Tommaso Chiappa – Cambiamento della specie
L’artista siciliano dipinge con un solo colore a olio o ad acrilico animali, piante, luoghi e culture lontane che si rivestono di significati simbolici. Nei suoi monocromi propone una rilettura della realtà che, privata del superfluo, fa emergere ciò che veramente conta.
Comunicato stampa
Dal 14 al 28 aprile l’Associazione Nagalleria ospiterà nei propri spazi espositivi (Via Romana 9/R a circa 300 metri da Palazzo Pitti) la mostra personale “Cambiamento della specie” di Tommaso Chiappa a cura di Claudio Cantella. La mostra sarà inaugurata sabato 14 aprile alle ore 18.
Tommaso Chiappa (Palermo, 1983) vive e lavora a Milano, dove si è formato artisticamente.
L’artista siciliano dipinge con un solo colore a olio o ad acrilico animali, piante, luoghi e culture lontane che si rivestono di significati simbolici. Nei suoi monocromi propone una rilettura della realtà che, privata del superfluo, fa emergere ciò che veramente conta.
«Un concetto dai contorni non sempre definibili, com’è quello di specie - spiega l’artista - diventa di evidenza immediata quando parliamo di un insieme omogeneo di animali o di piante, capaci di trasmettere le proprie caratteristiche alla loro discendenza. La mostra si concentra su un ipotetico viaggio verso il cambiamento che investe ogni elemento e specie della terra. L’idea centrale è che stiamo vivendo un periodo di grossi cambiamenti sociali».
I forti cambiamenti sociali ed economici del Novecento, il “consumo” del territorio e la corsa irresponsabile allo sfruttamento delle risorse del pianeta investono l’uomo di una particolare responsabilità nei confronti della Terra. Nella lotta per l’esistenza, però, la specie umana ha smarrito il fattore-guida spirituale e si lascia condurre dal più bieco economicismo.
«Un altro elemento importante - continua Chiappa - è quello che Darwin chiamava la lotta per l’esistenza. Io analizzo più il fattore spirituale della sopravvivenza e mi accorgo di vivere in un mondo arido, poco “coltivato”. Specie dotate di qualche naturale vantaggio prevalgono su altre più deboli e indifese. Siamo sicuri che queste tendenze non possano cambiare, che il nostro viaggio stia proseguendo nella direzione scelta? “Cambiamento della specie” è un viaggio che parte dalla pittura, in cui esprimo il desiderio cambiamento attraverso la rappresentazione di luoghi ed animali e la ricerca di fonti energetiche a cui fare riferimento in questo caos».
Dalle opere dell’artista siciliano emerge la proposta di un nuovo modo di pensare e vivere, un ripensamento del rapporto tra l’uomo e la natura, intesa come sorgente di spiritualità universale.
Non a caso “Cambiamento della specie” avrà come colonna sonora alcuni brani dell’album “Animals” dei Pink Floyd che hanno ispirato l’artista durante la realizzazione delle opere.