pratica della ceramica, dalla riacquisizione di abilità manuali alla necessità di collaborare e comunicare nelle varie fasi di lavorazione.. Dall'apertura della Tinaia a oggi, tra gli oltre ottanta frequentatori, una ventina possono essere considerate personalità artistiche significative, con opere presenti nelle migliori collezioni pubbliche e private di Art Brut, come nella Collection de l'Art Brut di Losanna, a L'Aracine, Musée d'Art Moderne di Villenueve-d'Ascq e a Londra, nell' Outsider Collection di Monica Kinley, ecc. Nel 2002 in accordo con l'ASL 10 di Firenze è nata l'Associazione "La Nuova Tinaia - Onlus" con il compito di gestire il patrimonio artistico del Centro, valorizzare la storia dell'atelier, e promuovere l'attività dei nuovi artisti, attraverso progetti di conservazione, esposizione e commercializzazione.
Officina Tom, Roma
E’ una Cooperativa Sociale che dal 1999 lavora per facilitare l’integrazione sociale e lavorativa di persone con disagio mentale attraverso il loro coinvolgimento in laboratori di formazione e produzione di oggetti artigianali-artistici da vendere poi all’esterno. I laboratori, progettati per svolgere importanti funzioni riabilitative quali l’inserimento lavorativo tramite la vendita dei prodotti confezionati, l’accoglienza e la promozione di scambi sociali, la valorizzazione degli aspetti creativi della personalità attraverso la produzione di prodotti in cui è possibile esprimere dimensioni estetiche personali, vengono gestiti da Primo Sole presso Centri Diurni di Roma e Provincia.
Chi produce le linee di Primo Sole - attraverso l’utilizzo di stoffe, fili, macchine da cucire usate, vecchi mobili che prendono nuova vita, oggetti reinventati che diventano altro - sono persone con disturbi psichici che frequentano Centri Diurni per seguire attività di pre-formazione professionale, affiancate a interventi terapeutici. Convinti del valore insito nella diversità che arricchisce attraverso il confronto, anche con chi è portatore di un mondo interiore “complesso” e di più difficile integrazione, all’interno dei laboratori particolare cura è messa nello sviluppo della creatività e della fantasia.
Torna dal 3 all’11 Marzo 2012 Mercanteinfiera Primavera, la 18a Mostra Internazionale di Modernariato Antichità e Collezionismo. Mercanteinfiera è una vera e propria città antiquaria nella quale più di mille espositori, da tutte le piazze antiquarie europee, esibiscono le proprie scoperte a decine di migliaia di visitatori professionali, collezionisti e curiosi che ogni anno accorrono a Parma da ogni parte del mondo.
La formula di Mercanteinfiera deve la sua lunga fortuna, oltre all’elevata qualità espositiva, anche alla capacità di rinnovarsi e di proporre nuove tendenze. Dinamiche che si concretizzano e sviluppano con vere e proprie rassegne che presentano forme espressive diverse, incuriosendo l’utenza storica di Mercanteinfiera e attirando a Parma un pubblico complementare a quello che tipicamente affolla i padiglioni della rassegna.
In questa prospettiva, in occasione dell’edizione di Primavera 2012, tornerà ArtistiInMostra che, giunto alla seconda edizione, rappresenta un importante appuntamento fieristico italiano nel quale autori e appassionati d’arte potranno incontrarsi e dialogare tra loro, contrattando personalmente le opere d’arte presentate alla rassegna per un giusto connubio tra antiquariato ed arte contemporanea. ArtistInMostra si terrà presso il quartiere fieristico di Parma il primo weekend di marzo 2012 e venerdì 9, sabato 10, domenica 11 marzo 2012. Tuttavia la vera novità di questo 2012 sarà il lancio, sempre a Primavera, dell’avant-premiere del prossimo autunno, una sezione dedicata interamente ad auto e moto d’epoca ricambi e automobilia: Mercanteinauto.
Sempre interessanti e molto seguiti gli eventi collaterali: quest’anno in collaborazione con lo CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, verrà allestita la mostra Il cinema nel grande cartellonismo di Anselmo Ballester. Fiere di Parma ha infatti deciso di dare spazio al collezionismo focalizzando l’attenzione su un tema poliedrico e ricco di spunti come solo quello cinematografico sa essere: Anselmo Ballester (Roma 1897-1974) è il fondatore della pubblicità cinematografica, di cui resta il caposcuola e il massimo esponente con oltre tremila manifesti realizzati e conservati. Dotato di creatività multiforme, fu illustratore, decoratore, scenografo, disegnatore commerciale, di moda e di architetture per gli interni, oltre che paesaggista e pittore di arte sacra. Fu però, soprattutto, un ritrattista di straordinaria creatività e abilità calligrafica, qualità essenziale in questa nuova arte.
Mercanteinfiera, il più importante Salone del Modernariato e del Collezionismo di antichità, si associa naturalmente ad un autorevole e vasto luogo della memoria, lo CSAC, che a Parma raccoglie, studia e conserva milioni di tracce di quell’umano ingegno che nell’ultimo secolo ha rivoluzionato stile e abitudini tra arti, design, architettura, moda, illustrazione e fotografia. Un’ edizione dunque da non perdere, dove novità e tradizione si uniranno per sorprendere habitué e non.
