Antonia Pozzi – Soltanto in sogno

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO CULTURALE LA FIRMA
Via Andrea Maffei 6, Riva del Garda, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
21/04/2012
Artisti
Antonia Pozzi
Generi
fotografia, personale

Una mostra che vuole mettere in evidenza, attraverso materiale in parte inedito, un aspetto ancora poco conosciuto di questa grande artista del Novecento italiano.

Comunicato stampa

SEGANTINI RIVIVE NELLE FOTOGRAFIE DI ANTONIA POZZI
A Riva del Garda il Centro Culturale “La Firma” organizza una mostra dedicata alla grande poetessa esplorando un aspetto ancora poco conosciuto.
Nell'anno del centenario della nascita della grande poetessa Antonia Pozzi il Centro Culturale “La Firma” di Riva del Garda propone dal 21 aprile al 13 maggio una mostra che vuole mettere in evidenza, attraverso materiale in parte inedito, un aspetto ancora poco conosciuto di questa grande artista del Novecento italiano: la sua passione per la fotografia che richiama nelle inquadrature le opere del pittore Giovanni Segantini, opere che lei conosceva e apprezzava. Il 28 luglio 1937 infatti regalava al suo amico, il filosofo Dino Formaggio, per il suo compleanno, il libro di Raffaele Calzini “Segantini - Romanzo della montagna”, volume che ripercorre la vita del grande pittore divisionista, discutendone poi in più occasioni. Nel 1930 Antonia Pozzi aveva visitato la tomba di Segantini al Maloja in Svizzera. Segantini apparve come l’unico artista capace di restituire alla montagna quel suo fascino di luogo del simbolo e di luogo della Rivelazione ed era sembrato ancor prima che un estetico, un eroe del popolo. Come Millet, (che anche la Pozzi conosceva: “l’Angelus” come titolo fu da lei utilizzato in qualche fotografia) che seppe tradurre in immagini la realtà contadina, dando inizio all’iconografia del lavoro dei campi e della pastorizia. Un artista che crederà a una pittura come espressione dell’anima, dei conflitti umani.
“…Perché amiamo perdutamente soltanto ciò che non avremo mai: e per me è la miseria, vecchi con lunghi mantelli….”. Parole di Antonia Pozzi che proveniva invece da famiglia molto agiata milanese, figlia di Lina Cavagna Sangiuliani e dell'avvocato Roberto Pozzi.
La Pozzi, con un gesto intenzionale molto profondo, regalò a Dino Formaggio, suo amico e coetaneo, trecento sue fotografie, da lei scelte tra le tantissime altre, con queste motivazioni: ”Caro Dino, l’altro giorno hai detto che nelle fotografie si vede la mia anima: e allora eccotele. Perché l’unico fratello della mia anima sei tu e tutte le cose che mi sono state più care le voglio lasciare in eredità a te, ora che la mia anima si avvia per una strada dove le occorre appannarsi, mascherarsi, amputarsi. Caro Dino, che tu almeno possa foggiare la tua vita come io sognavo che divenisse la mia: tutta nutrita dal di dentro e senza schiavitù. In ciascuna di queste immagini vedi ripetuto questo augurio, questa certezza.”
Erano entrambi, Antonia e Dino, allievi di Antonio Banfi il fondatore di un preciso filone interpretativo della filosofia estetica all’Università Statale di Milano e di cui Dino Formaggio fu il coerente successore e continuatore in quella cattedra.
Un'occasione unica quindi quella di Riva del Garda per rendere omaggio a questa grande artista, morta suicida a soli 26 anni, attraverso fotografie e documenti messi a disposizione dalla vedova di Dino Formaggio, Adriana Zeni, che sarà presente all’inaugurazione nel tardo pomeriggio del 21 aprile. A questo particolare aspetto della personalità dell'artista è stato dedicato recentemente un libro di Giuseppe Sandrini “Soltanto in sogno”, lettere e fotografie per Dino Formaggio, che verrà presentato dall'autore durante la mostra. Sempre all’inaugurazione Isabella Dilavello attrice e autrice teatrale reciterà alcuni testi e poesie. In chiusura della mostra, sabato 12 maggio, Marina Spada presenterà infine, sabato 12 Maggio, il suo film “Poesia che mi guardi”. Protagonisti sono Maria, una cineasta, e un gruppo di giovani che pratica la poesia da muro. Riflettendo sulla Pozzi, affrontano i temi dell’essere donna e artista, nella società di allora e di oggi.
La mostra di Riva del Garda, ospitata nella Sala Civica “G. Craffonara”, è organizzata in collaborazione con il Comune di Riva del Garda e Agraria Riva del Garda. L'allestimento è curato da Valentina Paciolla e da Francesco Betta.