Giovanni Gastel – Maschere e Spettri-Masks and Ghosts
L’esposizione presenta venti immagini del fotografo milanese, artista tra i più conosciuti a livello internazionale, che ritraggono figure femminili in cui lo specchio della fotografia invece di restituire la loro bellezza quasi sovrannaturale, come è compito della moda – settore nel quale Gastel vanta un’esperienza trentennale – ne documenta l’aspetto effimero e lugubre.
Comunicato stampa
Dal 25 maggio al 24 giugno 2012, Bosi Contemporary di New York (48 Orchard Street) ospita la mostra di Giovanni Gastel, dal titolo Maschere e Spettri (Masks and Ghosts).
L’esposizione presenta venti immagini del fotografo milanese, artista tra i più conosciuti a livello internazionale, che ritraggono figure femminili in cui lo specchio della fotografia invece di restituire la loro bellezza quasi sovrannaturale, come è compito della moda - settore nel quale Gastel vanta un’esperienza trentennale - ne documenta l’aspetto effimero e lugubre.
L’immagine della bellezza, trionfo della vita, è fugace: esalta la maschera del corpo e ne rappresenta l’aspetto sublime. Tuttavia sotto la sua effigie si aggira lo spettro del tempo che passa, per cui la figura che la rappresenta indica già il fantasma della decadenza. Per questa ragione Giovanni Gastel, che per decenni si è impegnato a esaltare il bello, femminile e maschile, artificiale e naturale, in questa serie tende a trasformare il sublime in orrido, il vitale in tombale.
Le immagini di Maschere e Spettri testimoniano uno degli orientamenti espressivi di Gastel che vede il corpo delle modelle subire tagli e metamorfosi impreviste, in equilibrio tra attrazione e repulsione, tra raffinata eleganza e sottile decadenza.
La ricerca di sfumature cromatiche e la manipolazione dei dettagli viene inoltre esasperata attraverso la tecnologia digitale che fornisce nuovi stimoli e soluzioni all’universale immaginario femminile.
Accompagna la mostra un volume fotografico, di grande formato, con testo critico di Germano Celant, pubblicato da Skira, in occasione dell’esposizione tenuta nel 2009, a Palazzo della Ragione di Milano.
Note biografiche
Nato a Milano nel 1955, Giovanni Gastel collabora da trent'anni con le principali riviste di moda ed é uno dei grandi protagonisti della comunicazione pubblicitaria. Vive e lavora nella sua città d’origine, quando gli impegni professionali non lo portano in giro per il mondo. Lavora prevalentemente in Polaroid di grande formato e con il banco ottico 20x25. Cultore della sperimentazione, ha introdotto nella fotografia di moda contemporanea le tecniche "old mix", la tecnica "a incrocio", le rielaborazioni pittoriche e lo still life ironico. Erede dello stile aristocratico e sofisticato che caratterizza l'antica noblesse milanese (è nipote di Luchino Visconti), riflette nel suo stile cultura, eleganza e charme. A volte rarefatte, oniriche e simboliche, a volte surreali e smitizzanti, le sue immagini raccontano un percorso inarrestabile di ricerca creativa che, letto a ritroso, rispecchia l'evoluzione del costume degli ultimi venticinque anni.
Tra i volumi sinora pubblicati: Gastel per Donna (Edimoda, Milano 1991), il catalogo Gastel in occasione della sua personale alla Triennale di Milano del 1997, curata da Germano Celant, Genesi nello spazio (Nava, Milano 2007), Maschere e Spettri edito da Skira, per l’omonima mostra al Palazzo della Ragione di Milano del 2009, anch’essa curata da Germano Celant e Piero Lissoni Recent Architecture (Hatje Canz, Milano 2010).
Tra importanti campagne pubblicitarie e centinaia di servizi redazionali, l'autore persegue una propria ricerca personale rivolta alla fotografia d'arte.
Milano, aprile 2012