Gunter Ludwig – Il volto mistico-informale
Il volto mistico-informale, rivelato nella Natura. La mostra personale di pittura illustra il segno “filamentoso o denso ed ermetico, ‘rumoroso’ e tacito” dell’artista.
Comunicato stampa
Il ritmo, l’irruenza, la “calma dopo la tempesta”, azione e contemplazione, e la forza delle emozioni più contraddittorie in nuove sintesi, rimandano un inconsueto ritratto intenzionale della natura come manifestazione inconfutabile, che rivela la sua essenza strutturale (eidos) in una forma espressiva, fra l’informale puro e surreale, l’art brut, il dipinto verbale, momenti di astrattismo “classico”, punte di espressionismo estremo.
Scarna, brutale, ma anche elegantissima e calda, la pittura di Günter Ludwig, dalla Germania del Nord, apre la sua spettacolare e disorientante scenografia al Castello Ginori di Querceto (Montecatini VC – PI), nella personale di pittura che si inaugura domenica 13 maggio 2012, ore 18, presso il centro culturale Accademia Libera Natura e Cultura diretto da Ursula Vetter.
Filamentoso o denso ed ermetico, “rumoroso” e tacito, il segno di Günter Ludwig è, come mette a fuoco Guglielmo Greco, un segno “grafico particolarmente fresco e intuitivo, per certi versi sporco e sincero”, ma anche “a un passo dalla trascendenza spirituale, in un percorso ben tracciato dal suo fortissimo interesse per le pratiche zen”. Così in quelle opere che Greco individua, oltre la contemplazione, come “autentiche esperienze”, in “un'idea non descrittiva della natura”, percorsa magistralmente anche da autori come Afro, la crescita dell’Io si amplifica nell’incontro con gli scenari rivelatori dello spazio-ambiente.
Un amalgama di finito e infinito, tracciato dalla ricerca cadenzata in gradazioni “eco” restrostanti, fra paure ancestrali e nuova libertà, portavoce di uno spazio vissuto, contaminato di ombre blindate e di luce meditativa. Verso la completezza dell’essere, dopo uno sguardo penetrante ai fenomeni dell’esistente, dove convivono distruzione e creazione, tentazioni e virtù, razionale ed emozionale, dai “tabulati” di una stessa, narrante e rivelatrice, compiutamente esperienziale, direttamente eloquente, tela.
Dopo il vernissage, dalle ore 19.30, possibilità di cena per soci (iscrizione possibile sul luogo), contattando i recapiti: +39 333 6405250, +39 329 8826391, [email protected], www.association-marcopolo.org.