Gianluca Marinelli – La scelta del presente
Una mostra nata dalle indagini di Gianluca Marinelli sulle esperienze artistiche a Taranto negli anni della costruzione dell’Italsider (anni’60-’70). L’esposizione rappresenta il punto di partenza del progetto Aboutart, sostenuto dalla Galleria Monopoli, che promuove un’analisi dei linguaggi dell’arte dei nostri giorni.
Comunicato stampa
La Galleria Monopoli propone: LA SCELTA DEL PRESENTE, una mostra nata dalle indagini di Gianluca Marinelli sulle esperienze artistiche a Taranto negli anni della costruzione dell’Italsider (anni’60-’70). L’esposizione rappresenta il punto di partenza del progetto ABOUTART, sostenuto dalla Galleria Monopoli, che promuove un’analisi dei linguaggi dell’arte dei nostri giorni.
La mostra LA SCELTA DEL PRESENTE è il momento di partenza del progetto curatoriale ABOUTART nato dall’esigenza di esplorare, attraverso una comunicazione dialogica espressa su più livelli, la direzione di sviluppo dell’arte nella contemporaneità. Se l’arte è lo specchio del proprio tempo, oggi non può che essere l’immagine di una “precarietà”, su ogni fronte. Le esposizioni e gli incontri previsti in questo progetto sono volutamente realizzati nel momento di maggiore “disagio” e provvisorietà all’interno di una galleria: ossia la breve fase che intercorre tra fine di una mostra e l’allestimento di una nuova. Si tratta di una scelta consapevole e necessaria per proiettarsi nello spirito di questa ricerca. Le problematiche trattate troveranno spazio in una nuova rivista, “Ph”, concepita dall’esigenza di analizzare l’arte coeva attraverso diversi punti di vista.
In questa occasione si riflette sulla provvisorietà del nostro tempo analizzando un’esperienza del passato. Attraverso i materiali provenienti da archivi privati, Gianluca Marinelli indaga il lavoro di alcuni artisti pugliesi attivi negli anni della costruzione dell’Italsider di Taranto, il più grande stabilimento siderurgico d’Europa. Essi hanno raccontato, in una pluralità di linguaggi, le contraddizioni del sistema di sviluppo capitalistico: degrado urbano, consumismo, disgregazione sociale, fragilità ecologica, che sono alla radice dell’odierno senso di smarrimento e della fine di ogni forma di armonia della realtà.
La mostra si interroga sul confine tra operazione artistica e ricostruzione storica; esplora il tema dell’oblio della memoria culturale. Il titolo dell’esposizione è tratto da un saggio di Franco Sossi del 1970 (La scelta del presente, Firenze, ed. Techne) in cui il critico tarantino riflette sulle risposte dell’arte ai cambiamenti sociali ed economici, e soprattutto sull’apporto dell’artista che opera in provincia.
Marinelli organizza il materiale d’archivio secondo un tracciato intimo e frammentario; crea un ambiente domestico dove le fonti della storia “parlano”, talvolta proprio attraverso la testimionianza orale dei suoi stessi protagonisti (Nicola Andreace, Sandro Greco, Pietro Guida, a citarne alcuni).
L’allestimento include un video che ricorda l’esperienza sperimentale di un artista-operaio dell’Italsider di Taranto: Antonio De Franchis. Il documentario di Marinelli è già stato presentato nel padiglione spagnolo della 54° Biennale di Venezia, nell’ambito del Museo dell’arte contemporanea italiana in esilio, a cura di Cesare Pietroiusti.