Ritorno al Futuro
Tre giorni al Castello di Rivoli che vogliono provare a essere una piattaforma comune e aperta, che inizi a raccontare lo stato dell’arte a Torino a partire dagli anni Ottanta, e si interroghi chiaramente su quello attuale in vista del prossimo futuro.
Comunicato stampa
RITORNO AL FUTURO
Ricordare, saper vedere, reimmaginare: la scena torinese dagli anni Ottanta ad oggi
un tavolo di lavoro aperto al pubblico
A cura di Francesco Bernardelli e Olga Gambari
16 – 17 – 18 marzo 2012
Torino ha certamente una vocazione storica a città laboratorio. Anche nello specifico dell’arte contemporanea ha saputo creare e, caso per lei forse inedito, fino ad oggi mantenere, una centralità e un’eccellenza non solo nazionali. Una fitta rete di artisti, galleristi, musei e collezionisti ha consentito di concretizzare, tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, alcuni progetti innovativi. Tra questi la nascita del Castello di Rivoli, primo museo d’arte contemporanea in Italia ed esempio pilota di partecipazione pubblico-privata alla gestione di ente culturale. L’attuale situazione suggerisce una valutazione, ora possibile alla luce di una ragionevole distanza storica, sulle vicende che hanno costruito il patrimonio di arte e cultura contemporanea del territorio, in modo da immaginare una strategia per il futuro in termini propositivi. Applicare questa modalità alla scena creativa del territorio è un’evidente esigenza collettiva, una priorità sentita non solo dai professionisti e dagli addetti ai lavori del settore ma da tutta la cittadinanza che negli anni ha avvicinato e frequentato i temi e i luoghi della cultura contemporanea torinese. Recuperare la memoria e, quindi, la propria identità come città che produce e vive il suo patrimonio artistico, etico ed economico. Tre giorni al Castello di Rivoli, dal 16 al 18 marzo 2012, sono un tavolo di lavoro comune aperto al contributo di tutti, che racconta lo stato dell’arte a Torino a partire dagli anni Ottanta e con letture trasversali, e si interroga sul prossimo futuro. RITORNO AL FUTURO è un confronto democratico, sulla città e della città, non riservato ai soli addetti ai lavori, ma un libero spazio di incontro e racconto su mondi e microsistemi artistici, ciascuno con le proprie dinamiche, criticità, esigenze e modelli, che hanno costituito e costituiscono il patrimonio culturale pluralista di Torino, serbatoio di energie e progettualità possibili per il futuro.
La struttura del tavolo di lavoro è articolata in tre giornate in cui si alternano relazioni storiche e critiche di rilettura di periodi vicini e meno vicini, dibattiti, tavole rotonde e narrazioni dei vari protagonisti della scena culturale contemporanea, in uno scambio tra arte, cinema, letteratura, teatro e musica.
RITORNO AL FUTURO
Ricordare, saper vedere, reimmaginare:
La scena torinese dagli anni Ottanta a oggi.
Castello di Rivoli – Museo d’arte contemporanea
16 – 17 – 18 marzo 2012
Tavolo di lavoro a cura di Francesco Bernardelli e Olga Gambari
Prima giornata
Ore 10 - Maria Teresa Roberto (Per una ricognizione critica sugli anni '80)
Ore 10.20 - Marcella Beccaria (Il museo che non c’era. Il Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea)
Ore 10.30 - Guido Costa (La "scena" a Torino - fra Underground/overground) –[videointervento]
Ore 10.50 - Paolo Verri (Torino. Ripartire da e per l'arte contemporanea)
Ore 11.10 - Corrado Levi (Torino – Milano – New York) –[videointervento]
Ore 11.15 – Alessandro Stillo (la movida artistica sabauda tra spazi informali e istituzioni, sul territorio e nel mondo)
Ore 11.35 - Luigi Ratclif (Forza e valore di un'intuizione: il modello BIJCEM - B.I.G. – GA I- arte & territorio)
Ore 11.50 – Tavola Rotonda: Nuova arte e nuova critica –
intervento di partenza di Andrea Massaioli
ospiti: Edoardo di Mauro – Antonio Minniti - Marisa Vescovo – Luciana Rogozinski-
Ore 12.45 – Break
Ore 14.30 Maurizio Vetrugno [videointervento]
Ore 14.40 - Luisa Perlo (a.titolo) (Cambiamenti di scena. Modelli e cornici culturali nelle arti visive tra anni 90 e 2000.)
