Latinamente
Gli otto artisti determinano con la loro poetica le contraddizioni e la ricchezza della loro terra. Non un’interpretazione univoca e definitiva ma un rilevante scambio che porta alla luce un SUD del mondo animato da fermenti e contrasti, ma che vuole confrontarsi con il mercato dell’arte internazionale.
Comunicato stampa
Area 24 Art Gallery è lieta di presentare la mostra d’arte contemporanea LATINAMENTE a cura di Dores Sacquegna; un progetto alla III edizione e che vede per la prima volta a Napoli interessanti artisti del panorama culturale Latino Americano. L’inaugurazione è prevista per sabato 21 aprile alle ore 18:30 alla presenza degli artisti e della curatrice. LATINAMENTE – come dice la curatrice - è come dire “alla maniera dei latini”. Così, come si fa tra amici. E in questo terzo collettivo, si percepisce il senso del “costruttivo”, di qualcosa che sta andando a crearsi, fra di loro, fra chi ospita la mostra, chi la cura, chi sceglie e chi si fa scegliere. Perché l’arte non separa, ma unisce. Soprattutto quando è differente”. Gli otto artisti determinano con la loro poetica le contraddizioni e la ricchezza della loro terra. Non un'interpretazione univoca e definitiva ma un rilevante scambio che porta alla luce un SUD del mondo animato da fermenti e contrasti, ma che vuole confrontarsi con il mercato dell’arte internazionale. Una mostra che lascia aperto l’enigma e non si limita ad essere documentativa ma offre un panorama multiplo, diversificato e complesso, come è quello della realtà politica, economica e sociale del continente sudamericano, una delle più interessanti realtà del panorama artistico internazionale. Nella ricerca di questi artisti sono emersi alcuni nuclei tematici chiave: l'attenzione alla mutazione dei popoli, il rapporto con la vita e la morte per Ricardo Sanchez, la passionalità primitiva per Astolfo Funes, il mondo pop e underground di Bartus Bartolomes, la resistenza alla carta con i segnalibri poetici di Carlo Marcello Conti, il realismo magico con Paola Puppio Zingg, il sangue del Venezuela con il monocromatismo di Domingo De Lucia, le alchimie cromosomiche di Scott Alger, gli ologrammi di luce per Josè Coronel. In LATINAMENTE si coagulano energie molto precise di artisti con provenienze e generazioni diverse che apre a nuovi orizzonti e si fa linfa vitale di conoscenza e scambio. È importante altresì, evidenziare la sinergia delle gallerie protagoniste in questo progetto: la Primo Piano LivinGallery di Lecce e la Area 24 Art Gallery di Napoli, che anche in questa occasione sottolineano con lungimiranza come sia possibile far arte e sistema nella promozione dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, anche in un momento di difficile congiuntura socio-economica.
Brevi cenni biografici sugli artisti
Robert Scott Alger (Louisiana, 1972), vive ed opera tra Londra e New York. Nel 1999 si laurea in Fotografia al MA, New York University e al International Center of Photography di NY. Dal 1994 partecipa attivamente a mostre internazionali con opere pittoriche, fotografia, video, arte digitale, installazioni e performance. Tra le mostre: Art Basel: Scope Art Show Miami, Florida, PhotoGraphic Gallery, New York, NY, Phillips De Pury, New York, New York International Independent Film & Video Festival, Cantor Film Center, New York. Tra le pubblicazioni di campagna internazionale, la collaborazione per Ray-Ban e Marie Claire magazine, NY; Surface Magazine e Avant Guardian Touring per New York, Los Angeles, Miami, Chicago.Tra le collezioni museali : Museum of Fine Arts, Salt Lake City Utah USA.
Bartus Bartolomes (Venezuela, 1958), vive ed opera tra Monacom Parigi, New York, Rio de Janeiro e Caracas. All’attività di artista coniuga il suo interesse per lo sviluppo di energie alternative ed è consulente di aziende in vari paesi del mondo. Nel 1969 scrive il manifesto dell’”Arte Cursi” da dove nasce il suo rapporto con lo sperimentalismo della strada che riassumerà nei libri: “Pigmeicidio”, “LumpenVisivo-LumpenHaiku”,“Flipper Postume”, “Azure Night Cup”, “Erotogramas e Chàcharas”, in parte pubblicati. Successivamente pubblica il Contromanifesto “Trasposicionism” assieme a Judith Elliott a San Francisco. Tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni’80 partecipa a diverse manifestazioni realizzate in Italia ed in Europa dal gruppo “Zeta”, promotori internazionali della “poesia visiva”, assieme a Carlo Marcello Conti, Lamberto Pignotti, Adriano Spatola, Gerard Jaschke, Eugenio Miccini, Luciana Arbizzani, T. Blittersdorf, Graziella Borghesi, Erio Sughi e molti altri. A metà degli anni Ottanta, vive in India ed in Cina dove partecipa a diverse attività culturali ed artistiche. A Nuova Delhi, lavora con la Dhoomi Mall Gallery gli esponenti delle avanguardie neosimbolista,informalista e neotantrica Inizia i suoi esperimenti di pittura-oggetto con “lentejuelas” e l’applicazione dell’iconografia nei tessuti, nei tappeti ed in altri progetti. Successivamente studia calligrafia a Pechino, Cina e arte Bantù a Libreville, Gabon, Africa Centrale. Nella metà degli anni ’90 rientra a Caracas e poi viaggia in Europa e inizia il suo progetto sul “Diritto Mondiale all’ Acqua”. Compie diversi viaggi negli USA., America Latina, Asia e Medio Oriente cercando di spingere la Comunità Internazionale a creare grandi “Grotte di Acqua Potabile”. In contemporanea, scrive e cura la pubblicazione dei suoi libri con la casa editrice Campanotto sviluppando il progetto ‘Iconographic’ ‘Kromathone’ e ‘B2art’ a New York.
