Marcello De Angelis – L’orizzonte degli eventi
Nelle circa venti opere esposte, attraverso l’uso di colori metallici, De Angelis sembra dipingere la luce, che scivola sulle sue tele modellando mondi siderali apparsi per la prima volta.
Comunicato stampa
marcello de angelis
l’orizzonte degli eventi
a cura di leonardo conti
musiche di paola samoggia
soprano maria chiara ferrari
clavicembalo adriana armaroli
opening sabato 3 marzo alle ore 18.30
dal 3 marzo 2012 al 14 aprile 2012
La PoliArt Contemporary presenta “L’ORIZZONTE DEGLI EVENTI”, mostra dedicata alle opere recenti di Marcello De Angelis.
Con la personale tecnica della “spremitura” del colore acrilico con una siringa da iniezione (da cui il nome di “injection painting”), il giovane e ormai affermato artista veronese trasforma ogni segno della sua pittura in un corpo, realizzando forme mutevoli e potentemente tridimensionali. Nelle circa venti opere esposte, attraverso l’uso di colori metallici, De Angelis sembra dipingere la luce, che scivola sulle sue tele modellando mondi siderali apparsi per la prima volta.
Ma, paradossalmente, a sbigottire di più in questa ricerca è ciò che non viene dipinto e che appare oltre il limite estremo delle forme in primo piano: gli ampi sfondi monocromi sono trasformati in spazi infiniti. Così come ogni linea del disegno si è snaturata in corpo, così anche la superficie diviene irreversibilmente profonda di là dell’orizzonte della pittura. Di qui il titolo della mostra, “L’orizzonte degli eventi” che evoca quel misterioso corpo celeste che è il “buco nero” e la regione che lo delimita, oltre la quale tutto potrebbe accadere ma di cui nulla sappiamo perché neppure la luce può sfuggire. Ora, se già dagli anni Sessanta, la tela monocroma può considerarsi come limite o “grado zero” della pittura, di fronte alla ricerca di De Angelis, si può forse parlare di superamento e d’inoltramento in luoghi mai visti oltre quel limite, attraverso l’invenzione di un nuovo modo di dipingere. Al vernissage, oltre alla presentazione del catalogo della mostra a cura di Leonardo Conti, il soprano Maria Chiara Ferrari e la clavicembalista Adriana Armaroli eseguiranno la musica di Paola Samoggia, composta per la mostra.