Trasformazione
In mostra due giovani artisti entrambi d’origine latina: Enrique Moya Gonzalez, classe 1979, è spagnolo; Lucas Tesoriero, classe 1978 è argentino; ed entrambi hanno scelto come patria d’elezione l’Italia.
Comunicato stampa
TRASFORMAZIONE
Doppia personale di Enrique Moya Gonzalez e Lucas Tesoriero
a cura di Franca Pastore Marena
Giovedì 10 maggio alle ore 18:00 sino alle ore 21:00, Marena Rooms Gallery inaugura Trasformazione la doppia personale di Enrique Moya Gonzalez e Lucas Tesoriero.
Due giovani artisti entrambi d’origine latina: Enrique Moya Gonzalez, classe 1979, è spagnolo; Lucas Tesoriero, classe 1978 è argentino; ed entrambi hanno scelto come patria d’elezione l’Italia.
Enrique Moya Gonzalez è un artista eclettico. La sua opera è di difficile definizione. La sua è un’arte che si afferma attraverso la negazione perché non è un disegnatore, non è pittore, non è un fotografo, non è nulla di tutte queste cose perché è tutte queste cose insieme. Il suo portfolio è ricco di affascinanti opere realizzate con le tecniche più diverse: si oscilla dal disegno puro, alle incisioni, all’emulsione fotografica (particolare procedimento che vede il transfert dell’immagine fotografica sulla pregiata carta hahnemuhle, sulla quale poi avviene l’intervento dell’artista che aggiunge e crea nuovi livelli di lettura) fino a vere e proprie installazioni.
Lucas Tesoriero dipinge lasciandosi ispirare dagli antichi precetti alchemici e dai fondamenti della psicologia. Le sue tele accompagnano lo spettatore attraverso un Percorso di trasformazione attraverso il quale ciascun uomo cerca raggiungere la piena coscienza di sé e la liberazione dell’io dai conflitti interiori generati dal mondo in continuo divenire.
Due artisti che di certo hanno molti punti di contatto ma che danno vita a due universi del tutto diversi. Ognuno di loro ha preso possesso della propria stanza popolandola con i miti fondanti della propria cosmologia personale. Opere ricche di significati nascosti, che si prestano a letture plurime, capaci di accendere la curiosità anche nello spettatore più distratto.