Gino Marotta – Artificiale Virtuale
La Galleria Anna D’Ascanio di Roma presenta una personale di Gino Marotta, uno dei protagonisti del rinnovamento che ha segnato l’arte italiana a partire dagli anni Cinquanta, noto soprattutto per l’uso dei più moderni materiali espressivi, come il metacrilato degli anni Sessanta, e delle più recenti tecnologie digitali, i led e il laser.
Comunicato stampa
La Galleria Anna D’Ascanio di Roma presenta una personale di Gino Marotta, uno dei protagonisti del rinnovamento che ha segnato l’arte italiana a partire dagli anni Cinquanta, noto soprattutto per l’uso dei più moderni materiali espressivi, come il metacrilato degli anni Sessanta, e delle più recenti tecnologie digitali, i led e il laser.
La mostra propone le opere storiche e le ultime “Luci colorate”, metacrilato e luce, in un dialogo serrato tra realtà e apparenza. L’artificio e il virtuale coordinati all’unisono.
Ma anche i quadri pubblicati nel volume a cura di Lorenzo Canova “Pinacoteca artificiale”. Sagome trasparenti, dai toni leggeri o cupi, alternanza di pieni e vuoti, linee curve e rette incidenti in piani sovrapposti.
Espone anche la “Scatola temporale”, maquette del “Cronotopo Virtuale” esposto al Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2011, un’opera ambiente di luci e immagini, in cui entrare, quasi accecarsi e perdere i riferimenti del mondo.
In ricordo della sua amicizia con Mimino D’Ascanio e degli anni trascorsi a L’Aquila, Marotta ha voluto che fossero esposte alcune opere appartenute a Mimino come il bronzo “Struzzo Virtuale” e la “Pantera artificiale”.
Gino Marotta è uno dei più noti artisti in campo internazionale da oltre cinquanta anni. Ha partecipato a numerosissime esposizioni collettive e mostre personali, dal Palais du Louvre (4 Artistes italiens plus que Nature, 1969) alla XLI Biennale Internazionale d’arte di Venezia (sala personale, 1984) fino alle più recenti mostre personali alle David Gill Galleries di Londra e Galerie Italienne di Parigi (2006), allo Studio Visconti di Milano, al MACRO di Roma (2009) e gli inviti alla 54. Biennale di Venezia (2011) e all’11. Bienal de La Habana (2012).
Le sue opere di pittura e scultura sono conservate nei più importanti Musei, Istituti pubblici e Collezioni private sia in Italia che all’estero.
Si è dedicato anche al cinema e al teatro d’avanguardia realizzando le immagini per il film “Salomè” e la scenografia teatrale di “Nostra Signora dei Turchi” e di “Hommelette for Hamlet” di Carmelo Bene.