Pilar Cossío – Ma belle fenetre
Le sue opere propongono all’ spettatore canali abbaglianti che dal sonno alla veglia ci conducono al centro del poema. Senza palliativi.
Comunicato stampa
Pilar Cossío, oramai uno dei punti di riferimento dell’arte contemporanea spagnola, aggiunge un nuovo appuntamento internazionale a Roma nel presente mese di Maggio, con la mostra ‘MA BELLE FENÊTRE”, presso la LaPortaBlu Gallery diretta da Alberto Parres... l’artista che vive a Parigi ma strettamente legata all’Italia. Le sue opere sono esposte attualmente la La Alliance Franco Marocain , ad Essaouira in Marocco, dove trascorre lunghi periodi, impegnata nella realizzazione di laboratori d’arte. È stata selezionata per partecipare alla Biennale di Casablanca nel prossimo mese di Giugno.
"le sue opere propongono all’ spettatore canali abbaglianti che dal sonno alla veglia ci conducono al centro del poema. Senza palliativi. Pilar non puo essere ridotta, il suo linguaggio avanza come un vero poema". Durante gli ultimi dieci anni, il piu fecondo del suo percorso artistico , Cossío ha dedicado una particolare attenzione agli oggetti e agli spazi. "L’oggetto, benchè effimero, è sempre emozionante, perchè nella propria lingua profetica, risultato del sogno divenuto realtà, soggiace un geroglifico infinito la cui sostanza è la creatività, e la ri-nascita. Sogno ed istinto".
I suoi lavori possiedono una energia potente e sottile, palpitano, transmettono un silenzio espressivo. In verità nei suoi ultimi percorsi, ama "creare luoghi suggestivi che trasmettono una commozione: una voce, un cuore pulsante.
L’opera di Cossìo conduce dunque al profondo evocando ciò che ci costituisce. Attraversando il bosco giungiamo al suo interno misterioso, al centro geometrico del poema.
I tessuti, le immagini e gli orditi, gli artefatti dovuti alla mente e alla mano di Pilar Cossío brillano affioranti, come qualcosa di straordinario, che nello spogliarsi di tutta la realtà concepiscono l’inconcepibile, la realtà palpabile, dilatata dentro e oltre le apparenze.
La sua presenza a Roma è accompagnata dalle sue opere più recenti: un Reddy-made, video e istallazione.
Attraverso la visione di alcune scene del suo recente soggiorno in Marocco, mediante la sua visione prismatica risalta che la sua riflessione costituisce una deriva concettuale attraverso la sua consueta molteplicità simbolica .