Luciano Migliorati – Affacciarsi
Migliorati si accosta alla natura, la indaga, la traduce, coniugando realta’ con ricordi attraverso la sua pittura. Per alcuni elementi ricorrenti nei suoi dipinti, la sua scrittura visiva va oltre la pura rappresentazione ‘verista’ e diviene oggetto di riflessione e di meditazione.
Comunicato stampa
Nello SpazioArtePinelli, via Belvedere 7/A, in città, sabato 10 marzo alle ore 17,30 si terrà il quinto di sette incontri della rassegna d’arte contemporanea 2011/2012 a cura di Rosa Lardelli.
Inaugurazione della personale di Luciano Migliorati con la presentazione critica di Agostino Garda.
NOTE BIOGRAFICHE
Luciano Migliorati è nato a Brescia il 09/03/1943, ha vissuto e lavorato in Quartiere
Leonessa al n° 20, fino alla sua morte avvenuta improvvisamente il 20/01/2004. Ha frequentato l’Istituto d’Arte Savoldo dedicandosi fin da giovane alla pittura. Importanti per la sua formazione artistica sono state la permanenza nella bassa padana ed i viaggi nel meridione d’Italia.
Inizia la sua attività espositiva nel 1971 con una mostra personale alla “Piccola Galleria UCAI” di Brescia. Numerose sono state le mostre personali e collettive.Le opere di Migliorati figurano in collezioni private, italiane e straniere, in Francia, Inghilterra, Canada, Stati Uniti e Germania.
Molti giornalisti e critici d’arte ne hanno scritto e apprezzato l’aspetto pittorico (M. Corradini, A. Garda, P. Rizzi, L. Salvetti, L. Spiazzi, A. Zaina, T. Zana ecc.)
RIFLESSIONE CRITICA DI ROSA LARDELLI
La realtà naturale è il filtro conduttore di tutta l’opera di Luciano Migliorati , ma la sua percezione estetica della realtà nasce dalla rielaborazione intellettuale delle sue sensazioni derivanti dagli stimoli visivi uditivi e spaziali. Migliorati si accosta alla natura, la indaga, la traduce, coniugando realtà con ricordi.
Per alcuni elementi ricorrenti nei suoi dipinti la sua scrittura visiva va oltre la pura rappresentazione “verista” e diviene oggetto di riflessione e di meditazione. L’elemento albero, infatti, oltre a essere assunto, fin d’antichità come simbolo della vita, per l’artista è ricordo, rifugio tranquillo e protetto dell’infanzia: l’albero amico. Le sezioni luminose, il fascio speciale, spesso inserite nelle sue composizioni pittoriche per sottolineare, per porre risalto, manifestano, anche, una particolare capacità nell’uso del colore, dando la giusta evidenza visiva e l’opportuno senso della profondità. I colori chiari e luminosi al centro delle opere, infatti, attirano avvicinando lo sguardo dell’osservatore mentre i colori scuri laterali, tendono a proiettarlo in un infinito lontano. Fondamentale nelle sue opere il connubio fra arte e musica.
Il maestro Migliorati è stato definito pittore della luce, dei silenzi e delle nitidezza.