Sopraffactions Salerno
La seconda edizione di ”Voi vedete cio’ che gli altri non vedono: l’arte raccontata dal pubblico” ospita a Palazzo Ruggi D’Aragona la quarta tappa di una mostra itinerante ed in progress attraverso le regioni d’Italia.
Comunicato stampa
In occasione della XIV Settimana della Cultura organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, la Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino, diretta da Gennaro Miccio, con il contributo della Camera di commercio di Salerno e del Comune di Salerno, nell’ambito della II edizione di “Voi vedete ciò che gli altri non vedono: l’arte raccontata dal pubblico”, presentano Sopraffactions Salerno.
La seconda edizione di “Voi vedete ciò che gli altri non vedono: l’arte raccontata dal pubblico” ospita a Palazzo Ruggi D’Aragona “Sopraffactions Salerno”, quarta tappa di una mostra itinerante ed in progress attraverso le regioni d’Italia.
Claudio Bozzaotra, Enrica Capone e Pinella Palmisano sono gli artisti campani autori di opere realizzate per l’occasione con veri e propri interventi di sopraffazione.
“Sopraffactions” inizia nel 2009 quando, per un’esposizione romana Luigi Ballarin, Gerardo Di Salvatore e Lughia, produssero quattro lavori ciascuno che, divenuti oggetto di scambio fra gli artisti stessi, furono la base per la realizzazione di nuove opere a firma esclusiva del secondo artista. L’esperienza fu replicata a Fabriano da Anna Massinissa, Gabriele Mazzara e Franco Zingaretti e successivamente a Cosenza da Maria Credidio, Alfredo Granata e Luigia Granata.
A Salerno una mostra assolutamente unica realizzata da 12 artisti con 48 opere nel formato 100x100 diverrà laboratorio ideale per l’Associazione culturale l’art re pazz’ e Dof Counseling che, perseguendo lo scopo di facilitare un dialogo pubblico/opera d’arte generatore di risonanze, testimonianze e vissuti, creeranno le condizioni perché possa emergere una sorta di mosaico percettivo.
Ogni evento, per sua natura ineluttabilmente contestualizzato, è sopraffazione perpetrata da parte di qualcosa o qualcuno nei confronti della realtà circostante che ne risulta, sempre e comunque, modificata. Tutto è sopraffazione. Ed è questo intervenire sul preesistente, sia esso naturale o opera dell’uomo, a determinare, prescindendo da attribuzioni di valore, l’inarrestabile divenire dell’universo.
Nella piccolezza della condizione umana, l’opera d’arte, che nel suo prodursi è anch’essa sopraffazione, sembrerebbe godere da sempre, in quanto espressione alta di una azione/pensiero in sé compiuto, di una sorta di diritto all’inviolabilità.
Con “Sopraffactions”, al pari di ogni realtà in divenire, l’arte si manifesta a noi non più soltanto come pura convergenza di forma, materia e colore ma anche quale sedimentazione di percorsi e intelligenze diverse. Un essere, quello dell’oggi, che fa agio sul passato e, inerme, si offre a futuri interventi.