Ore 15.00 Guido Curto (L’Accademia è un meccanismo bloccato?)- [videointervento]
Ore 15.10 Da fucina sotterranea a punto di riferimento: la situazione produttiva&musicale di Torino - dagli anni '80 al 2000: Alberto Campo
ore 15.30 - Conversazione con Andrea Costa - Carlo U. Rossi (la scena "produttiva"), Silvio Mossetto (Musica90) (Organizzare & pianificare a livello internazionale), Fabrizio Gargarone (HMA)
Ore 16.30 Tavola rotonda: Al crocevia di un’avventura internazionale: Quali eredità e quali continuità oggi? - con lettura della lettera di Gianluca Gozzi (Spazio211/BlahBlah) -
ospiti: Francesco Poli – Massimo Melotti - Caterina Fossati – Alvise Chevallard (artegiovane) – Franco Noero – Alberto Peola – Nicus Lucà
Seconda giornata
Ore 10 - Daniele Lupo Jallà (l’evoluzione del rapporto pubblicoprivato nella produzione culturale dal 1975 al 2000)
Ore 10.20 - Maurizio Ferraris (Un quindecennio strategico: il cambiamento di una città) [videointervento]
Ore 10.30 – Pierluigi Sacco (Economia & "economie" di mercato)
Ore 10.50 - Paolo Manera (Dalla stagione dei Festival all'esperienza della Film Commission - Il sistema cinema)
ore 11.10 Nuove realtà produttive per una nuova idea di cinema: il documentario d'autore Conversazione con Gianfranco Barberi/Marco Di Castri (- gli anni di Cataloga )+ Intervento del cineasta (regista e produttore) - Davide Ferrario (RossoFuoco prod.)
Ore 11.40 – Nuove realtà produttive per una nuova idea di cinema: Cine&documentario indipendente: Conversazione con Steve della Casa (intervento di partenza) - Guido Chiesa - Alessandro Tannoya - Andrea Deaglio - Jacopo Chessa (videomakers indipendenti della scena recente torinese) – Gianluca e Massimiliano De Serio (tra cinema e arte) – Vittorio Sclaverani (ass. Amici del MNC)
Ore 12.45 – Break
Ore 14.30 Fare cinema indipendente a Torino: l'esperienza/carenza di realtà produttive (Dal "caso ANCR" agli anni '90): Conversazione con Daniele Gaglianone - Alessandro Amaducci - Massimo Arvat
Ore 15.30 Arte e nuove tecnologie: dall'esperimento ArtsLab al PAV: Piero Gilardi
- Franco Torriani
Ore 16 Fra Multimedia&Electronic culture: diffusione di nuovi modelli organizzativi&partecipativi - Simona Lodi (ToShare) - [videointervento]
Ore 16.15 - Rob Spallacci/Sergio Ricciardone (Club to Club/Xplosiva)
Ore 16.30 - Tavola rotonda – Verso nuovi modelli di impresa e autogestione
ospiti: Guido Costa - Dario Salani (Prinp Editore)– Dario Consoli (Officine Corsare) – Diogene (Cosimo Veneziano) – Damiano Aliprandi (Paratissima) – Stefano Delprete (add editore) – Roberto Tos (Redazione Arci – Amantes)
Video “Spazio all'arte indipendente: le realtà creative e autogestite si raccontano” a cura di Roberta Tedesco e Gabriele Falletto.
Terza giornata
Ore 10 - Edoardo Fadini [videointervento] - Gian Luca Favetto (La "scena" fra Teatro e perfoming arts: stagioni, programmi, festival & la "sperimentazione" di un nuovo circuito)
Ore 10.30 - Graziano Melano (Il Teatro Ragazzi e la Casa del Teatro)
Ore 10.50 - Gabriele Vacis
Ore 11.10 Piccolo Teatro Magnolia/Giorgia Cerutti [videointervento]
Ore 11.25 Teatro della Caduta (Massimo Betti Merlin)
Ore 12 – Natalia Casorati (Agire, organizzare, connettere - la scommessa della scena torinese)
Ore 12.20 Roberto Castello (il TeatroDanza modelli di lavoro a confronto)
Ore 12.40 – Break
Ore 14.30 - Giovanni Tesio (Figure, scritture, palinsesti)
Ore 14.50 - Luciano Alberti (La libreria come osservatorio di una scena e del mercato)
Ore 15.05 - Angelo Pezzana [videointervento]
Ore 15.15- Liliana De Matteis (Il rapporto fra arte e letteratura)
Ore 15.30 - a.titolo/Lisa Parola
Ore 15.50 - Ugo Bacchella (Fitzcarraldo) -
Ore 16.10 – Cristiana Perrella (Consulta Permanente per l’Arte Contemporanea-Roma)
Ore 16.30 - Tavola rotonda
Ospiti: Luca Beatrice (Circolo dei Lettori)– Maurizio Cilli (la città come mappa vivente in espansione)- Davide Longo – Anna Pironti – Marzia Migliora
RITORNO AL FUTURO.
