Luca Scarabelli – NotMadeKnow
L’intervento pensato da Luca Scarabelli per Riss(e) si sviluppa su due momenti. La presenza di un piccolo gruppo di lavori e un‘azione collettiva che non differenzia l’atto quotidiano (una cena) dalla sua rappresentazione.
Comunicato stampa
L’intervento pensato da Luca Scarabelli per Riss(e) si sviluppa su due momenti. La presenza di un piccolo gruppo di lavori e un‘azione collettiva che non differenzia l’atto quotidiano (una cena) dalla sua rappresentazione.
Un tema trattato e considerato dai suoi recenti lavori e rilanciato in occasione della serata da Riss(e) è quello della caduta e del fallimento, visto a posteriori come positiva possibilità per riscrivere una situazione o ricrearla a proprio vantaggio, e fin qui tutto bene, tutto bene finché si rimane sul filo, perché il problema è aver la capacità di non curvarsi sulla dura superficie una volta arrivati a toccarla, ma farsi rimbalzo, e abbracciare l’incertezza dello stacco e della sospensione, che poi è una costante del nostro tempo. Si cade malamente quando non si trasforma il senso del filo in mestiere, in necessità.
Anche se è prevista una cena come ambiente comunicativo aperto al dialogo, gli piace ricordare che solo chi sa digiunare, chi sa sospendersi come Siddhartha, è libero dai ricatti.
Alla cena sono state invitate 12 persone (un numero che è anche una data; la coincidenza vuole che sia quella della nascita di Joseph Beuys) che frequentano a vario titolo il mondo dell’arte; Scarabelli non ha invitato solo il loro titolo, il loro genere, in particolare ha invitato le loro parole e la loro capacità di ascolto e di interpellazione. Nel dialogo il polo dell’ascolto è importante quanto la voce che ti invita alla conversazione, così come lo è la possibilità di cambiare atteggiamento o idea; o ancora la possibilità, che è anche libertà, di uscire dal discorso o rifiutarlo, come dire a qualcuno in modo deciso; io non ti conosco. La cena come momento conviviale e dialogico il cui companatico è qui anche una pagnotta che è una considerazione sul fare un buco nel pane.
Dopo l’aura dell’opera, la stessa ha smarrito nello spazio della caduta anche l’ombra si direbbe, il senso che la tiene ancorata al tempo e alla storia; ad esempio Margaretha, la protagonista del lavoro sonoro (la notte di Margaretha), presentato per l’occasione nei locali abitati di Riss(e), la rincorre durante una notte insonne, subisce i rovesci della sorte: ma è un buon capitale per l’uomo che impara dai suoi errori.
C’è poi in mostra un piccolo collage, disturbing the universe, che ci dice qualcosa in proposito del dialogo tra cielo e terra, un lavoro del 1996 mai esposto prima e un’opera, che è un lavoro in corso, presentata in un momento di attesa, di aporia forse, ma capace di aprire in stato di emergenza e in prospettiva, situazioni interpretative significative.
ore 18.00-20.30 apertura al pubblico.
ore 20.30-22.00 cena-dialogo ad invito.