Carlo Marcello Conti (Belluno, 1941), vive e lavora a Pasian di Prato. Poeta performer, artista multimediale, poeta visivo e sonoro, ha cominciato con Adriano Spatola nel 1961. Da allora ha fondato riviste e una casa editrice con la moglie Franca Campanotto. Dirige la rivista Zeta e la casa editrice. È stato ospite del DADD a Berlino nel 1985. Tra le personali in Italia e all’estero ricordiamo: Galleria Lösekrug Berlino, Galleria Armstorfer Salisburgo, Galerie Satellite Parigi, Museo Storico Parri Bologna, Galleria Comunale d’Arte Moderna Portogruaro, Galleria Azienda di Soggiorno Aviano, Piancavallo.
José Gregorio Coronel Ortega (Venezuela, 1957) dove vive ed opera. Disegnatore, grafico, pubblicista, artista a tutto tondo è uno dei nomi di punta dell’arte latino-americana. Ha esposto in gallerie private ed enti pubblici e molte sue opere sono parte di importanti collezioni pubbliche e private dal 1980 ad oggi. Ha tenuto seminari di tecniche artistiche e di restauro, ha realizzato grandi murales. I suoi lavori (tra scultura e pittura) giocano con la luce in labirintici incastri di colore e trasparenze. Tra le collezioni pubbliche: Museo de Arte Moderno Republica Dominicana; Fundación Arawath Republica Dominicana; Unidad Educativa Bello Monte;Gobernación de Portuguesa, Universidad de Carabobo;Alcaldía de San Diego, Gobernación de Guanare ed altre.
Domingo De Lucía nasce Italia nel 1950 e poi si trasferisce in Venezuela con la famiglia. Nel 1970 studia alla Scuola di Teatro Enrique Benchimol di Caracas. Dal 1973 al 1978 segue i corsi di specializzazione in Marketing presso l’Università in Florida e successivamente nel 1982 si laurea in Risorse Umane all’Universidad di Carabobo. Attualmente è presidente della Fundación ArtQuímia oltre ad Atenea, la fabbrica di pigmenti da lui diretta in precedenza, una istituzione che realizza progetti a carattere culturale nazionale ed internazionale. Dal 1997 è membro del “Grupo Provisional” una associazione di artisti che operano nel campo dell’arte e della cultura. Dal 2001inizia vari progetti tra cui” Efecto Dominó: Estrategias para trancar la crisis”, una esperienza di intervento e aggiornamento in spazi pubblici venezuelani. Negli anni successivi la presenta nella Zona Industrial di Valencia (2001), e nell’Ateneo de Barcelona (2002), ma anche nelle piazze (Plaza Venezuela nel 2005) e sulla facciata del Museo di Arte Contemporánea di Caracas Sofía Imber (2005). Nel 2008 organizza il Gran Salón Bienal Miche y Elena e il centro commerciale “la Primera Parada” de Valencia, Venezuela. Nel 2010 inizia il progetto “Std Color” presso El Anexo / Arte Contemporáneo di Caracas. Nello stesso anno, realizza il progetto de “L’ultima cena” presso la Escuela de Artes Plásticas Arturo Michelena. Dal 2011 presenta vari progetti come “Burnig Passaport” per il Festival Burning Men (Black Rock Desert, Nevada USA) e “Vida Cerrada” nell’Ateneo Universitario di Valencia in Venezuela.
Astolfo Funes (Venezuela,1973), vive ed opera a Miami, Usa. Ha vinto numerosi premi e ottenuto riconoscimenti a livello internazionale. Dal 1993 partecipa attivamente a mostre e Art Fair a livello internazionale come tra le altre: I Salón Anual de Pintura, Fundación cultural Tinaquillo-Edo. Cojedes, Bienal Nacional del Paisaje, Tabacalera Nacional. Museo de Arte Contemporáneo de Maracay, Venezuela Contemporánea, Hatman Art Space, Miami, USA, Figuración y Fabulación, Museo de Bellas Artes, Caracas, Venezuela, Art Miami “Currents”, Solar Latin American Art & Design, Miami, FL, USA. E’ artista di riferimento della Primo Piano LivinGallery, Lecce. Le sue opere sono collezionate in importanti musei d’arte contemporanea come: Museo De Arte Contemporáneo, Maracay, Venezuela; Solar, East Hampton, New York;American Art Promotion, Paris; Fundacion Nelson Sanchez Chapellin ed altre e collezioni private Usa, Venezuela, Europa.
Ricardo B. Sanchez (Venezuela, 1953), vive ed opera anche in Spagna. È uno degli artisti di punta impegnati anche nel sociale. Ha studiato fotografia al Museum School of Fine Arts in Boston, e Political Science and History al Tufts University in Boston, Mass. USA tra il 1971-1975. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni private e pubbliche come: International Center For Photography, New York, New York State Museum, Fundación La Caixa, Barcelona, Museo de Arte Contemporáneo, Caracas, Warner Comunications, España, Lowes Corporation, New York , Merril Lynch Corporation, New York, Colegio de Arquitectos de Canarias, Calcografía Nacional de España ed altre.
Paola Puppio Zingg (Venezuela, 1978). Vive ed opera tra Caracas e Miami, Florida. Ha studiato fotografia e porta avanti una ricerca di esplorazione sulla bellezza e la sensualità esotica, catturando l’essenza e la purezza delle forme con il suo “realismo magico”. Dal 2004 partecipa a mostre personali e collettive tra cui: Fellini Gallery, Santo Domingo, Domenican Republic, Roberto Mata Gallery, Caracas, Art Miami, Miami, Latinamente, Primo Piano LivinGallery, Lecce, Italy.