Paolo Polenghi – Sogni
Paolo Polenghi si è fidato dei propri sogni e il suo passaggio verso il nuovo lo porta a mettere in secondo piano la professione nel campo dell’architettura per dedicarsi all’arte, sogno nascosto di una vita, esprimendo la sua profonda sensibilità attraverso la scultura.
Comunicato stampa
PAOLO POLENGHI
“SOGNI”
Inaugurazione sabato 21 aprile 2012 alle ore 18.30
presso lo spazio espositivo dell'Hotel Duchi Vis à Vis di Trieste
Khalil Gibran poeta, filosofo e pittore libanese in uno dei suoi trattati scrive “…e come i semi che sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera. Fidatevi dei vostri sogni, perché in essi è nascosto il passaggio verso l’eternità.”
Paolo Polenghi si è fidato dei propri sogni e il suo passaggio verso il nuovo lo porta a mettere in secondo piano la professione nel campo dell'architettura per dedicarsi all'arte, sogno nascosto di una vita, esprimendo la sua profonda sensibilità attraverso la scultura.
Nel 2004 inizia il suo percorso artistico scegliendo il linguaggio di modellazione della creta sotto la guida del Maestro Franco Sala, ma dopo alcuni anni il gesto manuale dolce e delicato di “dar corpo” a corpi si avvicina ad un materiale più freddo e deciso quale la fusione in bronzo.
Quest'operazione sembra quasi un compromesso emozionale in quanto il creatore/artista della creatura/opera decide di dare una maggiore enfatizzazione alla fluidità e dolcezza del gesto manuale attraverso la colata materica.
Affascinanti sono le opere rappresentanti alcune teste di donna i cui prototipi in terracotta dai tratti delicati e dallo “sguardo non sguardo” esprimono composta tristezza, ma grazie alla fusione bronzea e alla successiva lucidatura evidenziano improvvisamente una suggestione di misteriose emozioni.
La svolta successiva è quanto mai imprevedibile nel percorso artistico di Polenghi: il legno.
Nel 2009 inizia a seguire i corsi dei grandi maestri gardenesi sapienti incisori delle essenze lignee che con grande professionalità artistica ed artigianale trasformano il legno in materia e con questa materia ora Paolo racconta e rappresenta una donna dalle forme longilinee e sinuose, fiera del proprio corpo e della propria anima.
Il racconto al femminile di questa evoluzione personale dell'artista avviene prima con i classici strumenti per scalfire il legno, ma grazie all'incontro folgorante con uno fra i più noti artisti contemporanei scultori del legno, Aron Demetz, ora si trova a scolpire con l'aiuto della motosega.
L'utilizzo di questo difficile strumento lo porta a realizzare delle opere di notevoli dimensioni dove il fulcro evocativo rimane sempre la donna, ma una donna dai tratti netti e nervosi da cui emerge una speciale forza interiore.
Demetz afferma: Il legno è materia viva che continua a vivere attraverso lo scultore. Dapprima levigatissimo, poi nudo, oggi sbozzato con la motosega e l'ascia e Paolo Polenghi assorbe appieno i consigli del Maestro.
Concluderei con un'altra citazione tratta dal un libro di Leo Buscaglia “ state molto attenti con i vostri sogni perché corrono il rischio di avverarsi”!
Questa emozionante mostra proseguirà sino a sabato 12 maggio 2012 presso lo spazio espositivo dell'Hotel Duchi Vis à Vis in piazza dello squero vecchio 1 a Trieste.
Elena Cantori
Curatrice della mostra