Immagini del Living Theatre
Le Immagini del Living Theatre che danno vita a questa mostra tracciano, attraverso le sale della Casa dei Teatri, un itinerario percettivo composto di suoni, immagini e video in cui per la prima volta sono esposti anche i bozzetti dei costumi che Julian Beck ha disegnato per il suo penultimo spettacolo The Yellow Methuselah.
Comunicato stampa
Dei quasi quarant’anni di attività del Living Theatre, JULIAN BECK, figura fondamentale del teatro del XX secolo, ne ha trascorsi ben sette in Italia.
Le Immagini del Living Theatre che danno vita a questa mostra (dall’11 maggio al 24 giugno 2012) tracciano, attraverso le sale della Casa dei Teatri, un itinerario percettivo composto di suoni, immagini e video in cui per la prima volta sono esposti anche i bozzetti dei costumi che Julian Beck ha disegnato per il suo penultimo spettacolo The Yellow Methuselah.
Nato dall’intreccio tra un dramma di Bernard Shaw (Torniamo a Matusalemme) e la composizione per la scena di Vasilij Kandinskij Suono giallo, lo spettacolo The Yellow Methuselah vede impegnato Julian Beck oltre che come attore anche come ideatore delle scene e autore dei costumi e della composizione delle luci.
Questi disegni sono una preziosa testimonianza di una più ampia impresa pittorica – un fondale lungo ottanta metri - che Julian Beck ha dipinto a Roma attraverso una personale interpretazione di Kandinskij. Il pittore russo era stato tra gli ispiratori dell’avventura del Living e in particolare di Beck, che aveva iniziato la sua vita di artista proprio come pittore, attività che non abbandonò mai completamente (sono più di 1500 le opere prodotte tra quadri a olio, disegni a pastello e lavori a inchiostro e collage).
Dal 1977 al 1983 la compagnia ha attraversato in Italia più di 175 tra città e paesi, presentando al pubblico italiano opere che hanno cambiato la fisionomia e il senso del teatro. L’impegno civile e politico con cui Beck coniugava la forma teatrale si incontrarono in quegli anni con la radicalizzazione della dialettica politica in Italia. Scuotere il pubblico per arrivare a un’interazione, sperimentare per risvegliare le coscienze dal torpore, ecco gli obiettivi della sensibilità artistica di Beck, che raccontava così l’esperienza italiana: “Come abbiamo cercato di contaminare le strade e tutti i gruppi, i partiti politici grandi e piccoli, l’intero movimento anarchico, contro la tendenza ad accettare il terrorismo, americanismo, militarismo, tradizione. Come abbiamo sognato di essere utili al movimento della classe lavoratrice in cerca di alternative. Come abbiamo tentato di sedurre con il nostro eros politico artisti e poeti, il mondo del teatro ed i giornalisti, per indurli a far l’amore con armonia e libertà in tutte le loro iridescenti mutazioni.”
Il percorso della mostra parte dalla sala dedicata ai bozzetti dei costumi di The Yellow Methuselah che saranno presenti insieme alla locandina e ad articoli dell’epoca. Nella seconda sala quattro monitor proiettano le riprese di alcuni spettacoli e prove del Living Theatre insieme ad altri momenti della vita di Julian Beck: una sorta di documentario alla scoperta del Living. La terza sala offre suggestioni sonore e visive dal mondo di Beck; nell’ultima sala viene infine evocato , attraverso un montaggio di foto e di testi di Julian Beck , l’intreccio tra poesia del teatro e testimonianza politica.
Il pubblico viene condotto nel laboratorio creativo del Living Theatre: parole, suoni e racconti per immagini a cui sono affidate l’evocazione dello spirito che animò il loro teatro e le continue battaglie scaturite dall’impegno politico e ed estetico.
Due incontri intendono approfondire l’attualità del lavoro scenico del Living Theatre:
• Sabato 12 maggio alle ore 15
La scena feroce. Nel segno del Living
Incontro con una delle compagnie più emblematiche della scena contemporanea Motus e un’attrice storica del Living Theatre Catherine Marchand
• Domenica 13 maggio alle ore 11.30
Living Theatre: Paradise Now!
Incontro con Franco Ruffini, professore di Storia del teatro.
La mostra Immagini del Living Theatre. Il segno di Julian Beck a Roma è curata per il Dipartimento di Comunicazione e Spettacolo dell'Università Roma Tre dai professori Stefano Geraci e Raimondo Guarino con la collaborazione artistica di Fabrizio Crisafulli, dalla Biblioteca delle Arti - Sezione Spettacolo dell'Università Roma Tre e dall’apporto ideativo, progettuale e di allestimento degli studenti e ex studenti del D.A.M.S di Roma Tre: Matteo Antonaci (testi e ricerche musicali), Luca Fagnano (testi e materiali bibliografici), Francesco Laterza (testi), Adriano Mainolfi (testi e ricerche musicali), Francesca Martellini (ricerche e testi per The Yellow Methuselah), Andrea Mereu (video e immagini), Serena Noto (testi) e Valentina Tonini del Furia (responsabile immagine e comunicazione dell'evento).
Durante il periodo della mostra saranno disponibili alcuni documenti video a richiesta a cura della Biblioteca della Casa dei Teatri. La visione è possibile dal martedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 16.
La mostra, alla Casa dei Teatri di Roma dall’11 maggio al 24 giugno 2012, è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro storico di Roma Capitale, da Biblioteche di Roma, da Teatro di Roma e da Università Roma Tre - Dipartimento Comunicazione e Spettacolo, in collaborazione con Teatro Vascello, Fondazione Pontedera Teatro, Zètema Progetto Cultura.