Ugo Guidi – I Buoi
La coppia di buoi realizzata da Ugo Guidi a cavalletto in dimensione contenute in terracotta nel 1975, esalta la potenza e la monumentalità, anche nel piccolo formato, dei fieri animali colti nell’atto dello sforzo del traino. La maturità dello scultore lo aveva avvicinato a forme sempre più essenziali, che, pur prendendo spunto da immagini naturalistiche, venivano rilette e rielaborate in forme sempre più libere.
Comunicato stampa
Il Comune Forte dei Marmi come tangibile riconoscimento dell’importanza dello scultore Ugo Guidi, del quale ricorre nel 2012 il centenario della nascita, aveva deliberato che la scultura “I Buoi”, eseguita dal Maestro nel 1975 in terracotta, fosse realizzata in misure monumentali a testimonianza del percorso della via dei marmi, trasportati dai buoi dal monte al mare, che è stato presupposto della nascita della stessa Forte dei Marmi.
L’esecuzione della scultura monumentale in marmo bianco della cava delle Cervaiole, aperta da Michelangelo, offerto con generosità dalla Ditta Henraux di Querceta, è stata realizzata con competenza e professionalità dal Laboratorio Artistico di Scultura Massimo Galleni di Pietrasanta che ha ben interpretato lo spirito del Maestro rispettandone i criteri di lavorazione ed è stato determinante per la riuscita del progetto, proponendosi come realizzatore dell'opera senza fini di lucro.
L’inaugurazione avverrà in forma ufficiale il primo maggio 2012 alle ore 18:30 in Piazza Garibaldi, presso il pozzo del Fortino, a Forte dei Marmi.
La coppia di buoi realizzata da Ugo Guidi a cavalletto in dimensione contenute in terracotta nel 1975, esalta la potenza e la monumentalità, anche nel piccolo formato, dei fieri animali colti nell’atto dello sforzo del traino. La maturità dello scultore lo aveva avvicinato a forme sempre più essenziali, che, pur prendendo spunto da immagini naturalistiche, venivano rilette e rielaborate in forme sempre più libere.
In quest’opera l’immagine è fortemente evocativa ma la visione della coppia che nello sforzo si unisce quasi a diventare un unico corpo interpreta la realtà in modo nuovo. La potenza e la forza degli animali si leggono nella dilatazione dei volumi. Nel dirompente turgore plastico si esaltano i contrasti cromatici dell’incidenza della luce sulle superfici.