Silvana Pincolini – Stallatiti e stalagmiti
Con Silvana Pincolini l’arte non è importante come atto mentale, ma deriva dal bisogno di affermare una corrente vitale e vitalistica. Al contempo, le sue opere non sono “oggetti” , piuttosto “processi” per realizzare immagini che, cariche di energia in atto, acquistano significato grazie al fatto di avere luogo e tempo definiti.
Comunicato stampa
Silvana Pincolini si è formata all’Accademia di Brera, a Milano, nell’ambito del fermento culturale che ha sostanziato la ricerca artistica contemporanea. Con i suoi materiali primari, l’artista gioca tra corposità e tattilità e ci conduce in un viaggio prima percettivo poi immaginifico in cui le forme si scompongono e poi si ricompongono in strutture organiche purificate. Gli oggetti, superata la resa naturalistica, sono avvertiti in una dinamica percettiva di piani spaziali intersecati che colloquiano principalmente con la nostra interiorità. Con Silvana Pincolini l’arte non è importante come atto mentale, ma deriva dal bisogno di affermare una corrente vitale e vitalistica. Al contempo, le sue opere non sono “oggetti” , piuttosto “processi” per realizzare immagini che, cariche di energia in atto, acquistano significato grazie al fatto di avere luogo e tempo definiti. Sotto gli occhi di tutti avviene la trasformazione reale di quest’energia, grazie alla quale la scultura acquista vita. Tutto ciò avviene grazie alla raffinata dialettica con cui i materiali naturali dialogano tra loro. E così, l’opera ci permette di allargare la nostra soglia percettiva e di aprire un rapporto conoscitivo nuovo e meravigliante con il mondo delle cose. Attraverso questo divenire connesso tra percezione e conoscenza, le sculture di Silvana Pincolini allargano la realtà della comunicazione.
Vera Giommoni
Silvana Pincolini, artista Milanese, si è formata a Brera negli anni Sessanta e Settanta. Negli anni successivi incontra Albe Steiner e Liisi Beckmann, grazie ai quali completa la sua formazione grafica e di scenografia. Altro momento importante è la scoperta della cultura antroposofica, alla quale si avvicina con la nascita delle sue figlie. Si è occupata di didattica e poi per un lungo tempo, di ambientazioni e scenografie per la pubblicità.Negli ultimi anni il suo interesse è focalizzato sulla scultura organica e sul linguaggio tridimensionale sempre con spirito curioso e di ricerca. Ama giocare assemblando materiali naturali diversi e varie tecniche. Attualmente vive e lavora tra Milano e la Maremma dove ha il suo laboratorio e tiene corsi di modellaggio e scultura.