Christian Tripodina – Orchard-Season #4
Orchard è un contenitore di esperienze in continua evoluzione: un frutteto situato nella campagna genovese dove l’artista e alcuni amici convivono da alcuni anni – luogo di partenza del progetto – dà origine a trasposizioni molteplici e risuona a distanza, attraverso una serie di lavori ed eventi iniziati nell’autunno 2010, scanditi dal trascorrere delle stagioni.
Comunicato stampa
Orchard è un contenitore di esperienze in continua evoluzione: un frutteto situato nella campagna genovese dove l'artista e alcuni amici convivono da alcuni anni - luogo di partenza del progetto - dà origine a trasposizioni molteplici e risuona a distanza, attraverso una serie di lavori ed eventi iniziati nell’autunno 2010, scanditi dal trascorrere delle stagioni.
Christian Tripodina di volta in volta si confronta con il luogo attraverso il proprio vissuto quotidiano, la personale propensione al perdersi, l’abbandono totale alle suggestioni del tempo e dello spazio. La realizzazione di una struttura abitativa all'interno del frutteto costruita interamente con materiali di recupero, quella di un archivio sonoro che evoca il luogo, alcuni video e installazioni, sono solo alcune delle molteplici forme assunte dal racconto dell'artista.
Orchard - Season #1 (CHAN, ottobre 2010) era incentrato su un lungo tavolo-bacheca, costruito con il legno preso nel frutteto, in cui elementi naturali e oggetti trovati coesistono per ricreare un archivio di tracce. Nel secondo appuntamento, Orchard #2 - Coral gardens and their magic (Oratorio S. Bernardino, aprile 2011) il frutteto veniva rievocato nella sua dimensione sonora, attraverso una performance in cui la registrazione realizzata a partire da rumori e suoni della vita nel frutteto è il centro di un rituale musicale. Il rimando all'esotico e all'esotismo era invece prevalente in Orchard #3 - Cafhage (Palazzo Lomellino, novembre 2011), dove l'ambiente naturale di partenza si confrontava con le immagini video di uno spazio tropicale eppure assolutamente autoctono.
Il prossimo appuntamento, Orchard - Season #4 (Careof, maggio 2012), si configura come la tappa conclusiva del progetto. Christian Tripodina progetta un'installazione, concepita come un diorama inserito nello spazio di Careof. La suggestione del frutteto si declina qui in una dimensione rarefatta, leggera, in cui lo spettatore è chiamato a ricomporre un luogo assente attraverso diversi frammenti visivi. Lievi texture colorate si diffondono nello spazio a suggerire gli indizi di un paesaggio che emerge con grande forza da questa dimensione evocativa. O ancora il video, in cui la casa costruita dall’artista e dagli amici che con lui vivono il frutteto si rivela, in un'apparizione tra il fantasmagorico e il misterioso.
In occasione di Orchard – Season #4 viene presentato il libro che documenta i quattro appuntamenti, una pubblicazione che riunisce i testi e il materiale visivo prodotti lungo il progetto. In mostra sarà presentato anche il vinile - realizzato in edizione limitata - che raccoglie la memoria sonora del luogo.
Testi di: Ivan Bargna, Matteo Casari, Anna Daneri, Gilda Della Ragione, Carlotta Pezzolo e Hilda Ricaldone. Contributi sonori di: Benjamin Altermatt, Marco Lampis.
Christian Tripodina (1981), vive e lavora a Genova.
Natura, tradizione, desiderio e assenza sono tematiche centrali nella ricerca di Tripodina. Le sue opere, con forti componenti installative e performative e connotate da un approccio intimo e poetico, utilizzano spesso materiali grezzi. Intesi come dispositivi capaci di attivare meccanismi assopiti nella memoria, sollecitano un ritorno alla matericità della terra.
Ha realizzato mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra le quali CHAN, Genova (2010-2011); Galleria Rebecca Container, Genova (2009); Spazio Giglio Bagnara, Genova (2009). Tra le collettive: Venti per una, Saluzzo (2012); XIV Biennial of Young Artists from Europe and Mediterranean, Skopje (2009); Italian Restyle, Berlino (2009). Premi e residenze: Ariane de Rothschild Prize, Milano (2011); Solid Void Diogene Bivacco Urbano, Torino (2011); Aperto 2011 Art on the border, Valle Camonica (2011).