Louis Bourjac – Pigalle
In esposizione 25 fotografie di varie dimensioni, racconti di istanti, sguardi, incontri, verità di una città, Parigi, che non dorme mai e che propone a qualunque ora della notte una possibile variazione alla propria vita.
Comunicato stampa
Dal 30 marzo alla fine di maggio la galleria ARTESPRESSIONE, diretta da Paula Nora Seegy, dedica un’ampia pagina al mondo della fotografia con tre mostre a cura di Matteo Pacini.
Si inizia con Louis Bourjac, raffinato e poliedrico fotografo francese, apprezzato a livello internazionale per le sue importanti collaborazioni con le grandi maison della moda parigina, ma anche per il suo interesse nei confronti di momenti di aggregazione umana come le strade affollate e i locali notturni nelle vie di Montmartre. Pigalle, questo il titolo della personale in programma dal 30 marzo al 20 aprile, è il resoconto di un viaggio attraverso le notti parigine, fatte di divertimento e incontri casuali.
In esposizione 25 fotografie di varie dimensioni, racconti di istanti, sguardi, incontri, verità di una città, Parigi, che non dorme mai e che propone a qualunque ora della notte una possibile variazione alla propria vita.
Amante dei viaggi, Luis Bourjac dal 1982 al 1987 è di nuovo a Parigi dove studia fotografia con figure del livello di Henri Coste e Beni Trutmann, oltre a lavorare con varie agenzie e riviste. L’anno successivo comincia la collaborazione con le grandi maisons della moda parigina come Chanel e Givenchy, ma parallelamente è attratto dal quotidiano, dagli ambienti urbani e dai momenti di aggregazione umana come gli incontri di boxe o le manifestazioni folcloristiche. E così anche le sue numerose esposizioni viaggiano su un doppio binario, da sempre alternando il suo interesse per ciò che accade nella vita di tutti i giorni al mondo fatato della moda e dei suoi retroscena.
Spirito libero dai molti interessi, Bourjac oltre alla moda si occupa anche di paesaggio, ma non del tradizionale paesaggio da cartolina, bensì di quello più sporco e rugginoso dei grandi stabilimenti industriali dismessi, che offrono grandi spunti estetici grazie al fascino della decadenza e dell’abbandono.
Proprio la documentazione paesaggistica di un gruppo di 5 fotografi che dell’industria hanno fatto il perno della loro ricerca visiva sarà al centro della mostra I paesaggi dell’industria dal 3 Maggio al 15 maggio 2012 con opere fotografiche di Angelo Desole, Pierclaudio Duranti, Marcello Modica, Maurizio Nimis, Meri Valenti.
A chiudere il percorso nel mondo della fotografia ecco la pittura digitale o “Pictofoto” su base fotografica dell’artista marchigiano Fabrizio Carotti: Anime salve, in programma dal 17 al 29 maggio 2012, è anche il titolo del libro fotografico edito da Prearo Editore con testi di Gianluca Marziani.