David Kassman
L’artista, per la prima volta a Roma, presenta una ventina di fotografie di grandi dimensioni. I lavori in mostra sono ispirati ai temi della Natura, della Street Art e al supereroe “Spiderman”, di cui sarà esposto il light-box della celebre fotografia Wailing Wall II.
Comunicato stampa
Giovedì 29 marzo la Ermanno Tedeschi Gallery di Roma inaugura la mostra personale del
fotografo israeliano David Kassman.
L’artista, per la prima volta a Roma, presenta una ventina di fotografie di grandi dimensioni. I
lavori in mostra sono ispirati ai temi della Natura, della Street Art e al supereroe “Spiderman”,
di cui sarà esposto il light-box della celebre fotografia Wailing Wall II. In questo lavoro l'artista
riesce a risvegliare nello spettatore le emozioni tipiche dell'infanzia: ecco allora lo stupore e il
timore di trovarsi davanti ad un supereroe che riesce ad attraversare il mondo con semplicità e
coraggio, noncurante delle avversità che la vita presenta, a cominciare dalle guerre.
I lavori dedicati alla Street Art ricercano invece un nuovo linguaggio visivo attraverso il quale
la città riesce a comunicare. Spiega Kassman: “Realizzo da me il corpo dell’immagine, così
posso creare una mia propria storia dove i muri parlano di riscaldamento globale, moda, sesso,
arte, icone e tutte le novità trendy, molto colorate e piene di passione del pianeta”.
Dunque Kassman sviluppa diverse tipologie di linguaggio. Come scrive il curatore Beth McNeill:
"David, forse più di ogni altro fotografo israeliano attuale, è in grado con le sue fotografie di
persone, animali e scene quotidiane, di catturare la vera anima di ognuno dei suoi soggetti e
provocare nell'osservatore una vera e propria immersione nell'immagine, nella bellezza, nella
profondità e nell'emozione della sua arte".
David Kassman nasce in Israele nel 1971. Inizia la sua carriera fotografando remote tribù nella
savana africana, creando una serie di spettacolari fotografie sulla natura, pubblicate anche
sulla rivista “National Geographic”. Ha trascorso gli ultimi quindici anni in giro per il mondo,
immortalando immagini suggestive del creato. Le sue fotografie fanno parte di molte collezioni
private di tutto il mondo.