Genealogia #2
Prende corpo e vita negli spazi della galleria d’arte FuoriCampo di Siena, il secondo episodio di “Genealogia”, il progetto espositivo a cura del critico d’arte Ludovico Pratesi. Un percorso che mette in comunicazione i mondi di artisti, distanti per generazione ma vicini per sensibilità.
Comunicato stampa
Prende corpo e vita negli spazi della galleria d’arte FuoriCampo di Siena, il secondo episodio di “Genealogia”, il progetto espositivo a cura del critico d’arte Ludovico Pratesi. Un percorso che mette in comunicazione i mondi di artisti, distanti per generazione ma vicini per sensibilità.
Giovanni Ozzola ha scelto di dialogare con il maestro Remo Salvadori, protagonista della generazione successiva a quella dell'arte povera e concettuale e Insieme hanno realizzato un’opera unica a quattro mani.
Per la prima volta, nell’ambito del progetto Genealogia, i due artisti, lavoreranno insieme partendo dalla stessa materia: uno stampo per ceramica realizzato da un amico comune Roberto Cerbai. Il risultato è un’opera monumentale, una base comune da cui emergono forme più intime che alludono ai due caratteri così simili e così diversi come una circonferenza e una sinusoide.
Un’opera che per come è stata concepita dai due artisti ribalta il tradizionale allestimento a parete.
«L’incontro tra Ozzola e Salvadori è legato all’idea di costruire una sorta di universo domestico ispirato alla sfera, intesa in un’accezione complessa. Sfera come forma perfetta, simbolo del divino e archetipo del cosmo, ma anche come territorio di condivisione e dialogo, scambio e relazione. Ed è proprio la condivisione, la forza di Genealogia#2» ha dichiarato Ludovico Pratesi, curatore del progetto.
«Il concetto di genealogia contiene al suo interno l’idea di uno sviluppo positivo, nella sua rappresentazione del futuro, e la consapevolezza del proprio passato come valore a cui rivolgersi. Genealogia si dimostra particolarmente adatto nel dare conto delle tendenze dominanti, delle evoluzioni del gusto, come anche dei momenti di rottura e di passaggio. Le rivoluzioni artistiche però appartengono ad un tempo eterno che sfugge al progresso della storia. In questo senso è come se non venissero mai superate ma soltanto (r)aggiunte.» ha commentato Jacopo Figura, nel catalogo.
Genealogia attraverso l'incontro tra un giovane artista e il lavoro di un maestro, si propone di promuovere un criterio di tracciabilità in grado di svelare le radici e le possibili traiettorie. Un progetto mirato per lo sviluppo e la comunicazione delle possibilità espressive dell’arte contemporanea.
Le esperienze saranno raccolte in una pubblicazione.
La mostra Genealogia#2 resterà aperta dal 17 marzo al 30 aprile.
L’opening è previsto per sabato 17 marzo alle 19, presso la galleria d’arte “FuoriCampo” in Via Salicotto 1/3 – angolo Piazza del Campo, Siena.
