Joseph Beuys – Ogni uomo è un artista

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO OFFICINA
Via Dante Alighieri 4, Chiasso, Switzerland
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì-domenica 10.00-12.00 e 15.00-18.00. Lunedì chiuso

Vernissage
24/05/2012

ore 18

Biglietti

intero adulti: CHF 10.-, ridotto CHF 7.- e per gruppi superiori a 15 persone CHF 5.- Biglietto cumulativo per le due mostre CHF 12.- e CHF 10.- ridotto. Sono possibili visite guidate e laboratori per adulti, bambini e scolaresche.

Editori
SILVANA EDITORIALE
Artisti
Joseph Beuys
Curatori
Nicoletta Ossanna Cavadini, Antonio d’Avossa
Generi
arte contemporanea, personale

L’esposizione Joseph Beuys: ogni uomo è un artista – Manifesti, multipli e video presenta per la prima volta in Europa la rassegna più completa di manifesti autografati dell’artista dal 1964 al 1986 (anno della sua scomparsa).

Comunicato stampa

Per celebrare il cinquantenario della nascita di Fluxus – movimento neo-dadaista dei primi anni Sessanta che si sviluppò in parallelo, e spesso in contrapposizione, alla Pop art e al Minimalismo negli Stati Uniti e al Nouveau Réalisme in Europa, segnando profondamente l’arte e la comunicazione da lì in poi – il m.a.x.museo del Centro Culturale Chiasso presenta una grande mostra: Fluxus. Una rivoluzione creativa: 1962-2012, inaugurata in aprile e visibile sino al 22 luglio 2012.
In stretta correlazione, giovedì 24 maggio si apre presso l’adiacente Spazio Officina l’esposizione Joseph Beuys: ogni uomo è un artista – Manifesti, multipli e video che presenta per la prima volta in Europa la rassegna più completa di manifesti autografati dell’artista dal 1964 al 1986 (anno della sua scomparsa).

Fluxus. Una rivoluzione creativa: 1962-2012

La mostra al m.a.x.museo è dedicata all’arte grafica di Fluxus, settore cui il movimento diede grande importanza realizzando studi ed elaborati che costituiscono le basi della comunicazione visiva contemporanea. Performances, concerti, proiezioni, conferenze ed eventi collaterali rappresentano una parte fondamentale della mostra, in continuità con le caratteristiche peculiari del movimento.
L’esposizione si trasferirà poi al Museo Nacional de la Estampa di Città del Messico (3 novembre 2012 – 24 febbraio 2013), poiché dalla cultura azteca Fluxus trasse alcuni dei principali simboli che lo connotarono.

Il termine “Fluxus” fu coniato nel 1961 da George Maciunas (1931-1978), architetto, grafico e artista di origine lituana emigrato a New York nel 1948. Maciunas affermò di aver trovato il nome – dal latino fluire, scorrere – ficcando un coltello in un dizionario, gesto plateale di derivazione dadaista.

Nel 1962, anno ufficiale della nascita del movimento, avvenuta in Germania nella città di Wiesbaden con la prima manifestazione di eventi e performances, Fluxus registrò la partecipazione di numerosi artisti provenienti dagli Stati Uniti, dalla Germania, dal Giappone, dalla Corea, dalla Francia, dalla Danimarca e dall’Italia.

L’internazionalizzazione di Fluxus fu immediata e alle prime manifestazioni in Germania e negli Stati Uniti parteciparono: George Brecht, Yoko Ono, Robert Watts, Dick Higgins, Ben Vautier, Alison Knowles, Ben Patterson, Giuseppe Chiari, Eric Andersen, Philip Corner, Wolf Vostell, Joseph Beuys, Larry Miller, Ay-O, Mieko Shiomi, Takako Saito, Robert Filliou, Ken Friedman, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Joe Jones, Milan Knizak, Shigeko Kubota, Emmett Williams, La Monte Young, Gianni Emilio Simonetti e molti altri, tanto che Fluxus può essere considerato come una complessa galassia piuttosto che un movimento o un gruppo definito e chiuso.

Fortemente influenzato dalle pratiche del riuso dell’oggetto espresse da Marcel Duchamp, soprattutto nella pratica del “ready-made”, e dalle teorie musicali del compositore John Cage, che dell’indeterminazione del caso fece regola, Fluxus assunse questi come i due grandi padri del movimento. Duchamp, Ernst e Cornell fornirono i modelli visivi di tale rivoluzione creativa, tanto nella grafica quanto negli oggetti, come le famose Fluxus Boxes e i noti Fluxus Kits, che nella mostra sono ampiamente rappresentati.

Il ruolo di George Maciunas, architetto, grafico, editore di riviste e giornali, produttore di oggetti e di posters, è messo in particolare risalto nella mostra attraverso la visione della sua mirabile produzione grafica.
La dialettica della radicalità attraverso la grafica, gli oggetti, le performances, gli eventi pone il progetto Fluxus in una direzione per l’accessibilità universale a forme creative oltre i confini geopolitici. Tutto è arte, arte è vita, purgare il mondo dalla cultura “intellettuale”, professionale e commercializzata: questi sono solo alcuni dei principali slogans che caratterizzano Fluxus che, da quello storico settembre 1962, ha iniziato a influenzare praticamente tutti i settori.

