Gabriella Giuriato – Metasfera
Conosciuta per il suo “Mondo di sfere”, la “pittoscultrice”, così è stata definita, presenta anche a Mondovì alcune creazioni sferiche in legno e cartapesta, lavorate con la tecnica prediletta del collage, ma sulle quali , come in “Luci nello spazio”, interviene sempre più spesso con tocchi materici e inserimenti di oggetti e luci, di notevole suggestione e forza espressiva.
Comunicato stampa
Dopo varie mostre, l’ultima delle quali presso Palazzo Zenobio a Venezia, sua città natale, Gabriella Giuriato approda fra altre antiche mura, quelle del suggestivo spazio dell’Associazione Meridiana Tempo, dove i libri dialogano fecondamente con le opere d’arte.
Conosciuta per il suo “Mondo di sfere”, la “pittoscultrice”, così è stata definita, presenta anche a Mondovì alcune creazioni sferiche in legno e cartapesta, lavorate con la tecnica prediletta del collage, ma sulle quali , come in “Luci nello spazio”, interviene sempre più spesso con tocchi materici e inserimenti di oggetti e luci, di notevole suggestione e forza espressiva.
Storie metafisiche e surreali si sviluppano su questa duttile superficie, spesso rotante, e che quindi si presta a varie, nuove letture: fra le tematiche centrali all’ispirazione dell’artista sono i grattacieli di New York , i “Fiori di Ground Zero”, declinati pure in quadri, e tema di un’ esposizione, tenutasi a Spoleto nel 2011, nell’anniversario dell’apocalisse delle Torri Gemelle, ma anche le rosse bocche “alla Dalì”. Tagli e supporti danno ulteriore vita alle sfere, trasformandole in mobili sculture.
Il cammino di Gabriella Giuriato non si è però fermato, inoltrandosi, negli ultimi tempi, nella fruttuosa ricerca dell’espressione nel campo della grafica, di cui la mostra offre interessanti esempi. Tenendo conto della ricca esperienza con la “roto-sfera”, l’artista l’ha trasportata sulla superficie di una carta, sulla quale poter rullare il colore e la matericità della sua originale tecnica a collage.
Nei monotipi, in cui si sviluppa anche un’altra tematica congeniale all’artista, quella dello stile geometrico, già frequentato in sfere come “Geometrie volanti”, troviamo un’ulteriore, significativa espressione della sua inesausta ricerca e sensibilità cromatica.
Il lavoro grafico della Giuriato si svolge presso l’Atelier Aperto, scuola e laboratorio del Centro Internazionale della Grafica di Venezia, seguita dall’artista Nicola Sene.
Nel 2010, insieme a 110 artisti internazionali, Gabriella partecipa, presso l’Atelier Aperto della sua città, ad un volume collettivo, intitolato Il Libro della Notte, nel quale ad a ogni artista sono state riservate tre inquadrature, per realizzare le quali ognuno ha potuto scegliere la propria tecnica grafica. Quella della Giuriato è stata ideata con matrici linoleum. Le opere, unite tra loro e piegate a “leporello”, hanno raggiunto una lunghezza di 60 m..
Il libro è di sole tre copie di tiratura: due sono state donate a due musei (uno italiano e l’altro tedesco), mentre la terza copia continua e continuerà ad essere esposta in diverse città europee, quali Venezia, Berlino, Stolberg, Lipsia, S. Vito al Tagliamento, Betanzos.
L’attività espositiva di Gabriella Giuriato negli ultimi 11 anni ha toccato, con varie personali, Albissola Marina, Venezia, Milano, Spoleto, Mondovì, mentre a Firenze, Roma, Milano, Savona, Genova e ancora Venezia, l’artista ha partecipato a diverse collettive.