Connessioni

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA DI SANTA MARIA DEI BATTUTI
Borgo Ponte, Cividale del Friuli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì e mercoledì dalle 20 alle 22;

giovedì e venerdì dalle 17 alle 22;

sabato e domenica dalla 10 alle 22.

Vernissage
18/05/2012

ore 18

Artisti
Stefano Sabo, Giancarlo Sabo
Generi
arte contemporanea, doppia personale

L’idea di questa mostra nasce dalla volontà di presentare le connessioni tra modalità espressive diverse, seppure di eguali interiorità e passione, eredità di legami comuni e spinta artistica.

Comunicato stampa

GIANCARLO SABO, STEFANO SABO

CONNESSIONI

Venerdì 18 maggio, ore 18,00, presso la chiesa di Santa Maria dei Battuti, a Cividale del Friuli, verrà inaugurata la mostra CONNESSIONI di Giancarlo e Stefano Sabo.

Presenterà Giuseppe Raffaelli, critico d’arte.
Le opere rimarranno in esposizione fino al 24 giugno.

L’idea di questa mostra nasce dalla volontà di presentare le connessioni tra modalità espressive diverse, seppure di eguali interiorità e passione, eredità di legami comuni e spinta artistica. Legami e bisogno di travalicare la materia, che non è più tale ma essenza da plasmare, liberandola dalla concretezza delle origini senza uscirne compiutamente. Segni vibranti e campiture piene, geometrie inconsce e pulsioni inquiete che trovano composizione armonica nel dipinto. Giancarlo e Stefano Sabo tracciano connessioni elettive del medesimo sentimento e desiderio di comunicare interiorità esplorate, da leggere e giocare sulla scacchiera della vita.

Giancarlo
La creatività di Giancarlo Sabo oscilla tra minimalismo, figurazione e visioni fantascientifiche, tra realismo, memorie e tregue metafisiche. Essenziale nel suo percorso linguistico sono la frattura, lo spostamento, l’andare e il venire, che ci segnalano un lavoro di scavo in più direzioni, interiori e parallele, tra spazi materiali e mentali. “Dalla scultura come forma alla scultura come struttura per approdare alla scultura come luogo”, è la famosa frase entrata nei manuali di storia dell'arte, con cui Carl Andre ha spiegato il senso della sua opera. “L’arte è stato d’animo angelico, geometrico. Essa si rivolge all’intelletto, non ai sensi ”, sosteneva invece Fausto Melotti. La direzione in cui si muove Giancarlo Sabo salta, scarta e vibra con grazia tra questi estremi. Il materiale e la visione sono l’essenza del suo lavoro. La necessità di una relazione fisica e reale con i materiali, che corrisponde alla necessità di un’esperienza concreta dell’opera d’arte, addita una via importante e sempre attuale alla fruizione della scultura e dell’arte in generale. I materiali non vengono mai presentati per quello che sono ma trasformati in funzione di una sintesi, per la carica di suggestione che possono trasferire. Le opere nascono quindi dall’immaginario e dallo sconvolgimento e coinvolgimento dei materiali, che si trasformano in ritmo musicale e dimensione poetica.

Stefano
Luce, composizione, segno, colore, sono i codici espressivi. Un equilibrio informale ma concreto che rimanda a una classicità espressiva non solo novecentesca. Una grammatica personale dentro a riferimenti artistici metabolizzati e consolidati. L’architettura formale genera una carica sentimentale ad alta temperatura emotiva. Percetti e affetti. È questa forse la griglia di riferimento della pittura di Stefano Sabo. Le vibrazioni attraversano le campiture e si mutano in crasi equilibrate dove pulsano colore e forma. Lo slancio del gesto attraversa lo spazio come i fosfeni nel buio. L’intrecciarsi di tutti questi elementi forma una struttura che respira in armonia, dove intervallo, asimmetria, tregua, palpitazioni cromatiche intessono la superficie. Una costellazione sensibile.

Giancarlo Sabo nasce nel 1967 a Gorizia. Cresce in un ambiente familiare sensibile all’arte e scopre l’inclinazione artistica sin dall’infanzia. Dopo il diploma di maturità si dedica alla scultura con continuità. Da subito trova consensi e interesse da parte del pubblico e della critica. Ha al suo attivo innumerevoli mostre collettive, tra le quali: a Villa Varda di Brugnera di Pordenone; all’Abbazia di Vallombrosa di Firenze; alle Scuderie di Palazzo Moroni a Padova. Delle 9 personali, ricordiamo l’ultima a Roma, a Palazzo Ferraioli. Vince alcuni concorsi tra cui quello regionale di sculture lignee indetto dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Un crescendo d’interesse per i suoi lavori lo ha portato alla Galleria CD Studio D’Arte di Padova, con esposizione permanente. Negli ultimi anni, il celebre critico Giorgio Segato, recentemente scomparso, lo ha sostenuto con attenzione nella sua ricerca. Le sue opere si trovano in sedi istituzionali del Nord-Est e in raffinate collezioni private italiane.

Stefano Sabo goriziano di nascita e udinese d’adozione, vive tra Remanzacco e Mariano del Friuli, condividendo lo studio con il fratello scultore Giancarlo. Interior designer dal 1986, da sempre interessato al rapporto tra forma e colore, in arte persegue un equilibrio che nasce da un impulso di voglia creativa e di effetti di immediatezza espressiva. Ha esposto le sue opere in varie collettive e personali.

Sui siti www.sabo-g.it e www.stefanosabo.it è possibile trovare approfondimenti critici, contatti e una scelta di opere.