Federico Barocci – La Madonna della neve
La tradizione, la critica. L’esposizione, ricca di stimoli e di suggestioni, nasce dall’intento di valorizzare la Madonna della neve, conservata nella Chiesa dell’Ospedale di Urbania e per sottolineare lo speciale rapporto di committenza tra il duca Francesco Maria II della Rovere e Federico Barocci.
Comunicato stampa
Urbania, antica Casteldurante, si prepara ad ospitare una nuova e preziosa mostra per proseguire anche nell’anno 2012 la sua tradizione più che decennale di esposizioni e di studi ospitati nel prestigioso Palazzo Ducale.
E’ in occasione del quarto centenario della morte di Federico Barocci (1535 – 1612) che il Comune di Urbania, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Gabinetto di disegni e stampe degli Uffizi di Firenze e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, organizza la mostra “La Madonna della neve di Federico Barocci. La tradizione, la critica” dedicandola al genio di uno dei maestri la cui fama fu pari, nel corso del Cinquecento, a quella di Raffaello e Michelangelo, di Tiziano e Correggio.
L’esposizione, che prenderà avvio sabato 31 marzo alle ore 17 all’interno della Rassegna Primavera Arte, è ricca di stimoli e di suggestioni e nasce dall’intento di valorizzare l’opera “Madonna della neve” (Olio su tela, cm 175x113), conservata nella Chiesa dell’Ospedale di Urbania e per sottolineare lo speciale rapporto di committenza tra il duca Francesco Maria II della Rovere, mecenate e protettore del pittore urbinate dalla raffinata pittura cromatica e vena sentimentale e dal carattere melanconico, schivo e insofferente.
La mostra di Urbania propone insieme al famoso dipinto, noto anche come La Vergine col bambino, una selezione di disegni e schizzi preparatori strettamente collegati alla Madonna della neve, prestati dal Gabinetto delle Stampe degli Uffizi di Firenze (tra i quali gli Studio per la Vergine col Bambino, Studio per il Bambino, Studio di nudo per la Vergine) arricchita da altre opere e disegni provenienti da collezioni private (tra queste la maiolica dell’artista Ippolito Rombaldoni del 1660, prima incisione della Madonnella delle nubi) e del Museo Diocesano e di Palazzo Ducale, dove l’ultimo duca Francesco Maria II Della Rovere amava vivere.