Giulio Ciampi – Trame d’Acciaio
È arrivato l’acciaio! Anche per un artista eclettico e imprevedibile come lui, appassionato da sempre dello spirito segreto della natura, delle virtù espressive dei colori forti, della materia primordiale che si racchiude nei binomi terra-mare e acqua-pietra, fonti principali e costanti della sua creazione artistica, ecco che il freddo, scintillante metallo s’è offerto a lui inaspettatamente per una svolta visionaria.
Comunicato stampa
Il 9 maggio allo Spazio Emporio e Spazio Vetraio di Via Tortona 31 inaugurerà la mostra di Giulio Ciampi Trame d’Acciaio con trenta opere di grande e medio formato.
È arrivato l’acciaio! Anche per un artista eclettico e imprevedibile come lui, appassionato da sempre dello spirito segreto della natura, delle virtù espressive dei colori forti, della materia primordiale che si racchiude nei binomi terra-mare e acqua-pietra, fonti principali e costanti della sua creazione artistica, ecco che il freddo, scintillante metallo s’è offerto a lui inaspettatamente per una svolta visionaria.
Come accade spesso nella nascita fertile quanto misteriosa di un’idea, è nel segno di un triste evento familiare che Ciampi ha intrapreso questa strada sconosciuta, vissuto stati d’animo inesplorati, trasformando quell’esperienza dolorosa in atto creativo, “quasi mi si fosse voluto fare un regalo” dichiara l’artista.
È nata così Ballerina, luminosa figura femminile dal corpo danzante composta su perspex grazie a una sapiente disposizione di piatti e vassoi d’argento di famiglia. Splendido pezzo unico, anticipatore di un ciclo di opere dove il metallo si fa protagonista e la ricerca dei suoi intrecci, forme, spessori, diventa via via sempre più pressante e precisa.
Ciampi lo sperimentatore di strade sconosciute, che pure aveva già annunciato in alcune opere precedenti l’utilizzo di inclusioni metalliche, ora con Trame d’Acciaio definitivamente conclama la svolta.
Per arrivare a comporre la serie ora in mostra, l’artista ha esplorato il mondo più avanzato degli acciai, ne ha saggiato la forza e la debolezza, il fascino e la difficoltà delle sue applicazioni, la variegata bellezza e i limiti tecnici.
Il binomio acciaio e perspex costituiscono il leit motiv della mostra, l’elemento costante, portatore di materia, movimento, spessore. Eppure, per Ciampi, non si tratta semplicemente di disporre forme sempre diverse su lastre trasparenti, bensì di utilizzare queste stesse forme asimmetriche, disomogenee - come si trattasse di un ordito lucente - per raccontare ogni volta una storia, descrivere una dimensione fantastica.
Anche il linguaggio, come il materiale utilizzato, è astratto, modernissimo, stratificato, ma non deve ingannare. Ogni opera, racchiude in sé una traccia millenaria, seppure infinitesimale, di Storia, è l’emblema di un mondo arcaico, solenne, mai dimenticato.
Che Giulio Ciampi intenda mutuare la modernità con i grandi archetipi è dunque evidente nei temi senza tempo che ha scelto per le sue opere.
Arca, Regina, Guerriero, Montagna Incantata, Guerre Stellari e via via tutti gli altri soggetti sembrano infatti volerci dire che non c’è futuro senza memoria e consapevolezza del passato.
Ogni Trama d’Acciaio, sia che racchiuda azione futurista o esplosione di forza, lirismo o tensione gioiosa, è sempre racconto. È flusso di energie liberate, esperienza estetica attraversata da tanta umana passione.
Ufficio stampa
Cristina Pariset tel. 02 4012584, fax 02 4812486, cell. 348 5109589
e-mail [email protected]
Note biografiche
Giulio Ciampi è toscano di nascita ma milanese d’adozione. Negli spazi lasciati liberi del suo lavoro istituzionale, negli anni si è costantemente dedicato alla pittura cercando sempre nuove strade per rappresentarla. Le fonti d’ispirazione sono state soprattutto i luoghi vissuti a contatto con la natura: la campagna maremmana dove ha trascorso l’infanzia, il litorale livornese - terra d’origine della famiglia materna - ma anche il paesaggio della riviera ligure, fronteggiante Portofino, disegnato da boschi d’ulivi e dallo sterminato orizzonte del mare, dove l’artista ha passato tante estati.
Ed è proprio nel carattere della natura mediterranea che Ciampi nei primi anni ‘90 inizia a intensificare il suo lavoro artistico e trova nuova materia di ispirazione.
Nel 2000 da tronchi d’ulivo morti nella gelata del 1985-86, disseminati nei boschi liguri, nascono i Pomi d’Oro sculture naturali rielaborate e dipinte, che saranno oggetto dal 2003 di una serie di mostre a Milano.
Nel 2011 espone a Roma con la mostra Play! presentando una serie di quadri astratti su tela con tecniche a spruzzo e a pennello, talvolta impreziosite da inclusioni d’acciaio e altri metalli. In questo ciclo di opere i temi pur sempre originati dalla natura, come i sassi, i rami, il volo d’uccelli, nella visione dell’artista si trasfigurano, vengono ricondotti alla propria essenzialità.
Grande sperimentatore, Ciampi si è misurato ultimamente oltre che con l’acciaio, protagonista della mostra in corso, anche con la ceramica che prossimamente sarà oggetto di una nuova personale.