Andrea Lanini – Divino Pozzo

Informazioni Evento

Luogo
TRASTEVERE 259
Viale Di Trastevere 259, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
21/03/2012

ore 19

Biglietti

ingresso libero fino a esaurimento posti

Artisti
Andrea Lanini
Generi
incontro - conferenza

Trastevere 259 e “Museo dell’arte contemporanea in esilio” presentano Divino Pozzo di Andrea Lanini.

Comunicato stampa

Trastevere 259

“Trastevere 259” . Un ciclo di incontri, a cadenza irregolare, nello studio di un artista.

Performance, proiezioni, laboratori, feste aperte ad un pubblico eterogeneo per creare uno spazio attivo di incontro, scambio e discussione attraverso interventi di artisti, teorici e altri.

#10

DIVINO POZZO

di Andrea Lanini

21 marzo 2012, dalle 19 in poi

Viale Trastevere 259

scala destra 4° piano
Immagine in linea 1

Trastevere 259 e "Museo dell'arte contemporanea in esilio" presentano Divino Pozzo di Andrea Lanini

"Nato per inserirsi nel tessuto urbano di Venezia, il Divino Pozzo è apparso il 18 giugno del 2011 in Corte Nova, verso le sei del pomeriggio ed è scomparso il giorno seguente, che il sole era già alto. Nell’ambito delle attività del padiglione spagnolo della Biennale, affidato quest’anno a Dora Garcia e grazie al sostegno attivo del gruppo “Museo in Esilio” di Cesare Pietroiusti, Alessandra Meo, Davide Ricco e Mattia Pellegrini, il Pozzo ha creato intorno a sé, in un contesto accogliente, ma piacevolmente sorpreso, una situazione “potenzialmente generatrice di ebbrezza”.

Il Divino Pozzo ricompare a Roma, il 21 di marzo del 2012, e se in questo viaggio si è perduto qualcosa, si è creato però qualcosa di nuovo e nuovi oggetti e nuove immagini ora lo accompagnano.

Naturalmente non è possibile ricostruire la situazione originaria e sarebbe vano cercare di trattenere ciò che ormai appartiene al passato. Tuttavia è ragionevole ripensare l’evento attraverso la selezione dei frammenti che ne rimangono e trarne, sia pure con un po’di nostalgia, una qualche indicazione e una qualche forma di godimento anche per coloro che non erano presenti allora.

Se poi, nella ripetuta offerta del vino, si avvertirà il configurarsi di un rituale, nulla di strano, visto che i rituali tentano, proprio con il loro continuo ripetersi, di fermare il tempo.

In tal caso, l’importante è non prendere la cosa troppo sul serio".

(Andrea Lanini)