Kasia Fudakoswi – In the Event of Sculpture
La VideotecaGAM presenta per la prima volta al pubblico il video di Kasia Fudakoswi “In the event of sculpture” del 2009 acquisito dalla Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea ad Artissima 18.
Comunicato stampa
A partire dal 27 marzo la VideotecaGAM presenta per la prima volta al pubblico il video di Kasia Fudakoswi “In the event of sculpture” del 2009 acquisito dalla Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea ad Artissima 18.
Kasia Fudakoswi crea sculture che possiedono un aspetto giocoso, per lo squillare di colori timbrici, di ori, smalti e resine, ma anche organico, per le forme morbide e flessuose, dall’apparenza viva e sensibile. L’artista ha raccontato che spesso lavora nel suo studio mentre ascolta gli spettacoli comici degli anni ‘60, trasmessi dalla radio. In qualche modo quel tipo di umorismo è passato nelle sue sculture e in questo video con ancor più chiarezza che nelle opere precedenti. Quel tanto di performativo che sembrava contenuto come nocciolo potenziale nelle forme ammiccanti delle sue plastiche, trova piena espressione nel video, grazie al movimento e all’uso della stop-motion che fa dell’opera un teatro di scultura.
In the event of sculpture si svolge ad inquadratura fissa, frontale come il palcoscenico di un teatro. La scena è occupata da una scultura ad angolo, di nero lucido e dall’aspetto minimalista che sembra mettere insieme l’essenzialità dei cubi di Sol Lewitt con l’aspetto delle strutture ginniche delle palestre o dei giardini per l’infanzia. Sui gradini del suo profilo si muovono morbide forme colorate, modificandosi continuamente, misurando la propria duttilità corporea rispetto alla scultura. Il ritmo di questi movimenti rimanda alla dimensione del tempo comico, ma a questo si unisce l’improvviso scoppio di applausi che sottolinea i momenti in cui i piccoli organismi colorati sembrano trovare una disposizione d’insieme soddisfacente. È come se Fudakowsky evocando la ricerca formale dell’artista astratto, che crea bilanciando i colori e i volumi nella propria opera, nello scoppiare dell’entusiasmo del pubblico, ne alleggerisse i portati spirituali ed estetici in una liberatoria comicità da cartoon.