Enzo Calibè – Falso per natura

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Informazioni Evento

Luogo
DISTURB
Corso Nazionale 131 ( primo piano), 84018 , Scafati, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

11.30 - 13.00/18.00 - 22.00 | Chiuso il lunedì

Vernissage
11/03/2012

ore 19

Artisti
Enzo Calibè
Curatori
Serena De Dominicis
Generi
arte contemporanea, personale

Con la personale Falso per natura, dell’artista Enzo Calibè, a cura di Serena De Dominicis, proseguirà il ciclo di iniziative artistiche previste -con cadenza mensile- nell’ambito del progetto Di.st.urb, c/o circolo Culturale Ferro3.

Comunicato stampa

Di.st.urb.(Distretto di studi e relazioni urbane/in tempo di crisi), spazio dedicato alle arti visive annesso al circolo culturale Ferro3, si pone l’obbiettivo di attirare ed aggregare un ampio e diversificato gruppo, costantemente in fieri, di artisti, di critici e curatori, nonché di intellettuali afferenti ad altri ambiti e discipline interessati al confronto con i linguaggi dell’arte, adottando una prospettiva globale, ma prestando la massima attenzione anche al territorio. Prima ancora che area espositiva, funzione che pure gli è assolutamente propria, esso va dunque inteso come un cantiere in cui soggettività differenti per formazione e vocazione concorrono nell’articolazione di un discorso sempre suscettibile di nuovi apporti e sconfinamenti, ma anche costantemente fedele a due linee-guida ben definite. Esse sono sintetizzabili nei termini di un’arte come esercizio di strenua messa in questione della sua stessa natura, nonché come pratica votata al continuo confronto con la dimensione socio-politica, il che, allo stato attuale, si traduce inevitabilmente nell’intreccio con i nodi costituiti dai molteplici volti - economico, ecologico, politico, sociale – della crisi mondiale in corso, che è in definitiva crisi irreversibile dei paradigmi sui quali da oltre due secoli si fonda la civiltà occidentale.

Domenica 11 marzo 2012, alle ore 19,00 con la personale Falso per natura, dell'artista Enzo Calibè, a cura di Serena De Dominicis, proseguirà il ciclo di iniziative artistiche previste -con cadenza mensile- nell'ambito del progetto Di.st.urb, c/o circolo Culturale Ferro3.

Negli ultimi anni la crescente sensibilità per le tematiche ecologiche è stata percepita come una “debolezza”da utilizzare per far breccia nel mercato, manipolare il desiderio in modo semplice e, tacitando le coscienze, vendere come eco-friendly prodotti e servizi che di ecosostenibile non hanno proprio nulla. Una vera e propria truffa finalizzata a ripulire l'immagine di marchi compromessi al solo scopo di moltiplicare i profitti. Con la connivenza della politica. Questo è greenwashing, camouflage, artificio, un espediente sleale che spesso nasconde un duplice sfruttamento del paesaggio, visivo e sostanziale. Tale operazione di “ecocosmesi”, che sottintende sempre lauti investimenti in astute operazioni pubblicitarie anziché in reali politiche di sostenibilità, è oggi una delle questioni più urgenti connesse all’ecologia. Con la crisi economica, scrive Serge Latouche, si è intravisto nella crescita verde “a destra come a sinistra, la panacea, il cuore di un New Deal ecologico” e nel greenwashing una tappa fondamentale sulla strada del “rilancio” del capitalismo, così che si possa perpetrare il mantra del modello produttivista incompatibile con i principi di sostenibilità ecologica ed equità sociale.Con “Falso per natura”, Enzo Calibè, che da tempo indaga urgenze ambientali e criticità del territorio, come sovrappopolamento e trasformazioni dell’ambiente naturale, affronta questa problematica indagando il funzionamento di tale strategia base del capitalismo del marketing. Emerge così l’artificializzazione del mondo reale, nello sfruttamento del paesaggio, come pratica interna alla generale manipolazione dell’immaginario collettivo finalizzata all’edificazione, come afferma l’artista stesso, di “associazioni distorte tra prodotti di largo consumo e ambiente”. Adottando un modus vicino a quello del culture jamming, pratiche contro-pubblicitarie volte sovvertite i meccanismi di comunicazione promozionale per svelarne i reali obiettivi, Enzo Calibè crea due installazioni site-specific, “Ecobusiness Landscape” e “Falso per natura”, che dà il titolo alla mostra. Il primo è una lunga striscia di immagini pubblicitarie estrapolate da riviste, decontestualizzate e private del soggetto al cui posto resta un profilo vuoto, “presenze spettrali” in un paesaggio quasi depurato: un’operazione di détournement che suggerisce il meccanismosotteso al greenwashing quale distorsione-distrazione della realtà.Il secondo, invece, è un intervento ambientale, un grande wallpaper in b/n che analizza ilfenomeno del greenwashing sottolineandone l’aspetto semantico. Giocando sull’associazione incoerente di slogan e immagine propone un panorama inaspettato che nella sostituzione di un dettaglio, una semplice parola, cambia completamente il senso del messaggio creando un efficace corto circuito.

Enzo Calibè (San Giorgio a Cremano -Na-, 1980). Diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Artidi Napoli; lavora e vive a Milano. Tra i suoi ultimi lavori espositivi ricordiamo: “Nascor 2 - tra arte e natura” presso la Fondazione Noesi di Martina Franca (2011); partecipazione al progetto pilota per la scuola di Alta Formazione artistica “Solid Void” di Torino (2010); partecipazione al progetto “Emergency Room”, PAN di Napoli, dell’artista danese Thierry Geoffroy/Colon, a cura di Julia Draganovic (2009). Nel 2009 e' presente all'edizione di ArteFiera di Bologna con la NOTgallery di Napoli, come artista under 30 per il premio “EuroMobil” riservato a giovani artisti internazionali.