Ricordare, saper vedere, reimmaginare:
La scena torinese dagli anni Ottanta a oggi.
Castello di Rivoli – Museo d’arte contemporanea
16 – 17 – 18 marzo 2012
A cura di Francesco Bernardelli e Olga Gambari
Sono i momenti di crisi il luogo dove si elaborano nuove risposte, si cambiano i ruoli. Sono momenti difficili, di conflittualità, di stallo, di inerzia che sfianca e fa appassire, dimenticare. Però bisogna approfittarne in realtà, per i germi che sempre portano in sé, anche facendo rete orizzontale nell’ambito di una scena. L’arte può fare politica in questo modo, intesa come azione responsabile e collettiva.
ines fontenla
Ci sono storie che vanno recuperate per poter essere nel presente e poter progettare il futuro. Ricordare, saper vedere, reimmaginare: essere.
Occorre uno sguardo lucido e pulito, curioso, che sa da dove arriva e desidera andare avanti. Applicare questa modalità e stato d’animo alla scena creativa e culturale torinese si pone ormai come un’esigenza collettiva, una priorità condivisa trasversalmente.
Recuperare la propria identità come città che produce e vive la cultura, un patrimonio artistico, etico ed economico, insieme alle istituzioni.
Essere di nuovo una massa critica consapevole che condivide anche un progetto stategico, sorto, però, proprio dalla sua specificità, da una concertazione oculata e a conoscenza di una storia cittadina.
Tre giorni al Castello di Rivoli, dal 16 al 18 marzo 2012, vogliono provare a essere una piattaforma comune e aperta, che inizi a raccontare lo stato dell’arte a Torino a partire dagli anni Ottanta, e si interroghi chiaramente su quello attuale in vista del prossimo futuro.
Il convegno sarà un confronto, sulla città e della città, assolutamente non per addetti ai lavori, ma che, invece, dovrebbe e vorrebbe essere partecipato da tutti.
Una ricognizione per mettere a fuoco la situazione contemporanea all’interno di un’evoluzione storica e capire se tutto ciò sia un interesse condiviso.
Nessun tono di nostalgico amarcord o di recriminazione, ma invece uno spirito produttivo e positivo volto in avanti, cercando di recuperare una memoria spesso labile e sfumata che, invece, recuperata serve come serbatoio per immaginare il futuro. Per questo il titolo Ritorno al futuro, che tiene insieme il passato, il presente e il futuro.
Il convegno diventerà così ricognizione per provare a mettere a fuoco la situazione contemporanea all’interno di un’evoluzione storica (partendo da un’idea di città quale laboratorio vivente) e capire se attorno a tutto ciò vi sia un interesse condiviso e osservare quali saranno le posizioni e le responsabilità prese al riguardo.
La struttura del convegno sarà articolata in tre giornate in cui si alterneranno relazioni storiche e critiche di rilettura di periodi storici, insieme a dibattiti, tavole rotonde che racconteranno altri momenti proprio dall’insieme di voci dei vari protagonisti riuniti. Decine le presenze. Poi ci saranno relazioni di lettura teorica e tecnica trasversale di un sistema, da punti di vista economici, sociali, politici. Si creeranno in ogni giornata momenti di dibattito pubblico.
L’invito è allargato a tanti protagonisti e testimoni torinesi ma anche a ospiti nazionali, che porteranno esempi di altri possibili modelli, sguardi esterni.
I momenti di crisi sono sempre passaggi importanti per la collettività, spazi difficili ma ricchi di possibilità, dove è necessario fare il punto e confrontarsi, ripartire da se stessi.