Io tu noi e gli altri
Julia Draganović e Claudia Löffelholz hanno selezionato una serie di opere video che ruotano intorno sia a domande antropologiche come a singoli momenti storici che rispecchiano domande sulla convivenza alle quali è difficile trovare un’unica risposta: Come si creano le comunità, chi vi appartiene, chi fa parte del nostro gruppo – e chi no?
Comunicato stampa
LaRete Art Projects è lieta di presentare la prima mostra dedicata interamente all'immagine in movimento nella storia di Fotografia Europea di Reggio Emilia, rassegna d'arte che, con il titolo "La Vita Comune", dall'11 maggio al 24 giugno 2012 presenta la sua 7° edizione.
Julia Draganović e Claudia Löffelholz hanno selezionato una serie di opere video che ruotano intorno sia a domande antropologiche come a singoli momenti storici che rispecchiano domande sulla convivenza alle quali è difficile trovare un'unica risposta: Come si creano le comunità, chi vi appartiene, chi fa parte del nostro gruppo - e chi no? I criteri di inclusione ed esclusione, per i quali la sociologia contemporanea offre teorie piuttosto eterogenee, dipendono da situazioni sociali, geografiche e storiche che sono in continuo, rapido cambiamento. Le opere video selezionate per la mostra Io, tu, noi e gli altri presentano a volte risposte possibili, altre volte ipotesi discutibili, talvolta sono immagini in movimento che confermano le nostre idee e altre volte le mettono in discussione - nel caso migliore pongono ulteriori domande al riguardo.
Io, tu, noi e gli altri si presenta articolata in diverse location che offrono una lettura contestualizzata delle singole opere, creando in tal modo spunti per nuove scoperte all'interno degli spazi storici che ospitano la mostra: le opere di Yael Bartana, Charlotte Ginsborg, Niklas Goldbach, Vlatka Horvat, Julia Kul e Bjørn Melhus vengono presentate nei Chiostri di San Pietro, mentre "Men in Pink" di Sylvie Blocher è collocato nel Chiostro di San Domenico, "Swimming Skinheads" di Sislej Xhafa è inserito nella Sala delle Armi della Galleria Parmeggiani, le opere di Nathalie Djurberg e Jani Ruscica si trovano accanto alle raccolte dei reperti naturali (Nathalie Djurberg) e nel dipartimento etnico (Jani Ruscica) dei Musei Civici di Palazzo San Francesco, mentre per "Quale Educazione per Marte" di Valerio Rocco Orlando bisogna sedersi nella sala degli studi della Biblioteca Panizzi, mescolandosi agli studenti che la frequentano.