Paolo Avanzi & Masters: Figure di Donna
Collettiva di opere pittoriche di arte e moderna e contemporanea dedicata al tema della figura femminile.
Comunicato stampa
Lo Spazio Intelvi 11 è una location ricavata all'interno di un edificio risalente all'800 nel borgo di Muronico, a meno di un chilometro da Argegno, sulla sponda occidentale del lago di Como.
Per la prima volta questo spazio (che espone in permanenza opere di Paolo Avanzi) ospita una esposizione aperta al pubblico.
Alle opere di Paolo Avanzi si alternano quelle di noti artisti sia storici sia contemporanei .
Il filo conduttore di questa mostra è la figura femminile vista con lo stile rappresentativo degli artisti in esposizione.
La mostra offre della figura femminile un campionario quanto mai variegato di dimensioni e atteggiamenti, dal materno all'erotico, dal carnale al concettuale, riflesso delle diverse prospettive psicologiche con cui i singoli artisti si sono rapportati nei riguardi di questo complesso universo.
Paolo Avanzi propone della figura femminile una scomposizione che in qualche modo esalta, come in un caleidoscopio la molteplicità delle espressioni presenti all'interno di una stessa figura. Caratteristica questa che conferisce un dinamismo e un movimento che si proietta anche nell'intimità del singoli soggetti.
Di Saverio Barbaro viene presentato un "ritratto" del 1987 di una ragazza dai tratti somatici magrebini. Testimonianza questa del forte impatto esercitato su questo artista dalla cultura mediterranea e in particolare della esperienza del soggiorno avuto in Marocco e Algeria. Barbaro è un artista in via di rivalutazione, non dimentichiamo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 1956, oltre che ad importanti esposizioni in istituzioni e musei in Germania e paesi dell'est.
Il "nudo" di Gianni Bertini denota l'aderenza di questo maestro, già dai primi anni '50, alle nuove tendenze delle comunicazioni di massa, grazie ad uno utilizzo quanto mai innovativo e spregiudicato di tecniche quali i collage, la fotografia, la pittura nuclerare di cui fu uno dei principali esponenti.
Aldo Borgonzoni con il suo stile volutamente grezzo e scabro è condensato nella rappresentazione di una "Mondina". Borgonzoni noto per il suo "naturalismo espressionista" è un artista scomparso nel 2004 che nel corso della sua ricca produzione ha frequentato tutti i maggiori pittori italiani e con loro ha esposto in importanti istituzioni di livello internazionale.
"Ma femme nue" è un'opera che testimonia del genio di Salvador Dalì la tensione immaginifica verso un tempo nuovo e remoto al tempo stesso. La prioezione del nudo femminile in una dimensione arcana in cui del corpo non resta che un vago simulacro, quasi lo scheletro di un antico tempio che si scorge in lontananza.
Marco Lodola è presente con una della sue famose sagome su plexiglass. Una donna "hawaiana" delineata con i semplici ma inconfondibili tratti dell'arte di questo maestro indiscusso della pop-art italiana.
Nella litografia di Mino Maccari la donna è al centro di una scena carica di un erotismo beffardo e ironicamente dionisiaco. Due nudi femminili sono attorno ad un tavolo su cui si erge un ambiguo personaggio che ride con fare istrionico. In quest'opera,della donna è messo in luce l'aspetto quasi selvaggio di cui l'artista sembra in un certo senso compiacersi.
Di tutt'altro significato è la serigrafia di Concetto Pozzati. In "839/una lezione poststoria" il volto femminile, statuario, è inserito in una cornice verdeggiante che le conferisce un sapore metafisico. Ogni traccia di umanità pare quasi dissolversi per dare spazio ad una riflessione che, come lascia intuire il titolo dell'opera, va oltre la storia intesa come semplice cronaca.
La "signora ad Ascona" di Franco Rognoni è l'emblema di una femminilità sofisticata ma al tempo stesso appartata che l'artista riesce a trasmettere con il proprio linguaggio fatto di tratti sapientemente dosati su una superficie impercettibilmente grezza. Un binomio di eleganza e di rudezza del gesto che contraddistingue lo stile di questo maestro.
Una ardita ma al tempo stesso accattivante miscela di coloriture calde e avvolgenti delinea la "maternità" di Ernesto Treccani. La creatura che emerge da questo suggestivo arcobaleno ispira, in virtù delle tonalità fluide e rassicuranti, un senso di accoglienza che è tipico appunto della figura materna.
Con il suo "Omaggio a Modigliani" Giuliano Trombini ci offre uno dei suoi classici quadri di giovani donne, amabilmente sfuggenti, immerse nei suggestivi bar di una provincia che forse non esistono più se non nella nostalgia di qualche decennio fa.
La donna mediterranea è quella che emerge dallo sfondo di cielo e di mare di Tono Zancanaro. Sono creature vitali quelle presenti nell'opera esposta che traggono energia dal contesto solare in cui sono immerse. Una energia che viene esaltata da un sapore quasi mitologico tipico della scrittura narrativa di questo artista del novecento italiano.
Le opere in esposizione sono in permanenza nello spazio in oggetto, e su richiesta potranno essere viste anche dopo la conclusione della mostra.
Franca Doriguzzi