Pop Rhapsody
La primavera romana comincia alla Mondo Bizzarro Gallery con una doppia personale dal promettente titolo Pop Rhapsody: un esplosivo dialogo artistico di due grandi esponenti della scena figurativa mondiale, l’americano Ron English e l’italiano Elio Varuna.
Comunicato stampa
La primavera romana comincia alla Mondo Bizzarro Gallery con una doppia personale dal promettente titolo Pop Rhapsody: un esplosivo dialogo artistico di due grandi esponenti della scena figurativa mondiale, l’americano Ron English e l’italiano Elio Varuna.
Ron English (Illinois *1959) è oggi celebrato come uno dei più grandi maestri del Pop Surrealism americano. Inizia il suo percorso artistico nella metà degli anni '80 appropriandosi degli spazi pubblicitari urbani per attaccarci i suoi provocanti manifesti che modificano gli slogan tradizionali criticando aspramente la società consumistica. Nelle sue opere Ron English svela i meccanismi e le strategie del marketing che manipolano il desiderio e la percezione collettiva contrastando queste dinamiche con immagini e frasi fortemente ironiche. L’approccio sovversivo della POPaganda di English si manifesta anche nei suoi raffinati quadri ad olio, dove gli idoli della cultura popolare odierna risultano trasformati in mutanti imprevedibili, spesso presentati in situazioni dall’atmosfera straniante. Il bonario clown di McDonald in versione obesa ne è soltanto un paradigma, come Topolino con la maschera anti-gas o Marilyn Monroe con i Mickey Mouse sui seni. La discendenza concettuale dal grande movimento della Pop Art e l’idea della tecnica della riproducibilità, viene propagata da English quando realizza icone pop “geneticamente modificate” con l’intervento di stencil, spray e pennelli. Mostre in gallerie in tutto il mondo e in importanti musei americani - al MoMA di NY con il suo film “Popaganda–The arts and crimes of Ron English”, o con la sua personale al Museo di McAllen nel Texas, murales al MoCA di Los Angeles e ad Art Basel Miami – s’integrano con una vasta produzione di designer toys, poster e oggetti d’arte che, dimostrando una stretta attinenza alla vita quotidiana, permettono la diffusione capillare della sua iconografia, grazie anche alla sua apparizione in un episodio nell’amato cartoon dei Simpsons lo scorso mese.
Elio Varuna (Roma *1975), che quest’anno celebra i 15 anni d’attività artistica, è una vivace personalità del nuovo surrealismo contemporaneo italiano, e sta acclamando interesse e successo nel panorama dell’arte figurativa internazionale, esponendo i suoi dipinti in numerosi musei italiani e in Cina, alla prestigiosa Biennale 2009 “Animamix - Le Nuove Estetiche del XXI Secolo” presso il MoCA di Shanghai, così come in importanti gallerie europee e americane. Mediante simboli della tradizione alchemica ed archetipi “pop” conferisce una veste sorprendente ai suoi disegni e ai suoi dipinti acrilici. Un’accentuata vena narrativa si distende nei suoi paesaggi onirici, che si popolano di originali e affabili figure di sua fantasia, conciliando visioni della nostra storia con immagini e ambiti remoti. I personaggi dei suoi dipinti dimostrano un’ampia e immediata comunicabilità e si sono spesso trasformati in ricercati oggetti di design, gioielli con pietre Swarovski e in numerose collaborazioni con grandi aziende, ultima in ordine di tempo la versione “Varuna” dell'automobile Mini Coupé. La ricerca di Elio Varuna raggiunge un pubblico ancora più ampio quando si manifesta all’aperto con le affissioni dei suoi poster surreali dove il suo rosso character Tuty è protagonista di inaspettati comunicati che suscitano curiosità e riflessioni nei passanti.
Pop Rhapsody è una conversazione a due che pone lo spettatore tra figure a lui familiari e accostamenti d’immagini che lo stimolano a ripensare alle sue convinzioni, trovandosi in balia dell’immaginario mass-mediale e delle sue radici culturali.
In mostra una sessantina di opere tra pitture ad olio e acrilico, disegni, serigrafie ridipinte a mano, collage ad edizione limitata, designer toy, oggetti d’arte e pezzi di design che renderanno imperdibile questo appuntamento romano per il mondo dell’arte ultracontemporanea.