CSAC – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PARMA
IL CINEMA NEL GRANDE CARTELLONISMO DI ANSELMO BALLESTER
Fiere di Parma
Padiglione Principale
Mercanteinfiera Primavera 2012
Dal 3 marzo al 11marzo 2012
Orario 10.00-19.99
Csac unipr.it
Tel.0521.033652
In occasione della manifestazione Mercanteinfiera Primavera che si tiene dal 3 all’11 marzo 2012 presso le Fiere di Parma, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma presenta una esposizione, intitolata Il cinema nel grande cartellonismo di Anselmo Ballester interamente dedicata alle opere di questo famoso autore (!868-1974). Le opere esposte sono parte del fondo omonimo conservato nella Sezione Media del CSAC che consta di 2.217 opere tra bozzetti, schizzi e manifesti cinematografici che datano dagli anni Dieci alla fine degli anni Cinquanta del Novecento; a questi si aggiunge un cospicuo gruppo di schizzi e bozzetti pubblicitari che fanno della raccolta di opere di Ballester al CSAC , la più importante collezione italiana dell’autore. Le opere sono state in parte donate al CSAC dalla figlia Liliana assieme alla sorella Gloria, 1980 e, successivamente, nel 1982. In seguito il CSAC a completamento dell’archivio già consistente, ha acquistato un nucleo di 176 pezzi originali tra schizzi, bozzetti, manifesti e locandine. Il Fondo Ballester è stato già studiato, schedato interamente e pubblicato in gran parte sul catalogo della mostra del 1981, Anselmo Ballester. Le origini del manifesto cinematografico, con testi di A.C.Quintavalle, R.Campari, F.Montini e M.Verdone, allestita nel Salone delle Scuderie in Pilotta e curata da Arturo Carlo Quintavalle, fondatore ed allora Direttore del Centro. L’archivio Ballester è oggi consultabile presso il Centro stesso nell’Abbazia di Paradigna, da studiosi, studenti e ricercatori per studio (mostre, ricerche e tesi di laurea) o per esposizioni e pubblicazioni.
La rassegna allestita nel Padiglione Centrale delle Fiere, presenta 42 bozzetti a tempera di grandi dimensioni per manifesti cinematografici relativi a film della fine anni degli Trenta, Quaranta e Cinquanta del secolo scorso: da Nina Petrovna (1937) con l’ attrice Isa Miranda a Bellezze in cielo (1947) con Rita Haywort ; da .. e la vita continua.(1950) con Clodette Colbert a Gli orgogliosi (1953) con Michèle Morgan; da l’ Ape regina (1956) con Joan Crowford a Mia nonna poliziotto (1958) con Tina Pica. Questi bozzetti, preparatori per i manifesti cinematografici, ci restituiscono uno spaccato di grande interesse sul cinema degli anni Quaranta e Cinquanta, attraverso la rappresentazione grafica della attrice/diva: protagonista assoluta del manifesto di Ballester, nonchè del cinema, sia italiano che americano di quei decenni.
Anselmo Ballester nasce come pittore seguendo le orme del padre Federico di origine spagnole; frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma, ma si dedica sin dagli esordi al manifesto cinematografico, lavorando per le più importanti Case di Produzione del cinema muto, italiane ed estere, negli anni in cui i cartellonisti in Italia erano davvero pochi; lavorano assieme a lui pittori come Alfredo Capitani e Luigi Martinati, che fondano negli anni Venti la B.C.M.; pittori di estrazione culturale molto diversa ma accomunati sia stilisticamente, pur conservando ognuno le proprie caratteristiche formali. La produzione di Ballester si intensifica poi nel secondo dopoguerra (periodo a cui appartengono per la gran parte i bozzetti esposti in mostra), distinguendosi in maniera netta dai colleghi della B.C.M.; il suo manifesto si fa più illustrativo, narra un racconto complesso, condensando in vari piani prospettici, gli aspetti narrativi salienti della storia, che attirano l’ attenzione dello spettatore sul protagonista, soprattutto femminile, del film, rendendo a livello grafico e compositivo l’ immagine della diva simile a una icona; Proprio grazie a questo rimando sottile alla cultura figurativa popolare, il messaggio che il manifesto veicola diventa facilmente e immediatamente leggibile dal fruitore che già dal manifesto diventa spettatore del film. Ballester lavora incessantemente, realizzando un gran numero di manifesti per il cinema e un numero molto consistente di bozzetti preparatori sino all'inizio degli anni Sessanta come ben documenta l’archivio conservato al CSAC. Quando, alla fine degli anni Cinquanta, il manifesto cinematografico, così come il cinema, sia italiano che americano, iniziano a mutare, a seguito dei nuovi movimenti culturali e artistici che caratterizzano quel decennio di rottura con la cultura precedente, Ballester abbandona l'attività di cartellonista e ritorna a quella di pittore e ritrattista. Ballester muore nel 1974 lasciando un vasto archivio che testimonia nella su complessità la cultura artistica e cinematografica della prima metà del Novecento, cultura popolare, perché particolarmente vicina alla gente attraverso il cinema, ma non per questo meno raffinata e ricca di spunti ripresi consapevolmente dalla pittura cosiddetta “aulica”; Ballester nel manifesto riprende principalmente la stampa popolare ottocentesca, la grafica religiosa, la illustrazione, la cartolina, il manifesto politico, perché linguaggi più vicini al fruitore, ma anche, con sottili procedimenti di sintesi formale e di contenuto, i cartellonisti francesi, Cheret e Lautrec ma anche Cassandre, gli espressionisti, Dix e Munch e persino i futuristi come Balla fino al Novecento di Sironi.
Simona Riva - CSAC