Medhat Shafik – Athar/Ritrovamenti
La Galleria Eventinove artecontemporanea di Torino presenta nel mese di maggio, in contemporanea alla Galleria MARCOROSSI artecontemporanea di Milano, il nuovo ciclo artistico di Medhat Shafik.
Comunicato stampa
La Galleria Eventinove artecontemporanea di Torino presenta nel mese di maggio, in contemporanea alla Galleria MARCOROSSI artecontemporanea di Milano, il nuovo ciclo artistico di Medhat Shafik.
Athar, che in arabo significa reperti archeologici, presenterà circa trenta opere, su tela e carta caratterizzate dal consueto linguaggio in equilibrio tra il mondo contemporaneo, l’incisione rupestre e il segno arabo. Un lessico che permette all’artista di comporre una fitta trama di racconti evocativi di una dimensione antica, quasi a voler ricordare o ritrovare un’arcaicità, egiziana ma non solo, andata ormai perduta.
Per l’artista l’intento del ciclo Athar è quello di intercettare umori, suoni, luoghi, intrisi di valori epici e storici, che sappiano essere riportati alla luce attraverso la scrittura segnica, che si configura come il tratto distintivo dei suoi lavori. Come di fronte ad uno scavo archeologico, i valori ricercati dall’artista ritornano in vita, capaci di donare degli stimoli assolutamente necessari a vivere la nostra epoca.
I Ritrovamenti che l’artista propone si dimostrano piuttosto eterogenei e sfaccettati, capaci di oscillare dal bianco candore delle superfici pittoriche, arricchite dal gesso che rimanda ad una dimensione arcaica e al contempo sacrale, alla sensualità del colore e della sovrapposizione segnica e di materiali. I valori che rievocano sono frammenti di una storia comune all’uomo, sono le feste popolari e il clangore della vita quotidiana, sono momenti di comunità che sanno riunire all’interno di un’unica famiglia tutti i popoli del mondo.
Medhat Shafik è nato in Egitto nel 1956, ma dal 1976 vive e opera in Italia, collaborando con la Galleria MARCOROSSI artecontemporanea fin dai suoi esordi negli anni Novanta. Diplomato in pittura e scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dagli anni Ottanta partecipa con successo a molte rassegne artistiche nazionali e internazionali, arrivando, ad una vera e propria consacrazione alla Biennale di Venezia del 1995, in occasione della quale il Padiglione Egitto, da lui rappresentato e curato, viene premiato con il Leone d’Oro delle Nazioni.
Nel 2010 partecipa alla Biennale d’Arte Sacra al Museo Stauros di Isola del Gran Sasso e alla II Biennale Internazionale di Sabbioneta. La sua ultima personale, del 2011, ARCHETIPI - Le origini del futuro, è stata curata da Arturo Carlo Quintavalle e allestita alla Fondazione Stelline di Milano.