Valentina D’Amaro – Oltre il paesaggio
La galleria Galleria Marcorossi artecontemporanea di Monza, in contemporanea alla Galleria Eventinove di Borgomanero, inaugura la mostra Oltre il paesaggio, personale di Valentina D’Amaro, curata da Chiara Guidi, che presenta pitture di grandi, medie, piccole dimensioni e alcuni lavori fotografici realizzati negli ultimi anni dall’artista.
Comunicato stampa
La galleria Galleria Marcorossi artecontemporanea di Monza, in contemporanea alla Galleria Eventinove di Borgomanero, inaugura la mostra Oltre il paesaggio, personale di Valentina D’Amaro, curata da Chiara Guidi, che presenta pitture di grandi, medie, piccole dimensioni e alcuni lavori fotografici realizzati negli ultimi anni dall’artista.
Valentina D’Amaro alterna paesaggi del ciclo Pianura Padana e del ciclo Switzerland: il “paesaggio” è infatti il tema attorno al quale si è focalizzata da anni la ricerca pittorica dell’artista. Principalmente ispirata ai luoghi della Pianura Padana, non è solo un mero rappresentare il territorio o la natura di per sé, ma va oltre, diventando una visione “mentale” e astratta. Il lavoro parte da scatti fotografici presi viaggiando, selezionando quelli che istintivamente danno la più forte impressione, e poi riproducendone il disegno sulla tela con delle modifiche per meglio adattarlo al progetto che intanto prende forma nella mente dell’artista.
Caratteristici del ciclo sulla Pianura Padana sono i cieli bianchi, senza tempo, in una dimensione cosmica, dove non c’è volontà narrativa né gerarchia tra gli elementi. I volumi e le prospettive sono appiattiti. Domina piuttosto la calma, una composta “suspense”, come se qualcosa dovesse succedere o qualcosa fosse nascosto al di là di ciò che si vede.
Le opere del ciclo Switzerland prendono il nome dal paese dove sono state riprese le immagini, ma questo titolo non significa solo un rimando stretto alle caratteristiche della natura della Svizzera in sé. Interviene anche una sorta di investigazione sui riflessi psicologici di quel tipo di natura e come sono vissuti da chi la abita. Le zone ritratte non sono piatte come la pianura padana, ci sono colline, montagne, valli; i piani sono mossi, inclinati, variabili. Le varie proprietà private e coltivazioni vengono ripartite disegnando divisioni geometriche particolari. Conseguentemente dinamiche e contrasti nelle forme e nei colori sono spesso molto più forti di quelle del paesaggio Padano nonostante gli sforzi degli abitanti per regolare e dare ordine. Questo paesaggio, rispetto a quello Padano, è movimentato, instabile, misterioso e talvolta chiuso e inquietante.
Valentina D’Amaro è nata a Massa nel 1966. Ha studiato a Milano e si è diplomata in pittura all’Accademia delle Belle Arti di Brera. Vive e lavora a Milano. Il suo esordio è stato con lo Studio Cannaviello di Milano, la sua prima personale importante è del 2001, presentata da Gianni Romano alla Galleria De March di Legnano, successivamente ha esposto personali a Francoforte, alla Galleria Kunstadapter nel 2002, a Milano da Antonio Colombo Arte Contemporanea nel 2004 e nel 2006, in Portogallo alla Galeria Jorge Shirley nel 2005 e a Pietrasanta con la Galleria Astuni nel 2010. Ha partecipato a importanti rassegne in Italia e in Europa quali Aggiunte al catalogo, nuova pittura italiana negli spazi del museo, alla Galleria d’Arte Moderna di Udine nel 1999, nel 2000 arriva seconda al Premio Lissone e partecipa a Sui Generis, al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, curata da Alessandro Riva. Nel 2005 vince il Premio Cairo, partecipa al Padiglione Italia – Out of Biennale, al Trevi Flash Art Museum e alla Biennale di Praga.
Dal 2004 Valentina D’Amaro si è dedicata anche alla fotografia e ha partecipato a Work shop con Massimo Vitali e Gabriele Basilico.