Biografie degli artisti
GIOVANNI OZZOLA (Firenze, 1982), vincitore del Premio Cairo 2011 e del Talent Prize 2010, numerosi spazi italiani e internazionali hanno accolto i suoi lavori. Naufragio, a cura di Ludovico Pratesi, Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro, Italia; Settecento, Galleria Continua, San Gimignano, Italia; On the Edge, a cura di Elena Forin, Elgiz Museum, Istanbul, Turchia; Rencontres lors d’une promenade nocturne, a cura di Florian Matzner e Alberto Salvadori, Villa Bardini, Firenze, Italia; Omnia Munda Mundis, installazione permanente Castello di Ama, Gaiole, Siena; Giovanni Ozzola - Video Works, a cura di Michiyo Miyake, Waseda University Department of Arts and Letters, Tokyo; In a Sentimental Mood, Galleria Continua, San Gimignano,Italia ; Giovanni Ozzola, a cura di Pier Luigi Tazzi, Dryphoto Arte Contemporanea, Italia; Disappearance, a cura di Gaia Serena Simionati, Maraya Art Centre, Sharjah, United Arab Emirates; Sphère, Galleria Continua/Le Moulin, Boissy-le-Châtel, France; Linguaggi e sperimentazioni, MART Rovereto, Rovereto, Italia; China Purple, No Soul For Sale, ViaFarini – Tate Modern – Turbine Hall Bridge, London, Uk; The Difference, a cura di Vincente Verlé, Centre d'Art Bastille, Grenoble, France; La Fioritura del Bambù, ViaFarini DOCVA, Milano, Italia; Il Cielo in una stanza, a cura di Andrea Bruciati, GC.AC, Monfalcone, Italia; P.T 01, Chelsea Art Museum, New York City, United States; Rites de Passage, a cura di Pier Luigi Tazzi, Schunck-Glaspaleis, Heleen, The Netherlands; Scirocco, a cura di Pier Luigi Tazzi, Antonio Catelani, Künstlerhaus Palais Thurn und Taxis, Bregenz , Italia; Guardami, Percezione del video, a cura di Lorenzo Fusi, Palazzo delle Papesse, Siena, Italia; in-visibile in-corporeo, a cura di Pier Luigi Tazzi, MAN Museo d’Arte, Nuoro, Italia; Museo Pecci Progetto Collezione, a cura di Daniel Soutif e Samuel-Fuyumi Namioka, project room, Museo Pecci, Prato Italia; Happiness. A survival guide for art and life, a cura di David Elliott e Pier Luigi Tazzi, Mori Art Museum, Tokyo,Japan; Finale di Partita. Endgame. Fin de partie, a cura di Pier Luigi Tazzi, French Istitute, Firenze, Italia
REMO SALVADORI (Cerreto Guidi, Firenze,1947). Partecipa a rassegne internazionali fra le quali: Happiness: A Survival Guide for Art and Life, mostra inaugurale del Mori Art Museum, Tokyo 2003; Minimalia, An Italian Vision in 20th Century Art, PS1, New York 1999; L'idea di Europa, PAC, Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano 1991; The European Iceberg, Art Gallery of Ontario, Toronto 1985; Chambres d’Amis, Museum van Hedendaagse Kunst, Gent e Corrispondentie Europa, Stedelijk Museum, Amsterdam 1986; la Biennale di Venezia, 1982, 1986, 1993; Documenta, Kassel 1982 e 1992.
Mostre personali: Museo Pecci, Centro per l’arte contemporanea, Prato 1997; Le Magasin, Centre d’Art Contemporain, Grenoble 1992; Art Gallery of Ontario, Toronto 1986. Più recentemente, partecipa alle mostre: TRA, Edge of Becoming, Palazzo Fortuny, Venezia, Collezione Christian Stein, Museo Cantonale d’Arte, Lugano, Collezioni Permanenti, GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino, Terre Vulnerabili, Hangar Bicocca e Invito al Viaggio, Parte 2, Museo Pecci, Centro per l'Arte Contemporanea, Milano (2011); Colección Christian Stein, IVAM, Istituto Valenciano de Arte Moderno, Valencia, Lives and Works in Istanbul, Museo Archeologico, Tophane-i-Amire, Istanbul, Il grande gioco, forme d’arte in Italia 1947-1989, Galleria di arte moderna e contemporanea, Bergamo, Alla maniera d’oggi, Base a Firenze, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato (2010); Semper, Palazzo Medici Riccardi, Firenze, Guardami. Il volto e lo sguardo nell’arte 1969-2009, Museo Cantonale d’Arte, Lugano, Costanti del classico nell’arte del xx e xxi secolo, Fondazione Puglisi Cosentino, Catania (2009); Arteinmemoria4, Sinagoga di Ostia Antica, Roma (2007). Mostre personali: Nel momento, Galleria Christian Stein e Galleria Cardi, Milano (2007).L’osservatore non l’oggetto osservato, Fondazione Querini Stampalia, Venezia.