Luca Scarabelli
2012 EXCUSE MY DUST, SRISA Gallery of Contemporary Art, Firenze; Mars, Milano / 2011 PROCESSO DI CRIPTAZIONE E ASTRAZIONE ESOTERICA, Spazio 12, Barasso; IN PRINCIPIO Chiostri Bramanteschi, Università Cattolica, Milano; CARTOGRAFIA DI UN PAESAGGIO SOSPESO, Castello di Jerago; ROAMING. SIGNIFICATI POSSIBILI, Riso, Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia, PPS/Meetings, Palermo / 2010 ROAMING. HETEROTOPIAS , Musée Cantonal Des Beaux-Arts, Lausanne; ROAMING.OFF-CELLS: PRACTICES OF NO VISION, Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce, Genova; ROAMING.THE ABSENCE OF EVERYTHING, Forum Stadpark, Graz; ROAMING. TRANSITION, A PRIVATE MATTER, Vyšehradská 26, Prague; CABINET DE REGARD: AIUOLE D'ATTESA, Castello di Jerago; ROAMING. IF SPACE MEANT NOTHING, Condotto C, Roma / 2009 ROAMING. STREAMING TIME, 91mQ Art Project Space, Berlin; IL RESTO DEL TEMPO, Castello di Jerago; ROAMING. FILOSOFIA DELLE PICCOLE COSE, La Rada Spazio per l'Arte Contemporanea, Locarno / 2008 UN BEL POSTO PER DIMENTICARE, Spazio Arte Contemporanea, Buttrio; ROAMING. TAPIS VOLANT, Musée de Saint Denis, Parigi; ROAMING. REPETITA IUVANT, Assab One, Milano; ROAMING. START UP, Officine Creative, Barasso / 2008 BICYCLE RACE ON THE MOON, Galleria Maria Cilena, Milano / 2006 COME QUANDO FUORI PIOVE, Villa Scalabrino, Mozzate; / 2003 PASSI SPARSI, Amste contemporary art, Lissone / 2000 Museo d'Arte Contemporanea Chiostro di Voltorre, Gavirate; FRESCHE DISTRAZIONI SOTTOLINEATE, Galleria Martano, Torino
I sentieri si costruiscono viaggiando.
(Franz Kafka)
Non c’è etica senza riattribuzione del senso e non c’è senso senza ripensamento del valore del fare.
Riss(e) nasce così. Oggi la realtà è talmente cruda da non consentire perbenismi. Dunque un terreno di confronto fuori dai limiti.
E poi “Riss” in tedesco è “fessura”, “crepa”, “squarcio”; e dalla crepa entra la luce.
È valicando i limiti che si può riattribuire un senso al fare e più nello specifico al fare artistico.
Non è cosa nuova, ma forse ora assume il valore di un’emergenza imprescindibile.
Valicare i limiti è varcare i confini: è l’attitudine del viandante. Senza mappa, senza meta, senza ritorno; perché l’unica meta è il ricominciare ad andare via.
Riss(e) ha questo spirito. È uno spazio fisico solo accidentalmente perché non può essere “qui”. Riss(e) vuole essere piuttosto un “dovunque”, un “altrove”; una sorta di piattaforma che si sposta trovando nell’erranza la propria dimensione etica.
Riss(e) non è un project-space perché non ha una linea curatoriale organica. Propone “mostre”, anche ma non soprattutto, e vuole misurarsi con un continuo “fuori registro” ; quella condizione che deriva dalla consapevolezza che, abbandonata la mappa, non resta che stupirsi degli incontri.
Riss(e) raccoglie una disposizione al dialogo che ha fatto nascere altri progetti, come ROAMING, L’OSPITE E L’INTRUSO, DIALOGOS; diversi tra loro ma accomunati da un bisogno di confronto, in una dimensione relazionale che attraversa la domanda sul “che fare? “ un po’ con lo spirito dell’interrogativo di Leonardo da Vinci: “la luna, come sta la luna?”.
Ermanno Cristini
(Riss(e) è nata con il contributo ideale e di discussione di diversi “passanti”: Cesare Biratoni, Sergio Breviario, Alessandro Castiglioni, Giancarlo Norese, Vera Portatadino, Luca Scarabelli.
Oggi, nella sua fase di avvio, sta incrociando altri “passanti”, tra cui: Marion Baruch, Antonio Catelani , Viviana Checchia, Francesca Marianna Consonni, Simone Frangi, Cecilia Guida, Patrick Gosatti, Erika La Rosa, Francesco Mattuzzi, Metamusa, Giovanni Morbin, Chiara Pergola, Cesare Pietroiusti, Jean Marie Reynier, Lidia Sanvito, Noah Stolz.
In attesa dei prossimi. )