In mostra sono esposti più di 300 pezzi, tra cui alcuni inediti provenienti da collezioni private e pubbliche, in particolare rare grafiche, bozzetti e studi creativi, manifesti, le carte da visita dei membri Fluxus studiate da George Maciunas, video e, di tutti gli artisti, opere uniche e multipli estremamente rappresentativi.

Joseph Beuys: ogni uomo è un artista – Manifesti, multipli e video

Presso lo Spazio Officina (adiacente al m.a.x.museo) si inaugura giovedì 24 maggio una mostra dedicata a Joseph Beuys (1921-1986) a cura di Antonio d’Avossa e Nicoletta Ossanna Cavadini, che potrà essere visitata sino all’8 luglio. L’esposizione offre l’occasione per la prima volta in Europa di presentare numerosi manifesti dell’artista – con firma autografa –, multipli e video, un vero e proprio “arsenale di propaganda” di idee e pensiero artistico di Beuys. La mostra si pone in stretta correlazione con quella consacrata a Fluxus presso il ma.x.museo; dal 1963, infatti, anche il grande maestro tedesco aderì alle prime manifestazioni del movimento, allontanandosene successivamente, ma mai dimenticando le relazioni con George Maciunas e Nam June Paik.

La collezione in mostra propone oltre 230 manifesti con firma autografa e dimostra l’uso strategico del mezzo pubblicitario nella sua essenza; Beuys riteneva, infatti, fondamentale usare la comunicazione di massa per far conoscere le sue idee e lasciare un segno concreto del suo pensiero. Il corpus dei manifesti proviene dall’Archivio Bonotto.
La sezione dedicata ai multipli proviene invece da differenti collezioni, e rappresenta un periodo molto ampio, compreso tra il 1965 e il 1986, in cui Beuys creò più di 600 multipli che lui stesso definì come vehicle art, “idee e memorie permanenti, punti di riferimento, monumenti trasportabili”.
I video presenti in mostra, infine, coprono il periodo dal 1964 al 1986, restituendo parola, suono e immagini alle storiche azioni di Beuys come I like America and America likes me, registrata nel 1974 a New York, o come Coyote III (insieme a Nam June Paik) registrato nel 1984 a Tokio. Una seconda sezione sarà rappresentata da alcuni documentari come Transformer realizzato nel 1979 per la regia di John Alpern e Beuys del 1981 per la regia di Werner Nekes e Dore O.

Eventi collaterali

La pratica delle performances e degli eventi assume un peso fondamentale per tutti gli artisti di Fluxus dove musica, gesto, poesia e azione collettiva diventano l’elemento distintivo che caratterizza ancora oggi gli artisti e il movimento.
Realizzazioni di molte performances saranno pertanto eseguite come una sorta di omaggio e ricordo alla memoria.

Chi ha voluto e sostenuto le mostre

Le mostre sono rese possibili grazie al Dicastero Cultura del Comune di Chiasso, al sostegno dell’AGE SA, con il contributo del Dipartimento Educazione Cultura e Sport, Repubblica e Stato del Cantone Ticino; per la mostra Fluxus in particolare grazie al sostegno di Banca Stato del Cantone Ticino.

Orari apertura m.a.x.museo e Spazio Officina
martedì-domenica 10.00-12.00 e 15.00-18.00. Lunedì chiuso
Costo biglietto
intero adulti: CHF 10.-, ridotto CHF 7.- e per gruppi superiori a 15 persone CHF 5.-
Biglietto cumulativo per le due mostre CHF 12.- e CHF 10.- ridotto.
Sono possibili visite guidate e laboratori per adulti, bambini e scolaresche.

Catalogo Fluxus. Una rivoluzione creativa: 1962-2012
A cura di Antonio d’Avossa e Nicoletta Ossanna Cavadini, riccamente illustrato e con importanti saggi – oltre che dei curatori – di: Henry Martin, Hannah Higgins, Eric Andersen, Enrico Pedrini, Jacob Proctor, Petra Stegmann, Arturo Schwarz, Gianni Emilio Simonetti, e le testimonianze di Larry Miller, Gino Di Maggio, Rosanna Chiessi e George Maciunas, Edizione Skira Milano-Ginevra, pp. 356, CHF 60.-, Euro 50.- ISBN

Catalogo Joseph Beuys: ogni uomo è un artista – Manifesti, multipli e video
A cura di Antonio d’Avossa e Nicoletta Ossanna Cavadini, comprendente tutte le opere esposte in mostra e saggi dei curatori con le testimonianze di Joseph Beuys, Edizione Silvana Editoriale Milano, pp. 192, CHF 36.-, Euro 30.- ISBN